Pluralismo di idee per la Verbania di domani

Città Giardino: dai parchi alla valorizzazione del territorio. Molteplici gli spunti di riflessione, anche sulla aree industriali dismesse.

  
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Riportiamo la proposta Verbania Città Giardino della lista civica: Cittadini con Voi


E’ confortante constatare che una nostra formula, più volte vagheggiata sia in Consiglio Comunale che sul nostro sito, sia stata fatta propria dal gruppo “Verbania niente paura”. Si tratta di un’ipotesi progettuale incentrata sul tema della “Città Giardino” che, al di là degli specifici contesti urbani dei parchi e del verde pubblico oggetto di discussione l'altra sera a Madonna di Campagna, abbiamo sempre considerato come una più ambiziosa e articolata idea di città del futuro, non certo intesa in un’ottica immobilista e velleitaria.
Una città dove sia possibile riappropriarsi del piacere di viverci, dove si possano privilegiare scelte di qualità e buone pratiche, dove la nostra ormai unica e preziosa risorsa ambientale e paesaggistica sia messa al centro dell’interesse politico, dove le potenzialità e le bellezze che la nostra zona ci offre possano essere riscoperte e valorizzate al fine del godimento degli abitanti e della fruizione turistica.
Un “contenitore simbolico” non solo inteso come una realtà dove il verde e la natura siano elementi caratterizzanti, ma dove tutte le componenti del territorio e i settori produttivi siano gestiti in termini di sostenibilità e di oculata ottimizzazione col pensiero rivolto alle future generazioni.
Un "marchio distintivo", nel contempo, riconoscibile in termini di peculiarità e di ricaduta di immagine, da costruire nel tempo.
Con ciò, siamo contenti di aver fornito uno spunto per alimentare approfondimenti e discussioni come quelle che in città stanno avvenendo e che sono un segnale di vitale interesse che ci auguriamo si mantenga tale anche in fase post elettorale.
Crediamo quindi di aver buttato lì uno contributo meritevole di rispetto, compreso quello di pensare ad un polmone verde dalla multiforme fruibilità nell’area Acetati, che non ci sembra affatto un’idea "sciocchina", mentre pensiamo, ad esempio, per analogia, alle interessantissime e innovative proposte progettuali per trasformare i 400 ettari dell’ex aeroporto berlinese di Tempelhof in parco urbano; oppure alla trasformazione di ettari si superficie del bacino della Ruhr nel multifunzionale Parco Paesaggistico dell' Emscherin con grosse ricadute occupazionali; oppure all’ex area industriale di Manchester ripensata come cuore pulsante di vita urbana culturale e ricreativa. Ma gli esempi di ripensamenti di aree industriali dismesse anche meno importanti in alternative lungimiranti sono parecchi e anche più vicini a noi. Riconosciamo che i percorsi sono lunghi e tortuorsi, ma se mai si comincia…
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