"Si ai 2 DEA: risposte chiare dalla Regione"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del coordinamento cittadino di Verbania e gruppo consiliare Forza Italia, che dice: "Si ai DEA di Verbania e Domodossola e risposte chiare da parte della Regione".

  
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Forza Italia per mezzo dei suoi consiglieri comunali di Verbania, Mirella Cristina e Lucio Scarpinato e di Domodossola con Angelo Tandurella esprime un si convinto e motivato al mantenimento dei Dea dell'Ospedale di Verbania e dell'Ospedale di Domodossola.

Forza Italia non si associa a quegli sterili campanilismi che hanno spaccato il territorio nel momento in cui la Regione ha demandato irresponsabilmente ai Sindaci il compito di esprimere un indirizzo rispetto a quale dei due Dea mantenere e/ chiudere o declassare.

Da subito e senza esitazione alcuna noi abbiamo espresso le nostre convinte ragioni a sostegno del mantenimento di entrambi ii Dea: lo giustifica la morfologia complessa del nostro territorio che renderebbe impraticabile far gravitare da una lato le popolazioni delle valli ossolane sul Dea di Verbania e, dall'altro, gli oltre sessantamila abitanti del bacino del Verbano sul solo Dea di Domodossola.

Un'utenza potenziale, quella del Verbano, che in estate con le elevatissime presenze turistiche di Verbania viene amplificata ulteriormente. Senza contare le numerose strutture sanitarie private che, nel Verbano, insistono necessariamente sul Dea dell'Ospedale Castelli.

L'assessore Saitta ha spiegato l'altro giorno che solo il dieci per cento degli interventi del Dea sono codici rossi e che, di questi, solo il 7 per cento porta ad un ricovero. Ragion per cui sarebbe necessario ridurre il 90per cento dei codici bianchi o verdi. Se questo e' vero, e' altrettanto vero che per il restante 10 per cento di utenti la vicinanza ad un Dea operativo può' rappresentare la differenza tra la vita e la morte.

In questo contesto ci pare grave, tuttavia, che la Regione abbia scelto di non decidere o, per lo meno, se avesse già' deciso, di non comunicare al territorio la propria decisione. Gli amministratori regionali hanno interloquito con pressoché' tutti i vari territori del Piemonte per far conoscere i propri progetti relativi alla riorganizzazione della rete sanitaria ospedaliera.

Nel VCO invece l'incontro della scorsa settimana non ha fornito indicazioni. Si è' parlato di medicina territoriale e del ruolo pilota che il VCO dovrebbe ricoprire in questo progetto. Certamente è' un tema importante al quale siamo interessati e che stiamo approfondendo: ma riteniamo che nell'immediato sia necessario che la politica si esprima e decida rispetto alla questione cardine del mantenimento dei due DEA.

I presupposti ci sarebbero tutti e crediamo che essi si possano individuare nel ddl licenziato dalla giunta regionale e che ora passerà' all'esame del Consiglio, in tema di riconoscimento della specificità' montana del VCO: proprio la criticità' morfologica del territorio deve costituire il presupposto per assicurare il mantenimento dei due DEA.

Del resto e' stato il centrosinistra nel 2005-2010 ad inventare il modello dell'ospedale unico plurisede del VCO ,incardinato sulle due strutture di Verbania e di Domodossola. Conseguenza vuole che la stessa amministrazione regionale sia coerente con il modello di sanità' che ha costruito allora per questo territorio e che, pertanto, si impegni a mantenere entrambi i DEA.

Temiamo tuttavia che anche alla fine di quest'anno, termine che la Regione si è' data per decidere, non verrà' assunta alcuna decisione definitiva o, per lo meno ufficializzata. Dopo pochi mesi si voterà' a Domodossola e quindi, in ogni caso, le esigenze del calendario elettorale potrebbero prevalere sulle esigenze basilari di chiarezza dei cittadini e degli utenti, con ciò' rinviando ancora ogni scelta.
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