Salta il referendum sulla caccia
L'approvazione di un emendamento da parte del consiglio regionale del Piemonte cancella il referendum sulla caccia che era stato programmato in Piemonte per il 3 giugno. La legge che il comitato promotore voleva modificare con il voto è stata abrogata.
👤 WebMaster ⌚ 3 Maggio 2012 - 23:01 Commentaa-
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A presentare l'emendamento era stato l'assessore Claudio Sacchetto, che ha la delega alla caccia.
L'emendamento, presentato nell' ambito della discussione della finanziaria regionale, è stato approvato con 28 voti favorevoli, 18 contrari, 1 astenuto e 4 non votanti. La legge abrogata è la 70 del 1996.
Subito dopo la votazione la seduta del consiglio regionale è stata aggiornata per una riunione dei capigruppo. Il programma prevede la discussione di un ordine del giorno, già licenziato dalla III Commissione, che contiene i punti qualificanti di una futura legge sulla caccia.
Divampano subito le polemiche:
Il presidente della regione Cota si dice felice per il risparmio di 22 milioni di euro, che potranno essere destinati ad altro.
Secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Piemonte "la scelta della Giunta Cota e dei Consiglieri regionali di Pdl, Lega Nord e Udc" di abrogare la legge regionale sulla caccia ed evitare cosi' il referendum "e' inutile perche' non risolve il problema, antidemocratica perche' non rispetta il nostro Statuto e la Costituzione che all'art.1 sancisce che "la sovranita' appartiene al popolo, e diseconomica perche' rinvia la spesa del referendum".
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