Una Verbania Possibile: trasporto pubblico

Riceviamo e pubblichiamo, il documento elaborato dal gruppo Una Verbania Possibile su una ipotesi a medio/lungo termine di trasporto pubblico, con qualche soluzione immediata, che verrà presentato oggi 26 marzo durante la Commissione Consiliare.

  
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Proposta per la gestione dei trasporti a Verbania

Vogliamo proporre all’amministrazione, sempre in termini costruttivi, alcune idee relative al tema del trasporto cittadino che devono essere intese come contributo per una progettazione complessiva proiettata in una visione futura: siamo consapevoli che modifiche e miglioramento del traffico e dei servizi non possono avvenire tutti in tempi rapidi, ma sarebbe bene comunque iniziare a dare dei segnali di mobilità innovativa e prevedere degli interventi mirati e graduali.

1. Definire un piano regolatore con le scuole per diversificare gli orari di ingresso e uscita, in parte lo si fa già, ma la pratica dovrebbe diventare più organica.
2. Determinare i centri di maggior interesse (ospedale, imbarcadero, stazione FS, questura, scuole, tribunale, uffici pubblici, postali, piscina, palazzetto CEM, ecc.) dove la gente deve obbligatoriamente recarsi per fruire dei servizi.
3. Potenziare le direttrici obbligatorie per i pendolari: Omegna con la Stazione di Fondotoce, Svizzera e la stazione di Stresa:

- a. Prevedere corse più frequenti da programmare ad hoc o da creare ex novo (la direttrice verso la Svizzera)
- b. Al mattino da Fondotoce partono 4 treni per i pendolari, due sono serviti dalla coincidenza con l’autobus, altri due no,
- c. Richiedere l’istituzione dei nuovi orari e poi ricercare un sistema che consenta all’autista di aspettare il treno in ritardo oltre il proprio tempo di fermata (mediante apps o altri sistemi).
Oggi il bus in Stazione - Fondotoce aspetta al massimo 5 minuti, poi se ne va. I treni hanno ritardi spesso maggiori.
Risultati: non si può riporre alcuna fiducia sulla diponibilità del bus. Bisogna costruire una relazione di fiducia, se necessario organizzando corse dedicate almeno ai treni principali e poi pubblicizzare il fatto che il bus c’è sempre e di sicuro
- d. Il servizio pubblico per Stresa è garantito da SAF (ex Nerini), ma viene effettuato solo in giornate scolastiche e non è adatto ai pendolari che prendono i 3 Cisalpini del mattino verso Milano; occorre coordinanarsi con SAF per estendere il servizio o creare un servizio autonomo con pulmini gestiti da cooperative, facilitate dal Comune per quanto riguarda permessi, modalità di pagamento degli utenti, ecc. Anche i Cisalpini, pur essendo ottimi treni, sono spesso in ritardo. Un servizio che conquisti la fiducia dei pendolari deve avere anche i requisiti del punto precedente.
- e. Risolvere il problema dei parcheggi di Fondotoce con apertura del vecchio ingresso chiuso dal cantiere del Movicentro con percorso sicuro per poter parcheggiare nell’area dell’Agenzia delle Entrate o apertura della scala metallica di accesso al terzo binario.

4. Oltre a identificare le autolinee con numeri e non con scritte, per rendere appetibile il servizio pubblico ci dovrebbe essere un passaggio stabile e frequente di piccole navette elettriche che inducano l’utente a preferirle alla macchina; ipotesi da sperimentare è il passaggio ogni 12/15 minuti di con la divulgazione capillare dell’informazione sul servizio per la più ampia conoscenza da parte dei cittadini.

5. Istituire degli intervistatori da posizionare in centri nevralgici per intervistare i frontalieri e i pendolari sulle loro effettive esigenze per evitare di dirigersi verso cose inutili (vedi frontalieri con le ali) o sulle motivazioni dell’uso della macchina (posto di lavoro isolato, orari incompatibili con l’attuale servizio, ecc.).

6. Considerando la natura fortemente dispersa dell’area metropolitana di Verbania/VCO è necessario pensare nuove strategie di offerta di sistemi a chiamata del tipo taxibus. Ad esempio pensando a favorire la nascita/sviluppo di cooperative (per evitare abusivismi o lavoro in “nero”) con dei pulmini 9 posti che possano effettuare il servizio “a chiamata” (partendo anche dal fallimento di iniziative precedente del VCO Trasporti (costo dell’autista incidente in misura rilevante). Nuove idee possono essere studiate facendo uso dei moderni sistemi di comunicazione (internet, apps su palmari, informatica applicata), così come pensando non tanto al servizio porta a porta, ma a punti di ritrovo lungo diverse linee di percorso prefissate.

7. Estendere questo servizio, non più a chiamata, vista anche la cancellazione da parte di FS delle fermata di Premosello, Mergozzo ecc. con trasporto dei pendolari a Verbania o Stresa.

8. Una volta espletato questo servizio che si protrae non oltre le ore 9/9,30 del mattino e in attesa di effettuare il servizio di ritorno, questo pulmino a carattere sperimentale potrebbe convenzionarsi con gli alberghi di Stresa, Baveno, Verbania e con la Villa Taranto, i musei, i centri commerciali della zona, per trasportare i turisti non organizzati stabilendo le modalità del costo del servizio (come servizio aggiuntivo al soggiorno in albergo, con il pagamento diretto dell’utente, sponsorizzato dal centro commerciale, ecc.)

9. Evitare in futuro di consentire l’apertura di luoghi di aggregazione (bar, tabaccai, ecc.) in prossimità dei centri del traffico (es Lollypop a Fondotoce) dove una semplice retromarcia dal parcheggio per immettersi nella carreggiata può diventare fonte di rallentamenti o di pericolo, o peggio dove si verifica il parcheggio in doppia fila che restringe la carreggiata.

10. Istituire fermate prederminate, con opportuna segnaletica, per consentire ai disabili di salire sull’autobus, facilitate da marciapiedi senza barriere architettoniche, con la posa di elevatori o con la chiamata di un volontario (protezione civile, carabinieri in congedo, o tipo nonno vigile) che entro tempi prestabiliti raggiunga la fermata per aiutare il disabile a salire scendere dall’autobus, magari seguendolo nel suo tragitto con l’esenzione del pagamento del biglietto.

11. Implementare l’informazione riguardo alle linee e agli orari, ad esempio non è scritto da nessuna parte (o comunque non l'abbiamo trovato) che la domenica i mezzi di trasporto non fanno gli stessi orari e alcune linee non ci sono. Basterebbe mettere sul sito di VCO Trasporti una mappa completa con tutte le linee e una per ogni linea corredata dagli orari a seconda dei giorni (magari non da scaricare, ma da consultare già sul sito).

12. Altra questione sono i biglietti che non hanno una durata di 60-90 minuti, ma valgono solo per quella determinata corsa, per cui se uno deve cambiare autobus deve usare un altro biglietto.

13. Nel periodo estivo si potrebbero sondare le esigenze dei campeggiatori per organizzare, a seconda della quantità di turisti, navette/autobus che li vadano a prendere e li portino a Intra e Pallanza.

14. Le linee di percorrenza sono troppo lunghe, andrebbero divise per diminuire i ritardi e aumentare la frequenza. Quanto sopra per ciò che concerne il trasporto pubblico, ma vogliamo ribadire la necessità di mantenere alto l’interesse per interventi concernenti la mobilità ciclo pedonale e la realizzazione di parcheggi strategici finalizzati a liberare i centri urbani dal traffico. Rimaniamo a disposizione per ulteriori confronti all’interno delle sedi preposte e delle commissioni.
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