Una Verbania Possibile: "Buone pratiche?"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo Una Verbania Possibile, riguardante la tappa di "Italia in comune" che verrà ospitata a Verbania il 20/21 giugno.

  
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Apprendiamo con piacere che Verbania ospiterà la seconda tappa di "Italia in comune" (www.italiaincomune.it), un evento ideato dal sindaco di Cerveteri atto a valorizzare le buone pratiche svolte dalle amministrazioni comunali. Nella prima tappa Verbania è stata rappresentata da un intervento del Consigliere Tartari che a nostro avviso parlava inopportunamente del CEM.

Con favore leggiamo l'email in cui tutti i consiglieri comunali sono invitati a partecipare, anche intervenendo a tale evento.

"Una Verbania possibile" ritiene che le "buone pratiche" non si misurino nella distorsione dialettica dell'azione amministrativa bensì da ciò che essa ha realmente compiuto. Non a caso giace da mesi su questo tema un ODG in attesa di essere discusso in Consiglio Comunale.

Riteniamo controproducente per Verbania esporre il nostro punto di vista pubblicamente, le ricadute sul turismo che la fedele narrazione di ciò che realmente l'amministrazione Marchionini ha messo in atto nel suo primo anno di mandato non sono calcolabili, oltretutto crediamo indispensabile che "i panni sporchi vengano lavati in casa propria".
Per questi motivi affidiamo le nostre riflessioni a questo comunicato.

Riguardando l'anno passato il primo esempio di "Buona pratica" MANCATO è il CEM. Come si può sostenere di aver coinvolto i cittadini quando l'unico momento di incontro è stata la presentazione del teatro, per giunta senza aver aggiunto nulla a quanto già si sapesse sullo stesso?

In che modo può costituire una "Buona pratica" l'esborso di 200'000€ (minimo, messi a bilancio attingendo dai canoni demaniali e non come si cerca di far credere da soldi PISU) per un pontile quando a 100 metri c'è un porto perfettamente funzionante? ...E obbligare la ditta che si aggiudicherà l'appalto per la costruzione del parcheggio del CEM a prendersi in pagamento 200'000 euro (su 1'800'000 di lavori) di controvalore rappresentato da un appartamento in quelle che dovevano essere le case popolari di via Case Nuove? questa è una "buona pratica"?

Qual è la buona amministrazione che nasconde ai cittadini l'effettiva spesa per la tappa del Giro d'Italia, arrivando a fingere che l'alienazione di un immobile comunale non sia connesso all'erronea valutazione economica di tale evento?

Come si fa a far ricadere nell'alveo delle buone pratiche l'approvazione del nuovo regolamento per i consigli di quartiere, regolamento che di fatto elimina quello spiraglio di partecipazione attiva con la frase "l'amministrazione PUÓ chiedere un parere"?

E ancora, come è possibile tollerare la cifra stanziata per il progetto-concorso di piazza mercato?

Progetto che avrebbe potuto tranquillamente essere svolto dai ragazzi del CCR in modo da rendergli effettivamente percepibile come propria la città di Verbania, e poi concretizzato dagli uffici a costo zero ?! O la spesa inutile dei "frontalieri con le ali"? O i 143'000 buttai nel "movicentro" proprio perchè non si vuole ascoltare nessuno? ... a lungo si potrebbe ancora continuare.

"Una verbania possibile" ribadisce con forza la bontà del progetto "Italia in comune" rilevando l'estraneità dell'azione amministrativa verbanese alle "Buone pratiche" di cui tale evento è portatore.
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