"Giù le mani dai nostri servizi ospedalieri"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Roberto De Magistris, Coordinamento Sanità Lega Nord V.C.O., riguardante il futuro della Sanità sul territorio.

  
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La riorganizzazione del sistema sanitario Piemontese introdotta dalla passata legislatura di centrodestra si basava e ancora si basa, sul sistema detto di Hub e Spoke, cioè organizzato in modo da prevedere un ospedale principale con tutte le specializzazioni di alto livello, detto Hub, nel caso del nostro quadrante il Maggiore di Novara e gli altri sul territorio dell’ area vasta comprendente le provincie di No, Vc, Bi e Vb. con specialità inferiori.

Fra le molte difficoltà che s’incontrano quando si attiva una razionalizzazione dei servizi, ovviamente, la principale è determinata dal campanilismo, nessuno vuole perdere nulla dall’ospedale “sotto casa”, è evidente che il problema va superato con attenzione e intelligenza, in modo che nel frattempo non manchi alcun servizio. Prima si attiva il nuovo, poi si sopprime il vecchio, ma senza mai interrompere il servizio, purtroppo non è sempre stato così’, infatti, anche oggi assistiamo a razionalizzazioni poco attente ai territori e oserei dire alla logica.

Il riferimento è alla decisione di accentrare tutti i laboratori di analisi presso l’Hub di Novara, operazione addirittura inutile dato che seppur ridimensionati i laboratori dovranno comunque sopravvivere per le urgenze e per le necessità interne dei vari Spoke fra i quali il Castelli e il San Biagio e per eseguire i prelievi che resteranno ovviamente a livello locale. In pratica i laboratori saranno solamente ridotti, perderemo posti di lavoro, peggioreremo il servizio, almeno nei tempi, date le distanze da coprire per i trasferimenti delle provette e si determineranno maggiori spese.

Bastano pochi esempi: da Premosello a Verbania km 25, da Premosello a Novara km 115, da Vigezzo a Verbania Km 60, da Vigezzo a Novara km 150, Omegna passerebbe da 18 a 108 km, Cannero da 15 a 105 km a Gravellona da 11 km a 101. Alla luce di queste semplici considerazioni ci chiediamo quali saranno i reali risparmi e dopo tutto quell’andirivieni di provette, etichette e viaggi quanto sicuri saranno gli esiti?

Il tutto con grande soddisfazione dei privati convenzionati le cui strutture nulla hanno da invidiare al pubblico, anzi. Un altro passo verso quella privatizzazione che ormai sembra piacere sempre più anche al centrosinistra.

Altro fatto, certo non secondario, è rappresentato dalle promesse che l’attuale Assessorato di centrosinistra in merito alla realizzazione di un nuovo ospedale unico in sostituzione degli attuali nosocomi prescindesse dalla promessa che fino alla realizzazione del nuovo ospedale nulla sarebbe stato tolto ai territori. Invece stiamo per assistere a un progressivo smantellamento dei servizi con la promessa del nuovo.

Ebbene, si sappia che la Lega Nord del V.C.O. farà tutto il possibile affinché nulla sia tolto ai nostri ospedali fino alla realizzazione del nuovo ospedale unico, ma anche se l’idea ci piace, siamo fermamente convinti che si tratti di promesse in stile Renziano, neppure nuove, e che non ci sarà mai nessun ospedale unico nuovo.
Nel frattempo “non stiamo sereni” e tutti insieme faremo in modo che non si perda nessun servizio nei nostri “vecchi” ospedali.

Roberto De Magistris
Coordinamento Sanità Lega Nord V.C.O.
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