“Serata don Donato”

“RI-USCIRE: per uscire dal carcere, preparare un cammino” è stato il titolo di quest’anno della tradizionale “Serata don Donato” che si è svolta venerdì 14 novembre nella collegiata di San Leonardo a Pallanza, in concomitanza delle celebrazioni per la festa del Santo, patrono della città e patrono dei carcerati.

Verbania
“Serata don Donato”
È stata una serata di letture e testimonianze dal mondo del carcere, allietata e impreziosita dalla musica e dai canti del Coro San Martino di Vignone. E anche un momento bello di collaborazione tra i volontari penitenziari di “Camminare Insieme” e l’Associazione degli ex insegnanti dell’Istituto Cobianchi, in ricordo in particolare di una persona che ha significato molto per entrambi i gruppi, don Donato Paracchini, insegnante di religione cattolica all’Istituto intrese e anche cappellano presso la Casa circondariale di Pallanza

Si è parlato di carcere, di una realtà che all’esterno è poco conosciuta, anche perché disturba e si tende a nasconderla. In carcere ci sono persone che per un periodo di tempo restano invisibili, e che, ad un certo punto, rientrano nel contesto sociale. Un rientro vissuto con grandi timori. Il periodo che precede l’uscita dal carcere è per molti detenuti un momento molto angoscioso, e infatti è uno dei momenti più delicati, in cui avvengono purtroppo dei suicidi.

Per collaborare all’attuazione della Costituzione italiana (“le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”) e dell’Ordinamento Penitenziario (“Il trattamento penitenziario tende, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno, al reinserimento sociale”) i volontari propongono attività e corsi che stimolino lo studio, la maturazione umana, la consapevolezza del proprio agire e della propria dignità di esseri umani. E favoriscono la realizzazione di corsi di formazione professionale, nella convinzione che l’acquisizione di competenze lavorative, come lo svolgimento di un lavoro, sia un tassello fondamentale per un reinserimento sociale positivo.

Nella nostra zona, anche grazie a persone illuminate, come don Donato Paracchini ed altri, sono attive da decenni cooperative sociali (“Il Sogno”) e gruppi (“Gruppo Abele di Verbania”), alcuni legati alle parrocchie e alla Caritas, che hanno favorito e favoriscono, per quanto possibile, l’accoglienza e il lavoro (“la sartoria”) a chi esce o sta per uscire dal carcere.

Ma non è così ovunque. E non è così per tutti. Gli incontri e i corsi di lettura e scrittura proposti dai volontari, sono momenti in cui una persona detenuta impara a guardarsi dentro, a conoscersi meglio, ad esprimere i propri sentimenti, come la paura di uscire dal carcere e incontrare la società fuori. Paure e speranze che si evidenziavano nelle testimonianze lette, accanto a parole nate nel dolore e nella rinascita di persone attraverso esperienze di giustizia riparativa.

Nel corso della serata, sono inoltre intervenute: Luciana Spadina, consigliera del Comune di Bée, dove, grazie ad una convenzione tra comune e carcere, alcune persone detenute hanno potuto svolgere lavori per la manutenzione del verde pubblico; Alice Brignone della Cooperativa Il Sogno, che ha informato sulla preziosa iniziativa di co-housing per le persone in uscita dal carcere che lavorano presso Banda Biscotti, Ristorante Gattabuia a Villa Olimpia e Casa Ceretti a Intra); Silvia Magistrini, garante comunale del Comune di Verbania che ha raccontato alcune “storie” di riscatto vissute da persone da lei seguite nel corso di questi anni; Giulia Meloni che ha accennato all’importanza del rapporto umano che si instaura tra volontari e persone detenute; Ettore Perelli che ha ricordato don Donato e le altre persone - insegnanti e volontari - che ci hanno lasciato in questi anni.

L’associazione “Camminare Insieme” ringrazia Olivia Curti per la lettura dei testi, accompagnata quest’anno dagli amici e volontari Francesco Bertocchi, Alessio Martini ed Enzo Finotto. Ringrazia il Coro San Martino di Vignone e il suo direttore, Maestro Mirko Pramparo. Ringrazia don Riccardo Zaninetti, parroco di San Leonardo, che ha ospitato la Serata, e che, come negli anni scorsi, ha destinato all’associazione per il carcere le offerte raccolte nelle chiese nella giornata di domenica, festa patronale di San Leonardo.

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