Zorzit risponde a Cattaneo

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione inviataci da Marcella Zorzit, sulle ultime dichiarazioni di Valerio Cattaneo, in cui "chiede scusa" per le vicende di rimborsopoli.

  
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BASTA !
A volte si dimostrerebbe più buon gusto e rispetto per la gente stando zitti.
Che il signor Valerio Cattaneo, presidente della Regione Piemonte, si prodighi in una buona pratica mediatica in mezzo alle atmosfere natalizie, che facendoci sentire tradizionalmente più buoni potrebbero anche renderci un filino più miopi, per parlare di scuse ai cittadini da parte della politica godereccia, anziché consolarci, ci irrita ancora di più.

Primo perché la morale viene tirata in ballo solo dopo gli scandali, come se tale virtù non dovesse sempre essere la guida interiore dell’individuo, soprattutto se investito di ruoli pubblici.
Secondo perché la mossa risulta conveniente in tempi utili di sapore pre elettorale per incominciare a rifarsi l’immagine gigantescamente screditata da tutte le indecenze di cui i numerosi politici regionali sono protagonisti, ovunque.

Terzo perché enfatizza il taglio del 25 per cento dei costi della politica regionale e del numero dei consiglieri di 10 unità, ma, a conti fatti, gli stipendi che si aggirano in media attorno ai 12.000 euro sono sempre una bella botta, a fronte di alcuni giovani che non riescono a raggranellare più di 600 euro al mese e a spese del contribuente sempre più tartassato; e moltiplicando le cifre per il numero comunque esuberante di 50 consiglieri vengono fuori sempre somme complessive da capogiro.

Quarto perché a fronte delle cifre esorbitanti sborsate per mantenere la politica e del profuso elenco dei doverosi provvedimenti legislativi adottati dal consiglio regionale, il territorio deve sopportare uno stillicidio di tagli economici che si ripercuotono sui servizi fondamentali per il cittadino in particolare su sanità, scuola, trasporti, servizi sociali.

Quinto perché siamo nauseati dalla infinita tiritera della legge elettorale che fa troppo comodo mantenere così com’è.
Sesto perché tutti coloro che sono in discussione, per togliere il disturbo e dedicarsi ad occupazioni meno dannose per la collettività, non occorre che aspettino di essere rinviati a giudizio: ci basta e avanza quanto siamo stati costretti a digerire finora per aver ormai rimosso qualsiasi spiraglio di fiducia.

Basta, per favore! Il limite è stato strasuperato. Ne abbiamo sentite di tutti i colori e non veniamo a tirare in ballo la buona fede dietro alla quale nascondersi, come hanno fatto stracciandosi le vesti altri consiglieri, per giustificare i più stravaganti comfort personali rimborsati dai bilanci regionali. Qualsiasi spesa voluttuaria, per favore, fatevela coi vostri soldi, non con i nostri !

Marcella Zorzit
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