Consulta Laica VCO istituisce “Penne Libere”

La Consulta del VCO per le Istituzioni da quest’anno sceglierà ogni anno autori di opere, letterarie, giornalistiche, di inchiesta, ai quali verrà riconosciuto per particolari meriti il titolo di “Penne Libere”.

  
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Un riconoscimento (semplicemente simbolico, con una lettera/pergamena inviata agli autori) dedicato alla memoria di Antonietta Dessolis, apprezzata militante laica e per i diritti civili, a lungo referente della Associazione UAAR per il VCO e cofondatrice della nostra Consulta.

Per l’anno 2015 gli autori a cui verrà conferito il riconoscimento sono Gianluigi Nuzzi (autore di “Via Crucis”) ed Emiliano Fittipaldi (autore di “Avarizia”) per le loro coraggiose inchieste sulle finanze e spese del Vaticano.

Inchieste che testimoniano il loro impegno a tenere informata la popolazione su temi in cui ben pochi colleghi osano avventurarsi. Il processo presso il Tribunale Vaticano in cui i due giornalisti sono occorsi ci pare una esplicita minaccia contro la libertà di stampa.

Oltre 117 deputati di diversi gruppi hanno sottoscritto un appello, preoccupati per il procedimento in corso e per il rischio che non vengano garantiti sufficienti diritti di difesa. Anche petizioni Online chiedono che vengano ritirate le accuse, in quello che appare a molti come un processo medioevale e kafkiano.

Un altro aspetto ci preme sottolineare. Molte persone sperano in un nuovo corso che porti al rinnovamento ed alla riforma della Chiesa Cattolica, sotto la guida di Bergoglio. Ma nessun cambiamento, nessuna riforma, avviene se non nella totale trasparenza. Se una istituzione o un ente, religioso quanto civile, volesse apparire credibile, dovrebbe proporsi come una “casa di vetro”.

Nuzzi e Fittipaldi andrebbero dunque ringraziati per l’opera di informazione svolta. Purtroppo caratteristica prettamente italica è un sostanziale monopolio mediatico della Chiesa Cattolica (a fronte di voci atee, agnostiche, laiche o dei culti minoritari, quasi silenziate).

Questa caratteristica è allo stesso tempo causa ed effetto dello strapotere clericale nella politica, con le conseguenze note in materia di diritti civili (si pensi alla arretratezza del nostro Paese nel riconoscere le coppie omosessuali, o al tabù che impedisce la legalizzazione della eutanasia, o ancora alla anacronistica pretesa di esporre simboli religiosi nelle scuole pubbliche).
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