PsicoNews: Buon Natale a chi?!!!!

Luci, colori, attesa, felicità e calore è solo un volto della festa più festeggiata, dall’altro lato c’è la malinconia, lo stress, il fastidio e la solitudine; i due volti della stessa medaglia, il Natale.

  
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Buone feste a tutti!!

Questo solitamente è l’augurio più sentito, quando invece il periodo festivo è considerato uno dei più stressanti dell’anno (non a caso è il periodo dell’anno dove si registrano il maggior numero di morti), shopping obbligato, sorriso forzato e soprattutto, in quanto evento ciclico, il periodo natalizio comporta un tirare le somme.

Il Natale, a causa della commercializzazione, è diventato un evento mondiale cui è praticamente impossibile sottrarsi, a partire dalle luci per le strade già a Novembre, le vetrine a tema, mercatini vari, felicità a iosa, senso di solitudine e malinconia amplificato e, soprattutto, nervosismo planetario dilagante; supermercati stracolmi di clienti, corse all’ultimo regalo, acquisti durante l’anno per togliersi il pensiero di un regalo, la volontà di soddisfare le aspettative altrui ( Quale è il regalo perfetto?), e, il giorno dopo, puff finito tutto (o quasi)!

Un confronto costante con il tempo che passa inesorabile, ogni singolo anno, con i propri propositi non raggiunti che fanno percepire maggiore disagio e diminuiscono l’autostima, non importa se di quel proposito non eravamo convinti. La necessità di essere felici a ogni costo, anche se poi tanto felici in realtà non ci sentiamo, per omologarci a ciò che richiede, o pensiamo richieda, questa festa.

A chi non capita la mattina di S. Stefano di dire: ” anche questo anno Natale è passato!”, lasciando una scia di malinconia per ciò che poteva essere e non è, per chi c’era e non c’è. Esiste anche il Mal di Natale, durante questo periodo dell’anno, infatti, si acuiscono le difficoltà di chi è più fragile, ci sentiamo obbligati a un confronto con gli altri, rifuggiamo la solitudine e la malinconia, aspetti normali e naturali di eventi e festività cicliche, che non dobbiamo combattere ma accettare per ciò che sono, poiché ci rimandano il senso di unicità di ognuno di noi, che la omologazione di massa vuole invece abbattere.

Una volta ho letto una bella frase, il senso era più o meno questo: il Natale è la festa per antonomasia dell’amore, ma l’amore è il sentimento più crudele che ci sia.

E a voi? Che cosa piace e cosa no del Natale? Leggi QUI il post completo