Cristina: punti in comune si, larghe intese no

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Mirella Cristina, candidato sindaco di Forza Italia e Lega Nord, riguardanti le recenti dichiarazioni su un "programma minimo comune".

  
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Un programma minimo comune per la città di Verbania, comune a tutti i candidati sindaco e alle liste che si presenteranno per l’elezione del consiglio comunale. È la proposta, forte, di Mirella Cristina, candidata della coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e lista civica.

«Intendiamoci, nessuna “voglia di larghe intese”: quelle sono nate a livello nazionale per far fronte a una crisi istituzionale che a Verbania non c’è – evidenzia Mirella Cristina –. Questo però non significa che nella nostra città ci siano dei problemi che richiedono un impegno di tutti, al di là delle idee e delle barriere politiche: credo che in questa campagna elettorale tutti noi candidati ci dovremmo impegnare su 3, 4 punti fondamentali e, credo, incontestabili: penso ad esempio all’incremento della spesa sociale, che è una delle assolute priorità del mio programma, così come alla difesa dell’ospedale Castelli».

«Inserirei anche – aggiunge la candidata della coalizione di centrodestra – una franca discussione sul Centro eventi multifunzionale, su come utilizzarlo per renderlo efficacemente motore di sviluppo della città come è stato immaginato, ma vedo che purtroppo c’è chi, per pura “ideologia” pensa di bloccare i lavori a metà e tenersi lo scheletro incompiuto, incurante anche del fatto che getterebbe la città in una crisi finanziaria senza precedenti, con la necessità di restituire una dozzina di milioni di euro alla Regione e di pagare risarcimenti salatissimi alle imprese appaltatrici.

Per questo temo che un approccio razionale e trasversale alla questione Cem sia impossibile, e francamente me ne dispiaccio molto. Posso dire che noi invece stiamo già lavorando per garantire che il Centro eventi faccia fare quel salto di qualità nella cultura e nel turismo che Verbania necessita e merita».
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