Giorgio Tigano risponde al PD Verbanese

Dopo il comunicato stampa di ieri sull'operato di Tigano, riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte dello stesso Tigano

  
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In merito al comunicato del Pd “Tigano calpesta la democrazia” rilevo che quando non si hanno argomenti validi l'unica soluzione per Lorsignori del PD è la denigrazione e la condanna senza appello. Ho dovuto presiedere la IV Commissione, convocata per l'elezione del nuovo Presidente, in una situazione difficile e ho agito con imparzialità nel rispetto di tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione. Ho concesso piu di venti interventi, da cui è emersa la volontà della quasi la totalità di tutte le minoranze di candidare Stefania Minore e, di contro, il dissenso del PD su questo nome. Ho chiesto al PD di avanzare una loro candidatura, cosa che non è stata fatta; ho piu volte proposto al Pd una sospensione della seduta per dare tempo di decidere e non è stato accettato. In cambio il Pd ha preteso di mettere ai voti una proposta di rinvio, dall'esito scontato, con lo scopo di concordare una candidatura condivisa in sostituzione della consigliera Minore. Tale rinvio era fortemente osteggiato dalla minoranza , non era condiviso ed appariva quindi come una forzatura politica.

Di fronte alla determinazione delle minoranze di sostenere legittimamente la candidata indicata, solo uno stupido non avrebbe intuito che, dato il clima di forte tensione , l'ulteriore temporeggiare del PD avrebbe solo contribuito ad acuire ancor di più il clima di ostilità.

A questo punto ho deciso di non ammettere al voto la proposta PD e far procedere alla votazione del presidente per una logica serie di considerazioni. Innanzitutto per stessa ammissione del Pd la presidenza spettava alle minoranze le quali al 90 percento erano d'accordo su un nome.

Inoltre si aspettava da quattro mesi la nomina del presidente e c'era stato tutto il tempo per eventuali accordi. Di non poco conto poi il fatto che il punto era all'Ordine del giorno e che , a norma dell'art.20 , comma 2 del regolamento il Presidente sospende e rinvia gli argomenti da trattare solo se viene a mancare il numero legale. La mia totale disponibilità a discutere nella sede naturale della commissione, e non nei corridoi della politica, la candidatura alternativa non è stata apprezzata col tentativo del Pd di aggirare l'ostacolo con una votazione scontata. Per la magra figura rimediata il PD faccia i conti col proprio dilettantismo e non riversi la colpa sul Presidente Tigano che ha agito nel rispetto di tutti. La democrazia la calpesta chi non rispetta le regole e ha la presunzione di non esercitarla nelle sedi competenti, svuotandole della propria autorevolezza. Ho avuto già modo di rbadire, questa volta in polemica con i consiglieri di minoranza, quando rifiutai all'ultimo Consiglio Comunale di far mancare il numero legale, che il Fronte nazionale, Giorgio Tigano e Sara Bignardi non sono e non saranno mai servi di nessuno e opereranno sempre nel rispetto delle regole e nelle sedi competenti. Allora ebbi il plauso del PD ,oggi mi accusa di “Lesa democrazia”. Questo atteggiamento puzza tanto di stalinismo e rimando al mittente le accuse.

Giorgio Tigano, Capogruppo del Fronte Nazionale e Presidente pro tempore della IV Commissione Consiliare.
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