Cassa integrazione, -36,9% nel Vco

Ad agosto, in Italia, le ore autorizzate di cassa integrazione hanno superato i 75 milioni, raggiungendo 704 milioni da gennaio con una flessione dello 0,4% rispetto al 2012.

  
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In Piemonte, nei primi otto mesi dell'anno sono state richieste 80.643.118 ore di cassa integrazione, con un calo del 14,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (+3% ordinaria, -21,8% straordinaria, -28,3 in deroga).

L'andamento delle province piemontesi, nei primi otto mesi del 2013, rispetto all'anno precedente, è il seguente: Cuneo +37,6%, Alessandria -4%, Asti -4,1%, Novara -13,5%, Vercelli -15,8%, Torino -19,9%, Biella -26,3%, Verbania -36,9%.

Nel confronto 2012-2013 dei primi 8 mesi, in valori assoluti, Torino con 46,5 milioni di ore è la provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Milano (40 milioni), Brescia (31 milioni), Roma (27 milioni).

Dichiara il segretario regionale Uil, Gianni Cortese: "Ancora oggi l'utilizzo della cassa integrazione per migliaia di persone riesce ad evitare il passaggio dal disagio al dramma, dalla sospensione temporanea alla disoccupazione.

Si tratta di uno strumento di protezione, ma è una medicina di fronte ad una malattia, la crisi, che va curata con altre terapie: rimessa in moto dei consumi interni, riduzione della pressione fiscale sul lavoro, incentivi alle imprese in grado di assumere.

L'ipotesi di ridefinire, dal prossimo anno, i criteri di concessione della cassa in deroga e l'entità delle risorse da destinare, desta forti preoccupazioni per il rischio di lasciare fuori dalla protezione sociale decine di migliaia di persone in Italia, le più esposte alle crisi aziendali.

La Uil non ritiene accettabile, nell'attesa di una ripresa che produrrà effetti sul mondo del lavoro solo in tempi lunghi, che si laceri il rapporto tra impresa e lavoratore". Leggi QUI il post completo