Forza Italia su ospedale unico

Riceviamo e pubblichiamo, il documento ufficiale del Coordinamento Provinciale di Forza Italia del VCO sulla posizione del partito in merito all'Ospedale Unico. "Forza Italia è favorevole all'Ospedale Unico pur credendo, tuttavia, che sarà difficile vedere la realizzazione dello stesso".

  
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Ospedale unico: un progetto concreto o un bluff?

Si sono susseguite in questi giorni le riunioni dei consigli comunali chiamati a deliberare in merito alla possibile collocazione del nuovo ospedale unico del V.C.O., rispolverato dallo stesso Partito Democratico che quindici anni fa aveva affossato il medesimo progetto, allora proposto dal centrodestra al governo della Regione Piemonte.

Una riflessione di carattere generale, sul merito e sul metodo si impone.

‘Al di là della constatazione che il tempo è galantuomo e che quindi, ancora una volta, la sinistra, seppure con quindici anni di ritardo, è venuta a condividere le stesse conclusioni che, nel 2000 portarono il centrodestra a teorizzare la costruzione dl un ospedale unico, di certo occorre essere chiari nei confronti dei cittadini e degli utenti delle strutture sanitarie del nostro territorio, perché, come ovvio, subordinare la salute dei cittadini ad interessi meramente elettorali sarebbe assai grave.

LA BONTA’ DEL PROGETTO Il progetto dell'ospedale unico trae origine dal Piano Aress (Agenzia Regionale dei Servizi Sanitari) che nel 2000, a fronte di una mobilità passiva dal VCO verso strutture sanitarie fuori provincia e fuori Regione - mobilità purtroppo cresciuta negli anni - riteneva che solo con una struttura all’avanguardia per specializzazione, Quantità delle patologie trattate e Qualità del personale medico motivato a venirvi ad operare dall'esterno sarebbe stato possibile offrire al VCO una sanità di reale qualità e completa per i servizi erogati. Quale ragioni sono attuali oggi più che mai e il cambio di linea del PD sta li a confermare la bontà di quelle valutazioni

l COSTI DELL'OPERA 15 anni fa, per l'ospedale unico del VCO si ipotizzava un onere di oltre 100 miliardi delle vecchie lire. Eppure il contesto finanziario in cui l’operazione sarebbe stata costruita presentava certezze che oggi non esistono affatto. Allora si prevedeva un cofinanziamento da parte della Regione Piemonte (che aveva stanziato parte delle risorse nel programma di edilizia sanitaria) e dell'INAIL che, a propria volta avrebbe affittato la struttura ali'ASl. 14, attraverso una sorta di leasing ventennale.

Oggi, si ipotizza un onere di 140/150 milioni di euro, la cui quantificazione non può prescindere in ogni caso, dell’ubicazione dell’infrastruttura, dal momento che un luogo non vale l’altro e che, pertanto le peculiarità morfologiche di ciascuna area e le problematiche legate all'accesso influiranno comunque sul costo finale.

Per contro la Regione Piemonte ha un debito certificato di quasi 6 miliardi di euro, per cui, anche ipotizzando un cofinanziamento da parte di altri soggetti non è stato assolutamente chiarito ad oggi quale sia l’impegno di spesa della Regione e quali siano
gli oneri e l'identità di eventuali soggetti cofinanziatori.

L’UBICAZIONE Ancora una volta, una Regione Piemonte schizofrenica, ha rischiato e rischierà per il futuro di spaccare il territorio. Un anno fa i rappresentanti del PD, alla guida della Regione hanno intimato al nostro territorio di decidere entro un mese quale del due DEA chiudere o declassare a pronto soccorso, determinando irresponsabilmente una grave spaoatura politica e territoriale dl un territorio, quello del VCO, che purtroppo non ha mai saputo agire come un'unica realtà, anteponendo alle esigenze di tutela generale, i singoli e sterili campanilismi.

Dopo un anno, la stessa Regione, impone ai Comuni del VCO di decidere, entro un mese, dove realizzare l’ospedale unico. Con ciò rischiando ancora una volta di produrre nuove ed ulteriori spaocature tra chi, vorrebbe l’ospedale spostato più a nord (Pledimulera) e chi, invece, lo vorrebbe in un'area maggiormente baricentrica dislocata sulla linea Gravellona/Ornavasso. Oggi il Protocollo di intesa discusso ln seno ai vari Consigli Comunali del VCO indica quale luogo Ornavasso.

LE STRUTTURE ESISTENTI 15 anni fa era realistica la prospettiva di convertire l'ospedale “Castelli” alle esigenze della medicina privata e/o territoriale: oggi invece manca al di la di una generica indicazione una proposta precisa ed articolata sul punto. Aspetto non secondario dal momento che in 15 anni, con l’invenzione dell’ospedale unico piurlsede, la sinistra ha imposto costosissimi investimenti sulle strutture di Verbania e Domodossola che se fosse stato realizzato l'ospedale unico 15 anni fa, sarebbero stati evitati.

Analogamente, 15 anni fa vi era la prospettiva concreta di recuperare alle esigenze del mercato immobiliare l'area dell'attuale ospedale San Biagio: la crisi del mercato immobiliare di questi anni pone una seria ipoteca su questa prospettiva e infatti non casualmente, nulla dice il PD rispetto ai futuro di quell'area, probabilmente per non ingenerare problemi in vista delle imminenti elezioni amministrative di Domodossola.

L'ESIGENZA "DI VEDERE LE CARTE" Forza italia 15 anni fa era favorevole all'ospedale unico del VCO e non ha cambiato idea oggi. Si compiace del fatto che il PD abbia radicalmente cambiato opinione, soonfessando chi, tra i suoi esponenti allora di spicco, aveva peggiato i vari comitati referendari contro l'ospedale unico, ma non può che criticare severamente il PD che oggi, alla guida della Regione, parla di ospedale unico senza indicare con chiarezza, pur avendo una rilevante responsabilità di governo, il quadro economico dell’opera, chi la finanzierà e, soprattutto quale sarà il destino delle due strutture ospedaliere di Verbania e Domodossola.
Temiamo che Prorpio per l'assoluta mancanza di chiarezza e di indicazioni su questi temi rilevanti, quella dell'ospedale unico altro non isa che una boutade, un bluff, per evitare di decidere quale dei 2 DEA declassare, così bypassando il rischio dl una decisione difficile per il PD in vista delle amministrative di Domodossola, salvo poi, all'indomani affermare "Abbiamo scherzato: ora chiudiamo uno dei due DEA perchè non ci sono le condizioni per realizzare l'ospedale unico".

Utenti e cittadini esigono onestà intellettuale e chiarezza. E questa chiarezza il PD la deve a questo territorio, ci si domanda pero se mal la conferirà.
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