Zacchera: Comuni abbandonati

Riportiamo dal sito del Comune di Verbania, l'editoriale del sindaco Marco Zacchera, sulla situazione disperata in cui versano i Comuni, a causa dei mancati contributi dello Stato.

  
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Non c’è dubbio che il nostro Paese stia attraversando un momento difficile e non mi riferisco tanto al quadro politico, quanto all’altra faccia della medaglia, ovvero i problemi della gente - la crisi è sempre più grave - e di chi cerca di amministrarla stando ogni giorno a contatto con la realtà.

Sarebbe stato molo utile che i cittadini piemontesi avessero visto ed ascoltato in diretta - ad esempio - la recente riunione a Torino del sindaco Fassino con i colleghi sindaci delle città capoluogo della nostra regione.

Sindaci di destra e di sinistra disperati e che toccano con mano tutti i giorni la situazione folle di un paese dove a fine marzo non si sa ancora come predisporre i bilanci “preventivi” del 2013. Niente bilancio, niente programmazione e quindi confusione generale anche perché lo Stato ha annunciato che non pagherà più le spese per i tribunali (arretrate dal 2009, Verbania ha oltre 1 milione di crediti), le Province non sanno più nulla del loro futuro e quindi a chi andranno le loro competenze, i finanziamenti sono bloccati per legge, c’è un obbligo a pagare i fornitori a 30 giorni (giustissimo!) ma poi la Regione ha arretrati ormai pesantissimi e lo Stato neppure più risponde ai solleciti.

In queste condizioni rispettare il Patto di stabilità diventa impossibile, anche perchè nessuno riesce più a capirne i meccanismi, con funzionari della Corte dei Conti che concretamente temo non si siano mai trovati davanti ai problemi che quotidianamente affrontano i sindaci di tutta Italia.

In compenso si sono succeduti 9 decreti sulla finanza locale negli ultimi 12 mesi sempre più contraddittori e complicati.

Purtroppo i cittadini non sono informati e se la prendono per tante cose che non vanno con chi prima gli capita a tiro, ovvero le Amministrazioni comunali.

Siamo passati dalla richiesta di autonomia alla paralisi generale, ma la cosa non interessa a nessuno. La rabbia è che se potessimo muoverci senza gabbie burocratiche risolveremmo molti problemi, si risparmierebbero tempo e denaro. E’ assurdo che crescano ogni giorno le norme e gli obblighi burocratici quando (ma solo a parole) tutti vorrebbero semplificare, ma questa purtroppo è la desolante e quotidiana realtà.
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