Comitato Salute Vco: "In che mani siamo finiti!"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato Salute Vco, sulla situazione della sanità regionale e la mancata approvazione del bilancio preventivo 2013.

  
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La Giunta Cota sembra giunta al capolinea, lasciando però, dietro di sè un cumulo di macerie. Non c'è nessun settore che si salva dal disastro, anche se il nostro interesse riguarda la Sanità.

L'incapacità amministrativa di questa Giunta ha il suo sigillo nella mancata approvazione del bilancio preventivo del 2013 che, secondo la legge, doveva essere approvato entro il 31 dicembre 2012. Siamo ad aprile 2013 e ancora nulla è stato fatto, nonostante Cota disponga della maggioranza necessaria.

Certo i tempi sono difficili, le risorse scarseggiano, ma proprio per questi motivi sarebbe opportuno muoversi con rapidità, cercando anche il consenso; invece, la velocità di questa Giunta è pari a zero. Incertezza, incomunicabilità e autoritarismo sono le sue caratteristiche distintive.

Di certo è più facile reggere il posacenere del Capo piuttosto che il Governo del Piemonte.
Verso i tre pilastri che sostengono la Sanità: Assistenza ospedaliera, Medicina territoriale e Assistenza sociosanitaria è in corso un'azione demolitoria, iniziata con l'insediamento di questa Giunta.
Nonostante la Corte dei conti certificasse che fino al 2010 le gestione corrente era positiva, pur con debiti pregressi risalenti al 2004, il debito è continuamente cresciuto, benchè si fosse imboccata la strada dei tagli sconsiderati, in nome di un incredibile assioma "Meno sprechi, più servizi".

Dopo il quarto anno di (s)governo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il primo colpo di piccone è stato dato all'Assistenza sociosanitaria, riducendo non solo le risorse, ma anche negando l'accesso ai posti letto liberi nelle strutture per anziani non auto sufficienti. Ma si sa, la fascia più debole della popolazione non ha voce.
La Sanità territoriale, pilastro su cui si fonda la diffusione capillare sul territorio di un'assistenza di qualità, tale da sgravare gli ospedali dai costi impropri dovuti al ricorso sistematico al Pronto soccorso, non è nemmeno partita. E' bastato non mettere a disposizione del progetto i soldi necessari e la cosa è morta lì.

Rimaneva l'Assistenza ospedaliera. Con grande impegno questa Amministrazione si è dedicata allo smantellamento del sistema, sfornando progetti e piani su cui è meglio stendere un velo pietoso. Ma, il più pericoloso è quello che prevede la costituzione di un "Fondo immobiliare", nel quale far confluire tutte le proprietà in capo alle ASL del Piemonte. Un colpo di genio!

Così, mentre le ASL o le ASO, agli attuali costi dovranno pure aggiungere il costo dell'affitto, aumentando così le loro difficoltà, il Presidente della Giunta, con l'intento di fare cassa, potrà a suo piacimento vendere queste proprietà, consegnando al privato non solo gli immobili, ma anche le attività più redditizie, per invogliarlo a comprare.

Come sempre: al "Privato" la polpa, al "Pubblico" l'osso.
Contro questa dissennata politica, i Sindacati hanno indetto unitariamente a Torino per il 18 aprile una manifestazione di protesta, che va ad aggiungersi a quella dei 500 sindaci del 3 aprile. Dopo queste manifestazioni di sfiducia, il buonsenso consiglierebbe di togliere il disturbo.
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