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Antiquarium Medionovarese

Il volume VII della collana di Antiquarium Medionovarese, la rivista a periodicità biennale del Gasma che propone studi inediti di archeologia, storia, mineralogia e arte del territorio locale, sarà presentato con video proiezione a cura del presidente del Gasma Carlo Manni, a Baveno, sabato 2 dicembre presso la sala consiliare del palazzo Comunale (Ore 16 – 18).

Baveno
Antiquarium  Medionovarese
Trattandosi di un’anteprima saranno presenti anche gli Autori ed un buon numero di appassionati locali di provenienza verbanese.

La rivista si compone di 328 pagine di cui oltre metà dedicate al Lago Maggiore ed inserite in uno ‘Speciale Verbano’, come in passato è stato fatto per le regioni sesiana, borgomanerese, cusiana, ticinese e del Vergante. Ben 13 articoli sono pertanto dedicati alla costa e alla collina lacuale con frequenti incursioni sulla sponda lombarda culturalmente omologa. Gli articoli sono frutto del lavoro di valenti storici locali.

Proprio di questo ‘Speciale’ vale la pena di citare i contributi più significativi. Si parte dall’evoluzione del popolamento antico della costiera documentato dall’archeologia in un articolo di Carlo Manni, che del Gasma è il presidente. Un itinerario dal Neolitico all’età romana che elenca un fitto tessuto di circa 150 siti archeologici. Aspetti antropologici ricchi di memorie e di folclore sono descritti poi da: Angelo Marzi, Tetti di paglia anche nel Verbano e non solo in Valsesia, con grande dovizia di immagini; da Vittorio Grassi, Fuochi e incendi nel Vergante, ovvia conseguenza delle coperture di paglia; da: Guido Scattolin, Un’antica coltivazione sul L. Maggiore.

L’olivo, che abbraccia compiutamente anche la sponda lombarda del lago dall’antichità ad oggi; da E. Poletti, La raggiera di spilloni sul L Maggiore come in Brianza, quella acconciatura con spilloni d’argento che ricordiamo nella Lucia dei ‘Promessi Sposi’; da Silvano Ragozza, Note sulle parlate del Vergante, i vernacoli che accomunavano le nostre genti; da Paola Borsa Il Lago nella pittura di Penagini, Comolli e Usellini, un’altra ricca messe di immagini filtrate dai sentimenti degli artisti. Pur rimandando all’indice per i titoli e gli autori- come già detto - parecchi sono gli studi su Arona : chiesa di S Giuseppe, Pubblicità ottocentesche, elezioni del 1946, novità su Bartolomeo Tiberino scultore, i fossili del ‘mare di Arona’.

Il restante territorio medionovarese offre studi sugli affreschi di tre antichi oratori: S Cristoforo di Oleggio, S. Maria di Linduno, S Maria ad Nives di Briona, analisi storiche sul Borgomanerese, su Gattico e Castelletto Ticino e Paruzzaro e segnalazioni su una rara moneta medievale di Novara e sulla scoperta al Monte Falò di Armeno di una specie mineralogica nuova a livello mondiale ad opera di Claudio Albertini, un valido amico del Gasma. (E, a proposito di amici, un ultimo saluto viene pubblicato in memoria di 4 mineralogisti ‘storici’ dell’associazione).

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