Lampi sul Loggione - Orfeo ed Euridice

César Brie, attore - regista- autore di grande valore, approda a Verbania con uno spettacolo nuovo e forte, dedicato ad un tema importante, difficile e controverso e lo fa con l’approccio del dubbio. Non risposte, ma domande.

  
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Il tema è l’eutanasia, il trattamento del fine vita, ma soprattutto l’amore spezzato da un incidente, la difficoltà ad affrontare le scelte delicate riguardo il proprio congiunto.

Venerdì 26 febbraio alle ore 21.15 all’Auditorium S.Anna per la stagione Lampi sul loggione il testo di Cesar Brie “ORFEO ED EURIDICE” sarà messo in scena da Eco di Fondo con Giacomo Ferraù e Giulia Viana.

Il cuore dello spettacolo è la storia d’amore tra due giovani d’oggi nell’evoluzione di una vita condivisa fino all’esito tragico di un incidente nel quale rimane coinvolta Euridice.

Da qui la vita (di entrambi) cambia in modo inimmaginabile: intorno a un corpo indifeso, senza reazioni, ruotano personaggi e volti (il fidanzato, gli infermieri, i giudici, le suore) che portano diversi punti di vista all’interno della vicenda drammatica. Riecheggiano durante lo spettacolo altri fatti che sono stati oggetto di discussione dell’opinione pubblica, a partire innanzitutto dalla vicenda di Eluana Englaro. Come un “fatto di cronaca”, il teatro può interrogare le coscienze, ma, diversamente dalla “realtà”, attraverso la forza dirompente dell’emozione messa sul palco, lo spettatore viene in contatto con una chiave di lettura diretta, interrogando ognuno di noi sul tema dell’accanimento terapeutico e del fine vita all’interno della quotidianità ospedaliera.

Semplice, duttile e quasi spoglio, l’allestimento sul palcoscenico, César Brie ha fatto questa scelta proprio perché emerga solo la relazione tra i due amanti. Ogni scena, ogni azione, ogni pensiero espresso è in grado di interrogare e mettere in discussione la coscienza e la sensibilità di molte persone. Ma la possibilità di mantenere un rapporto, tra Orfeo ed Euridice, sembra compromessa per sempre. L’analogia tra il mito e la vicenda narrata continua nella ricerca da parte di Orfeo, con la sola forza del suo canto d’amore, per strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La vita continua a rimanere sospesa ad un filo, un filo elettrico, che tiene in funzione le macchine.

La forza e la poesia del mito si intrecciano in questo lavoro con uno dei temi di attualità più controversi: quello dell’eutanasia. Senza offrire risposte, lo spettacolo interroga lo spettatore sulla forza e la grandezza del sentimento d’amore.

Sono disponibili biglietti presso “Il libraccio” di Intra a € 12,00.
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