Politiche per la famiglia, Verbania premiata

Politiche della famiglia, Verbania da premio. Il Comune capoluogo del Vco è uno dei 21 enti locali “maggiori” (sopra i 15.000 abitanti) a aver ottenuto la menzione speciale del governo.

  
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Menzione ricevuta per il suo impegno e le attività svolte nel settore delle politiche sociali e, particolarmente, a servizio e supporto della famiglia.

Lo ha deciso il ministero per la Cooperazione internazionale e l’integrazione – attuale ministro è Andrea Riccardi – dando attuazione al premio “Amico della Famiglia” istituito dal suo predecessore, Carlo Giovanardi e stabilendo che, come concreto apprezzamento per l’opera sostenuta, Verbania ottenga un contributo in denaro di 30.000 euro.

"Una cifra che non risolve i tanti problemi e le continue richieste che provengono da questo settore – commenta il sindaco, Marco Zacchera –, ma che ci riconosce una particolare attenzione alla famiglia. In questi anni di continui tagli e di risorse ridotte abbiamo sempre mantenuto, anzi aumentato, le spese sociali. Stiamo riflettendo su come spendere questi soldi in più. Ci piacerebbe, proprio per il valore simbolico che hanno, dirottarle verso un nuovo progetto o qualche azione innovativa sempre rivolta alla famiglia".

"Amico della Famiglia" è nato nel 2010 e si riferisce alle iniziative messe in campo
nel 2011. Al concorso hanno partecipato 699 enti pubblici, di cui 12 hanno ottenuto un
premio vero e proprio, e altri, appunto, la menzione.

La cerimonia di premiazione dovrebbe tenersi tra maggio e giugno mentre si attende un atto ufficiale che possa permettere di inserire i 30.000 euro del premio nel bilancio 2013.

Il successo di Verbania si deve al bonus bebè, alle borse di studio universitarie, ai
contributi straordinari (compreso il cosiddetto “prestito d’onore”), al progetto S-corta e altre iniziative.

"Uno dei primi atti di questa Amministrazione – ricorda l’assessore alle Politiche sociali, Adriana Balzarini – è stata l’istituzione del bonus bebè, che
nonostante la crisi abbiamo aumentato fino a 850 euro, come nessuno altro ci risulta in Italia.

Abbiamo istituito le borse di studio per gli universitari fuori sede, da assegnare per il merito scolastico, e abbiamo cercato di insistere su quelle azioni che privilegino la famiglia. Il premio, che condivido con l’Amministrazione, il personale e con l’assessore che mi ha preceduto, Roberta Mantovani, è uno stimolo ad andare avanti". Leggi QUI il post completo