Michele Mirabella a Il Maggiore

Il prossimo appuntamento a Il Maggiore è per venerdì 17 marzo alle ore 21.00 con DOMANI A MEMORIA Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono.

  
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In scena MICHELE MIRABELLA, voce narrante di uno spettacolo che abbraccerà le opere da Dante a Leopardi, a Calvino, a Buzzati...dai classici ai contemporanei; insieme a lui sul palco il DUO SAVERIO MERCADANTE, con Rocco Debernardinis (Clarinetto) e Leo Binetti (Pianoforte).

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

“George Steiner disse una volta che la sopravvivenza dei classici è affidata alla lettura ad alta voce.

È un po’ questo lo spirito con cui Michele Mirabella ha realizzato questo spettacolo, che porta il titolo del suo audiolibro: godibilissima rassegna di testi, a vario titolo fondativi della nostra identità culturale. Vi troviamo grandi capolavori della nostra tradizione letteraria, da Petrarca a Leopardi a Foscolo, con uno sguardo particolare a Dante, ma anche poesie che non ambiscono all’immortalità delle opere d’arte, come quelle di Ada Negri o di Luigi Mercantini, Italo Calvino, Dino Buzzati. Irresistibili, tra le altre, le letture della Fontana malata di Palazzeschi, con le sue onomatopee, o i dialoghi, in cui Mirabella riesce a dare timbro e spessore diversi ai vari interlocutori, come in un celebre apologo del La Fontaine, La cicala e la formica o negli scambi di battute che scandiscono La notte santa di Gozzano”.

“Domani a memoria - continua il linguista e filologo Luca Serianni, che si è occupato dell’introduzione del libro di Mirabella “Domani a Memoria” - è un titolo che allude ironicamente (e forse nostalgicamente) alla prescrizione tipica di una scuola del tempo andato, quella di mandare a mente le poesie declamate in classe. Il suo fascino sta soprattutto nella capacità di lettura dell’interprete: a un tempo duttile, come si conviene a testi tanto diversi che vanno rispettati nella loro individualità, e personale. Uno spettacolo, quello portata in scena da Mirabella, che riprende, sì, i modi e le vaghezze della vecchia lezione scolastica, ma in una narrazione che lascia ampio spazio all’aneddotica, all’umorismo del ricordo e che, quindi, narra le voci, le passioni, le vicende, le vite, le ispirazioni di alcuni poeti italiani e delle loro donne, dei cavalieri, dell’arme e degli amori per mezzo delle pagine poetiche e letterarie”.
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