Ematologia ancora preoccupazioni

Riceviamo una mail di un lettore che riprende le preoccupazioni, già espresse qualche settimana fa da una lettrice, per il futuro di ematologia al Castelli.

  
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Spett.Redazione, vi scrivo relativamente ad un preoccupante problema di futura assistenza sanitaria, poiché due anni fa, quando mia sorella era deceduta in seguito ad una grave forma di leucemia, malattia con caratteristiche di familiarità, dopo aver effettuato esami ematici, avevo scoperto di essere ammalato di leucemia linfatica cronica.

Da allora sono entrato periodicamente presso l’ospedale Castelli di Verbania per esami, radiografie, biopsie e visite di controllo presso il reparto di oncologia, dove la dottoressa ematologa mi ha ogni volta scrupolosamente seguito con grande professionalità.

Sono però venuto a conoscenza delle sue prossime dimissioni per pensionamento, che dovrebbero avvenire il 30 giugno prossimo, e conseguentemente sono molto preoccupato poiché non è stata ancora annunciata la sua sostituzione in loco. Per questo motivo vorrei poter sapere chi continuerà ad esercitare il suo delicato incarico, ed in quale sede avverranno esami e visite di controllo, considerando la gravità della malattia, per le cure della quale sarebbe da evitare una eventuale dislocazione ospedaliera.

La mia richiesta non riguarda solo il mio caso, ma anche quello di altre persone che ho conosciuto a Verbania, e che hanno incontrato il mio stesso problema di salute.

Di leucemia non si guarisce, e questa patologia richiede di essere seguiti da personale medico specializzato, vicini alla propria residenza per ovvi motivi di malattia, di tempo, ed economici.

Resto in attesa di informazioni da parte delle autorità sanitarie, e di contatti da parte di altre persone che stanno vivendo il mio stesso problema.
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