M5S polemico con Zacchera

Riceviamo un comunicato del Movimento Cinque Stelle, i cui si chiede conto al sindaco, di una vecchia interrogazione parlamentare, riguardante un condannato per mafia.

  
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Comunicato M5S:

Maesano Fortunato, boss della ‘ndrangheta, noto alla cronaca per una cruenta faida scoppiata negli anni ’90, in alcuni comuni della Locride, passata alla storia per lo scenario da guerra civile, per l’utilizzo di armi da guerra - bazooka e kalašnikov - e per l’alto numero di vittime - 50 morti circa – condannato dalla Corte di Assise di Reggio Calabria in data 4 giugno 2004 ad una pena detentiva in contumacia per associazione di tipo mafioso e porto in pubblico di armi.

Cosa c’entra questo con la nostra tranquilla realtà cittadina? E’ quello che vorremo sapere dal primo cittadino di Verbania, quando, come Onorevole, per ragioni a noi sconosciute, ha sentito il bisogno di fare un'interrogazione parlamentare nel luglio 2009, all’allora Ministro della Giustizia, per favorire la “non” estradizione del Boss.

Una curiosa sensibilità nei confronti di una figura non di dubbia moralità ma di accertata appartenenza alla criminalità organizzata. Si potrebbe pensare a scopi umanitari, ma allora avrebbe dovuto farlo anche nei confronti delle migliaia di persone che vivono in condizioni disumane nelle carceri italiane in attesa di processo? Lo scorso 21 Marzo, Verbania si è unita in una fiaccolata, che ha visto un’importante partecipazione, per la XVII giornata nazionale della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime di mafia. All’evento, organizzato da associazioni impegnate in prima linea contro la criminalità organizzata, erano presenti numerosi cittadini, tra questi c’erano anche attivisti del MoVimento 5 Stelle VCO. Noi che della legalità ne facciamo una questione prioritaria, giriamo alcune domande al Sindaco: quali sono le motivazioni che l’hanno spinta ad assumere tale posizione? Perché un parlamentare dovrebbe difendere un personaggio dichiarato colpevole in via definitiva? Il MoVimento 5 Stelle, appena saputo dell'esistenza di questo atto parlamentare, ha sentito il dovere di chiedere chiarimenti in merito alla questione perché riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di ricevere delle risposte dal loro Sindaco. Riteniamo, inoltre, che delle precise risposte siano dovute soprattutto ai famigliari delle centinaia di vittime delle mafie. E’ chiediamo a tutti i rappresentanti degli schieramenti politici del territorio di rispondere a questa domanda: dove eravate voi quando ciò accadeva? E oggi che posizione avete nei confronti della vicenda?

Maesano Fortunato, nato a Roghudi, residente in Svizzera e condannato dalla Corte di Assise di Reggio Calabria in data 4 giugno 2004 ad una pena detentiva in contumacia per associazione di tipo mafioso e porto in pubblico di armi.

Di seguito l'interrogazione parlamentare presentata dall'Onorevole Zacchera.
MoVimento 5 Stelle VCO


Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03771
presentata da
MARCO ZACCHERA
martedì 28 luglio 2009, seduta n.210

ZACCHERA e CARLUCCI. -

Al Ministro della giustizia.

- Per sapere - premesso che:
il signor Maesano Fortunato, nato a Roghudi il 12 ottobre 1953 e residente a Briga (Canton Vallese - Svizzera) è stato condannato dalla Corte di Assise di Reggio Calabria in data 4 giugno 2004 ad una pena detentiva in contumacia per associazione di tipo mafioso e porto in pubblico di armi;
il predetto signor Maesano ha ricorso alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo eccependo di non essere stato mai informato del processo a suo carico e quindi di non aver potuto godere dei diritti della difesa;
l'Italia ha chiesto alla Svizzera l'estradizione del condannato, ma la Svizzera aveva risposto in un primo tempo che prima si doveva attendere l'esito del ricorso del Maesano alla Corte di Strasburgo;
risulta all'interrogante su dichiarazione dei familiari del Maesano che - su sollecitazioni del Ministero della Giustizia italiano - le autorità elvetiche propenderebbero ora per concedere l'estradizione poiché non si hanno notizie dalla Corte di Strasburgo -:
quale sia la situazione del caso, ovvero se sia stato accertato dall'Italia lo stato del ricorso del Maesano a Strasburgo tenuto conto che da comunicazione ministeriale del 4 marzo 2009 se ne metteva in dubbio la veridicità mentre il ricorso risulterebbe rubricato al n. 6279/09;
in ogni caso, anche tenendo conto delle condizioni di salute del condannato e del fatto che pubblicamente risiede in Svizzera da circa 40 anni senza mai aver nascosto il proprio domicilio (che appare perfino sull'elenco telefonico) ma che non gli sarebbero mai stati notificati gli atti giudiziari che hanno portato alla sua condanna, se non ritenga il Ministro interrogato di dover permettere al Maesano di poter scontare la eventuale pena detentiva in un carcere svizzero tenuto conto che ivi ha la famiglia, tre figli con cittadinanza italiana e svizzera, nipoti eccetera.
(4-03771)
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