Niente neve allungare vacanze di Carnevale?

Allungare le vacanze di Carnevale per aiutare l’economia turistica dello sci piemontese? Regione Piemonte però sembra scettica: "A questo punto dell’anno sembra impossibile modificare il calendario scolastico" dichiara il presidente Sergio Chiamparino, in risposta alla richiesta dell’Arpiet, l’associazione di imprese che raggruppa le società degli impianti di sci in PIemonte.

  
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Dal sito torino.repubblica.it

La proposta era nata come “salvagente” per compensare questo inizio di stagione disastroso, caratterizzato dall’assenza totale di precipitazioni nevose in Piemonte, e con gran parte delle piste di sci chiuse a causa della siccità. La Regione cercherà comunque di sensibilizzare le singole scuole su questo tema: «Invitiamo le autonomie scolastiche a verificare se vi siano ancora giorni a disposizione - annuncia Chiamparino - e chiederemo loro, se possibile, di concentrarli nelle vacanze di Carnevale».
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L’eurodeputato Alberto Cirio dichiara:
Questa modifica, in realtà, era stata già introdotta in modo sperimentale quattro anni fa, quando ero assessore regionale all’Istruzione e al Turismo, e poi replicata negli anni successivi, alla luce dell’impatto positivo che aveva avuto sull’economia delle nostre montagne.

Anche la stagione 2011-2012, infatti, era stata colpita da siccità nevosa e quella scelta si era rivelata provvidenziale. Ne avevamo discusso a lungo con la Conferenza regionale per il diritto allo studio e, alla fine, era stato trovato un compromesso capace di garantire il giusto equilibrio tra le esigenze della didattica e quelle del turismo piemontese, che è poi l’esigenza di garantire migliaia di posti di lavoro e, allo stesso tempo, i 200 giorni di scuola previsti per legge.

Questo equilibrio, quindi, esisteva già ed era ormai collaudato: bastava mantenerlo.
Già a marzo scorso avevo chiesto al presidente Chiamparino e all’assessore Pentenero di rivedere il calendario e oggi ribadisco quanto già espresso allora, unendomi all’appello di un settore che rappresenta il primo comparto turistico della nostra regione.

Il clima sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti, e anche l’arrivo della neve è slittato in avanti. Il ponte dell’Immacolata, che rappresentava l’avvio ufficiale della stagione invernale, è ormai un ponte senza neve, che va recuperato e compensato.

L’allungamento delle vacanze di Carnevale può essere una soluzione, tra l’altro sperimentata da sempre in altri paesi, come la Francia, senza ripercussioni negative sulla didattica. Con la Liguria avevamo verificato anche la disponibilità ad allineare in parte i calendari delle due regioni, allungando le vacanze di carnevale in inverno e ritardando di qualche giorno l’inizio della scuola a settembre, in modo da aiutarsi reciprocamente ed avere entrambe una ricaduta positiva sul turismo.

Uno o due giorni in meno di lezione non cambiano l’efficacia e la qualità dell’insegnamento nelle nostre scuole, che sono tra le migliori d’Italia, ma possono incidere sulla sopravvivenza di un comparto fondamentale, che contribuisce a mantenere vive e popolate le nostre montagne.

Spesso, e giustamente, la politica si mobilita con le aziende per salvare 20 posti di lavoro.
Ma ci dimentichiamo che le nostre scelte possono comprometterne 20mila, nel silenzio generale.
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