Club Forza Silvio Verbania: Garante dei detenuti

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Club Forza Silvio Verbania, in merito al'istituzione del regolamento per il garante dei detenuti presso la citta' di Verbania.

  
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Accetta Francesca, in qualità di componente della Commissione Servizi al cittadino e Responsabile Giustizia, Sicurezza, Ambiente e Pari Opportunità del Club Forza Silvio Forza Italia, propone che il Garante avvii in sinergia con la locale Casa Circondariale, attività volte alla reintegrazione delle persone che in un determinato momento della loro vita hanno preferito alla legalità, la strada che si è poi dimostrata essere fonte di dolore per sé e per i loro cari.

In una fase socio-economica non semplice per ogni Comune, rimane comunque sentito e costante il dovere morale di contribuire al miglioramento della qualità di vita in termini pragmatici, di apertura, di solidarietà, di nuove possibilità di rinascita della popolazione intra ed extra moenia.

Il contributo che può essere offerto dagli uomini più meritevoli di fiducia, può apportare alla nostra cittadina dei vantaggi ad ampio raggio, rendendola volendo, il fiore all’occhiello dell’intero stivale.

Il diritto primario di un ristretto è la possibilità di riscattarsi e ciò potrebbe concretizzarsi attraverso attività di recupero ambientale consistenti ad es. nella pulizia delle spiagge, attraverso lavori di manutenzione dei servizi per i disabili, tinteggio della ludoteca e/o della biblioteca comunale, in pratica, di tutti quei siti che raccolgono in sé la cultura, la legalità, i diritti dell’infanzia e dei giovani, consentendo ai detenuti di poter riflettere sul fatto che il fanciullino che racchiudono in sé, non avrebbe certo auspicato ad un futuro di restrizioni.

In conformità ai compiti del Garante, rammentiamo che l’art. 1 L.354/75, sancisce che “il trattamento penitenziario dev’essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona, senza discriminazioni e secondo un criterio di individualizzazione”.

Tuttavia è fondamentale non perdersi in buonismi, in quanto il detenuto è tenuto anche a retribuire la società, considerando che le spese per l’esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza sono a carico dello Stato, salvo rimborso delle spese di mantenimento da parte dei condannati, ex art. 2 O.P.

Si precisa che gli imputati sono ammessi, su loro richiesta a partecipare ad attività educative, culturali e ricreative.
Crediamo che ricucire il tessuto sociale sia un progetto realizzabile!

E’ possibile promuovendo “lo sviluppo dei contatti tra la comunità carceraria e la società libera ( previa autorizzazione del Magistrato di Sorveglianza, su parere favorevole del direttore – ex art. 17 O.P.), attraverso la formazione culturale e professionale, volta ad aprire la strada ad un impiego onesto; infatti se realmente desideriamo levare manovalanza alle piccole e grandi associazioni criminali, donare gli strumenti per corroborare le competenze ed incoraggiare un percorso lavorativo laborioso e probo, retribuito con soldi puliti, è l’unica scelta, ovviamente nel rispetto tuttavia delle priorità di chi con probità e perseveranza ha desistito dai guadagni facili.

Con l’augurio che venga intrapreso un percorso serio di costruzione, volto a curare e sanare i tarli della società, offriamo il nostro pieno contributo e sostegno al Garante dei diritti dei detenuti per l’impegno che seguirà, affinché la norma divenga sorriso e possa correre libera attraverso le gambe di ogni uomo.

Accetta Francesca
Commissione Servizi al cittadino – Club Forza Silvio
Gruppo Consiliare Forza Italia Chifu – Immovilli
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