PdCI: preoccupazione per "l'Italia si ferma"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato Partito dei Comunisti Italiani sezione di Verbania, che manifesta preoccupazione sullo "sciopero" denominato "l'Italia si ferma", e su alcuni metodi utilizzati.

  
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C’è molta preoccupazione e allarme intorno alla data del 9 dicembre, quella che è stata soprannominata la rivoluzione dell’Immacolata, visto che tutto dovrebbe cominciare nella notte dell’8.

Il movimento dei forconi, di ambulanti, hanno deciso di bloccare le città. E anche in Piemonte si respira un’aria pesante soprattutto dopo le esternazioni di Danilo Calvani, contadino di Latina, che in una bocciofila di San Mauro Torinese spiega come dopo la caduta del governo ne servirà uno temporaneo che alla guida veda una figura militare.

Intanto però da più punti del Piemonte arrivano segnali preoccupanti, infatti l’associazione commercianti e singoli negozianti a Torino avrebbero segnalato che vere e proprie squadrette formate da personaggi legati all’iniziativa avrebbero invitato i titolari ad abbassare le saracinesche il 9. In alcuni casi addirittura qualcuno si sarebbe spacciato per membro delle forze dell’ordine.

Dietro, dopo l’ufficialità dell’adesione di Forza Nuova con le parole di Roberto Fiore («Forza Nuova – dice – aderirà alla protesta dei lavoratori italiani che inizierà la notte dell’8 dicembre e si protrarrà attraverso una serie di manifestazioni e di blocchi in tutta Italia»), ci sono grosse fette dell’estrema destra.

Sarà l’ennesimo tentativo di cavalcare una situazione esasperata per mostrare di essere ancora vivi nonostante la storia più volte abbia dimostrato il contrario.
Probabilmente dopo il 9 dicembre si scoprirà realmente quali manovre e chi ha finanziato tutto quello che sta avvenendo.

L’Anpi di Torino denuncia, «questo stato di cose e invita tutti gli antifascisti e i democratici a respingere con fermezza le iniziative illegali messe in atto da questi provocatori invitando tutte le sezioni del Piemonte dell’Anpi a vigilare e soprattutto a svolgere un’azione di denuncia e di informazione della cittadinanza». Noi Comunisti ci associamo a questo appello.

Le minacce lanciate nei proclami di questo movimento sono un chiaro attacco alla Carta e alla democrazia del nostro Paese.
Quindi è giusto che la gente sappia che lunedì ci sarà sì la protesta con blocchi previsti , ma che sarebbe sbagliato per disperazione rabbia o per paura aderire a delle parole d’ordine populistiche e demagogiche legittimando e rafforzando così degli schieramenti che spesso con il loro silenzio e con gli appoggi dei governi di centrodestra sono stati complici della disperazione di tutte quelle persone che oggi loro dicono di voler difendere.

Partito dei Comunisti Italiani
Sezione di Verbania
Vladimiro Di Gregorio
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