Zacchera: "Verbania: e il teatro?"

Riportiamo dalla newsletter Il Punto di Marco Zacchera, la parte riguardante il CEM il suo piano di gestione e la programmazione di spettacoli.

  
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Stanno proseguendo e sono arrivati quasi al termine i lavori per la costruzione del nuovo teatro di Verbania, il “Centro Eventi” sulla riva del lago che dovrebbe essere inaugurato all’inizio dell’anno prossimo.

Mancano più o meno sei mesi al debutto e non solo non si sa ancora il nuovo nome del CEM ma soprattutto da chi e come verrà gestito. Anni persi perché una “stagione” va discussa e pensata per tempo, un direttore artistico o un sovrintendente va scelto con attenzione e sulla base di un bando internazionale: sarebbe un delitto sottoutilizzare una struttura così bella (adesso lo ammettono quasi tutti…) con spettacoli banali o affidarla solo per una gestione locale. Servirebbe insomma una strategia precisa, ma dov’è?

Se qualcuno facesse un sereno raffronto tra le manifestazioni e gli spettacoli di TE.CU. fino a tre anni fa, programmati appunto per la crescita cittadina verso il nuovo teatro, e la realtà di questa estate 2015 ci si renderà conto delle occasioni perse e del tempo che purtroppo si continua a perdere.

Nel 2012 con TE.CU. erano venuti a Verbania il “Palco a pedali” e poi Marco Paolini, Enzo Iacchetti, Gian Antonio Stella, Goran Bregovic e tanti altri, quest’anno…

A chi infine teme sfracelli per i costi di gestione della struttura, sommessamente ricordo che - ipotizzando di avere solo costi e nessun ricavo - il deficit sarebbe pari a neppure la metà dei nuovi introiti che il comune di Verbania incassa con la “Tassa di Soggiorno”, balzello imposto ai turisti (non ai cittadini residenti), proprio quando si sono avviati i lavori del CEM.

Qualcuno 4 anni aveva già pensato a come finanziare le future manifestazioni al nuovo teatro a dispetto dei sinistri profeti di sventura e che non vogliono ammettere che – gestendolo bene e con gli occhi aperti al mondo – il CEM sarebbe e sarà un grande focus di sviluppo per tutta la città.

Volutamente mi fermo qui, perché ancora una volta il tempo è galantuomo.
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