Comitato Salute VCO: "Allucinante!"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante alcune dichiarazioni sul futuro della sanità VCO.

  
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Non troviamo un più benevolo aggettivo per definire le dichiarazioni che il nostro rappresentante in Consiglio regionale del Piemonte ha rilasciato sabato scorso ad un quotidiano on line del nostro territorio.

Con una interpretazione tutta sua della realtà sanitaria del VCO, si è lanciato in una analisi della situazione dell’Ossola, come se le altre componenti territoriali della provincia non esistessero.

Certo non è nuova questa sua visione, ma pensavamo che le conseguenze della crisi indotta dall’irrompere del COVID 19 avesse contribuito ad avvicinarlo alla realtà.

E’ bastata la presa di posizione pubblica di “una” persona del “suo” territorio per indurlo a esternare concetti che lasciano allibiti.
Con una tracotanza senza limiti ha tracciato le linee guida della sanità del VCO e si è appropriato di alcuni ruoli che non gli competono.
Infatti, non ha ancora avuto l’incarico di Assessore alla Sanità, in quanto Icardi (seppur esautorato di fatto) è ancora al suo posto.

Con una mancanza di rispetto, non solo istituzionale, ha rinnovato verbalmente l’impegno di costruire in futuro un nuovo ospedale alle porte di Domodossola, ignorando il legittimo parere della Conferenza dei Sindaci del VCO, le istanze del mondo medico e quelle delle componenti del tessuto economico e sociale di tutto il VCO.

Rimane intatta, quindi, la sua volontà non solo di declassare il Castelli di Verbania, ma anche di “venderlo” ai Privati, impoverendo drasticamente l’offerta sanitaria complessiva, quando la recente pandemia ha dimostrato la necessità di imboccare una strada diversa.
Dobbiamo concludere che non vi sono speranze per convincerlo a ragionare e ad abbandonare questo “becero campanilismo”.

Ci appelliamo quindi al Presidente della regione Cirio, affinché intervenga a limitare i danni.

Certamente “le mamme vanno tutelate”, ma su tutto il territorio del VCO, al pari dei cittadini che lo abitano.

E, allora, è tempo che i sindaci del Verbano e del Cusio si sveglino, prima che sia troppo tardi!!!
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