Multe e buon senso

Riceviamo una mail da un lettore del blog, che racconta di una multa per eccesso di velocità a suo dire troppo fiscale.

  
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169 euro di multa + 3 punti sulla patente perchè percorreva alla fulmicotonica velocità di 46 km orari, ripeto 46 km orari (sta scritto nero su bianco nel verbale), il tratto della ciclabile che da Villa Taranto porta a Pallanza, altezza circa della vecchia Villa Rusconi, non quella vicino a Villa Giulia ma l'altra sul rettilineo vicino alla discesa (un equivalente di via Mecenate a Milano quanto a rischio!).

Questa la contravvenzione elevata ad un mio caro amico, una sorta di Ayrton Senna pazzo che transitava a quella folle velocità su quel tratto di strada. Non ci credevo finchè non ho visto il verbale. Per consolarlo gli ho detto che era una contravvenzione inevitabile: se rallentava l'avrebbero multato per divieto di sosta.

Si è vero, hanno messo il limite di 30 all'ora su tutto il tratto che dalla villa Taranto porta alla Beata Giovannina, ma ritengo che quando viene posto un limite a tutela dei cittadini bisogna applicare la norma con un minimo di buon senso, non sfruttarla per fare cassa (chiunque metta in dubbio questa affermazione, sostenendo che i solerti funzionari delle forze dell'ordine erano lì, con la macchina peraltro posteggiata SULLA ciclabile, per salvaguardare la sicurezza dei pedociclanti o dei ciclopedanti, scadrebbe nel ridicolo).

Oggi, incuriosito, ho provato a percorrere la strada rispettando i 30 all'ora ed ho suscitato l'ira delle macchine che mi seguivano, la curiosità dei pedoni che percorrevano la ciclabile (convinti che avessi qualche problema alla macchina o che fossi completamente ubriaco) e dei ciclisti che, ovviamente mi superavano, rischiando peraltro anche loro la multa. Capisco che smantellare tutti i divisori e poi, forse, rimetterli (sostituendo le orrende poliedriche forme plastiche attualmente presenti) costerà tanti soldi, ma che si debba pagarli a suon di multe! Quousque tandem abutere Catilina patienta nostra diceva Cicerone.

Poi non ci si stupisca se lampeggiamo quando vediamo un autovelox, vorrei vivere in un paese dove la presenza delle forze dell'ordine mi infonda sicurezza, dove si abbia la sensazione che sono lì per proteggerti, non per fregarti appena possibile.

Saranno solo sensazioni, ma quando queste sensazioni appartengono a molta parte della popolazione qualche domanda bisognerebbe porsela. PS: ho ha disposizione la scansione del verbale, che fa bella compagnia ad un altro verbale che anni fa multava una signora che attraversava piazza san Vittore (ai tempi di libera circolazione) ma non sulle strisce pedonali: nell'impossibilità di consegnarla alla poveretta (che al momento era spiattellata sulla piazza in stato di coma in attesa dell'ambulanza che l'avrebbe portata all'ospedale perchè investita da una macchina), l'inflessibile ghisa l'aveva data alla sorella accorsa sul luogo dell'incidente. Sembrerebbe una barzelletta ma è cosa tristemente vera.

Continuiamo così, facciamoci del male....
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