Cocaina in vetrina a Intra

Riceviamo una lamentela per la rappresentazione di una montagnetta di polvere bianca e una finta banconota arrotolata per "sniffare" in una vetrina di un negozio di Intra

  
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Vale la pena fare una riflessione in merito all'episodio della vetrina di un negozio di Intra che per fare pubblicità ha messo, e poi rimosso, dopo le proteste avute, una "finta" rappresentazione di una montagnetta di polvere bianca, delle strisce già preparate di farina che dovrebbe sembrare cocaina e una finta banconota arrotolata per "sniffare".
Trovo questa rappresentazione non solo di cattivo gusto, ma disgustosa e indecente.
Non si può accettare che sull'altare del commercio e del dio denaro sia tutto sacrificabile, che non ci siano valori morali, principi di decenza se non addirittura leggi dello Stato da tenere in considerazione. Che tutto sia permesso per fare pubblicità e guadagnarci.
Questo modello di sviluppo capitalista che rende tutto una merce e tutto vendibile porta con molta naturalezza un negoziante a fare una rappresentazione scenica di una sotanza stupefacente che rende dipendenti e malati; ciò è sconcertante ed indecente.
Spero che le autorità preposte mettano in atto tutte le azioni possibili contro i responsabili di questa messa in scena. Non è ammissibile che da una vetrina si lancino questi messaggi sopratutto verso i soggetti più vulnerabili come i giovani e gli adolescenti.
Piuttosto il titolare del negozio metta in vetrina una Pialla o un Tornio, dei simboli del lavoro perché è di questo che i giovani e Verbania hanno bisogno: lavoro, lavoro e lavoro.

Per il Partito dei Comunisti Italiani di Verbania
Vladimiro Di Gregorio
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