Comunità.vb su nuove tariffe parcometri

Riceviamo e pubblichiano, un comunicato del gruppo consiliare Comunità.vb, riguardante le nuove tariffe dei parcometri.

  
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Contrordine, compagni: assalto ai parcometri

Giusto un anno fa, nella molto meno torrida estate del 2014, l’Amministrazione Comunale ci deliziò con una serie di decisioni sui parcometri che allora criticammo e che giudicammo: frettolose, inefficaci, demagogiche e del tutto prive di senso.

Ci riferiamo alla cancellazione dei rincari appena approvati dal Commissario Mazza (+20 cent.), alla diminuzione dell’importo minimo della sosta da 50 a 20 centesimi, al biglietto valido ovunque. Fummo accusati di disfattismo, fummo bollati come nemici del doveroso cambiamento, fummo attaccati perché propugnatori di polemiche demagogiche, fummo anche sbeffeggiati.

Per far memoria di quanto si discusse l’anno scorso ribadiamo la nostra posizione: non eravamo contro a una revisione della sosta purché ci fosse dietro un progetto, uno studio, il coinvolgimento di tutti e una seria riflessione.

Niente di tutto questo è avvenuto, nonostante il cambio di assessore alla Viabilità con il più allineato Giovanni Alba scelto per sostituire quell’esaurito – parole del sindaco – del visionario Damiano Tradigo.

Oggi ci troviamo con un bando di gara mai approvato dal Consiglio che affida la riscossione dei pagamenti a una ditta esterna in un pacchetto che comprende il noleggio dei parcometri ma, soprattutto, ci ritroviamo con una nuova politica delle tariffe.

L’anno scorso il sindaco aveva massacrato il povero Commissario Mazza per aver osato alzare di 20 centesimi le tariffe dei parcometri. Quel cattivone venuto da Napoli – avrà pensato il nostro primo cittadino sceso da Cossogno – ha osato mettere le mani nelle tasche dei verbanesi: un affronto!

E, così, dopo un anno, non solo il rincaro è stato bloccato, ma addirittura è stato... raddoppiato e quasi triplicato. Ieri la Giunta ha infatti approvato nuove tariffe che portano a 1,5 euro l’ora i lungolago e a 1 tutto il resto della città tranne l’ospedale. I rincari vanno dal 20 al 50% e sono molto rilevanti.

Ma come, vi chiederete, come è possibile una simile decisione? Vien da rispondere: per far cassa. Ma in realtà non è neanche così perché poi salta fuori che gli introiti in più servono per raggiungere la cifra messa a bilancio e, quindi, per non fare un buco. Una ragione in più per farci ripetere quanto abbiamo detto sul bilancio attuale, cioè che non ci convince e che ha parecchie ombre.

Comunità.vb
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