Sanità pubblica: dove andiamo?
Riceviamo e pubblichiamo, una mail ricevuta da una lettrice del blog, riguardante la sanità pubblica.
👤 Redazione ⌚ 9 Maggio 2025 - 08:01 10 commentia-
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Da due mesi mio marito sta cercando di prenotare una visita diabetologica tramite il Servizio Sanitario Nazionale, con priorità 10 giorni. Il suo valore di emoglobina glicata è altissimo, ben oltre i limiti di sicurezza: serve un controllo urgente, eppure niente si muove.
Si è recato di persona al CUP dell’Ospedale Castelli di Verbania. Risposta? “L’agenda è bloccata, non ci sono medici disponibili.” Nessuna data futura, nessuna possibilità di lista d’attesa. Solo silenzio e rimpalli.
Il primo mese era riuscito, con non poca fatica, a prenotare una visita. Ma il giorno dell'appuntamento... non risultava nulla. Nessuna traccia della prenotazione. Sparita. Una presa in giro vergognosa.
Così funziona oggi la sanità pubblica: ti spinge verso il privato, dove – miracolosamente – tutto è possibile, se paghi. Stesse cure, stesse strutture, ma con la carta di credito in mano.
Questa non è una scelta libera: è un ricatto sistemico. E a pagarne il prezzo sono proprio le persone più fragili, i malati cronici, gli anziani. La sanità pubblica sta diventando un’illusione per pochi fortunati, mentre le liste d’attesa si allungano e i medici scarseggiano.
Chi tutela il cittadino malato? Chi difende il diritto alla salute garantito dalla Costituzione?
Questo non è solo un disservizio.
È uno scandalo. Una vergogna. Leggi QUI il post completo