Isola Superiore dei Pescatori (VB), 18 dicembre 2025. Per una notte, il borgo sospeso nel Golfo Borromeo si è trasformato in un “set” a cielo aperto dove luci, cinema e cucina di lago hanno condiviso lo stesso palcoscenico. Giovedì sera l’Isola dei Pescatori ha ospitato una cena di beneficenza ideata e organizzata da NBC – NaturaBenessereCultura in collaborazione con il Ristorante Italia.
La serata ha accolto rappresentanti delle istituzioni, influencer, content creator e fotografi, invitati a raccontare l’evento e l’isola attraverso i propri canali. Il programma ha scandito le diverse tappe dell’esperienza: navigazione serale tra le installazioni di Isole di Luce, tour guidato dell’isola e dell’Ecomuseo della Pesca, anteprima del docufilm “Acqua dolce – Il pescatore del Lago Maggiore” e, in chiusura, cena degustazione di pesce di lago. Una parte del ricavato della serata è stato devoluto all'Associazione non profit Progetto Orizzonti, a sostegno di progetti educativi e sociali rivolti ai giovani del Verbano-Cusio-Ossola. L’evento ha confermato la capacità del format NBC di mettere in relazione turismo, narrazione e impatto sociale, trasformando un appuntamento natalizio in un’esperienza strutturata di racconto del territorio.
“Preservare e ricordare è fondamentale per il nostro territorio, grazie a NBC per questa bellissima iniziativa.” Alberto Preioni, Sottosegretario alla Presidenza Regione Piemonte
“Questa serata è stata interessante per il nostro territorio, perché ha saputo valorizzare le bellezze del nostro golfo. Come consigliere del Comune di Stresa non posso che essere felice di accogliere iniziative simili.” Andrea Fasola Ardizzoia, Consigliere Comunale Comune di Stresa
Il docufilm “Acqua Dolce”. Al centro della serata del 18 dicembre c’è stato il docufilm “Acqua dolce”, prodotto da NBC e girato interamente in mezzo al lago. Il cortometraggio segue Stefano Ruffoni, uno degli ultimi pescatori professionista rimasti sull’Isola dei Pescatori e titolare del Ristorante Italia.
Un’uscita in barca dall’alba al rientro in riva: il gelo dell’inverno e il vento del mattino, le reti, le boe che affiorano, il silenzio interrotto solo dal suono dell’acqua. La pellicola non cede a nessun copione e nessun attore: solo il mestiere ripetuto giorno dopo giorno e un patrimonio di storie e tradizioni che attraversa generazioni.
«Quello della pesca più che un lavoro è una missione, tu vivi per questo», racconta Stefano nel documentario.
La sua storia personale diventa la chiave per leggere una trasformazione più ampia: la progressiva scomparsa della pesca tradizionale sul Lago Maggiore e, con essa, di un pezzo di identità collettiva dell’Isola dei Pescatori. Presentare il film proprio sull’isola, dopo la visita all’Ecomuseo della Pesca e prima della cena nel ristorante del protagonista, ha permesso agli ospiti di passare dalla scenografia luminosa alla comprensione di ciò che resta “dietro le quinte”: il lavoro, la fatica, le scelte di chi ha deciso di restare quando molti se ne andavano. L’Isola dei Pescatori è la più piccola e l’unica abitata tutto l’anno tra le Isole Borromee. Un tempo la vita del borgo ruotava quasi interamente attorno alla pesca: le barche salpavano all’alba, le reti si asciugavano sulle facciate delle case, la riva era il centro pulsante della comunità.
“Oggi il patrimonio dell’Isola rischia di scomparire”, come spiega Tommaso Airaghi di NaturaBenessereCultura. Gli abitanti stabili diminuiscono, le barche professionali sono rimaste pochissime, il mestiere tradizionale del pescatore sul Lago Maggiore rischia di essere dimenticato. La serata del 18 dicembre ha trasformato Isole di Luce da semplice evento spettacolare a dispositivo di salvaguardia: l’isola non è stata solo fotografata, ma raccontata, mettendo in primo piano il rischio concreto che tradizioni, mestieri e memorie si spengano se non trovano nuovi modi per essere condivisi.
Il turismo esperienziale di NBC. Dietro “Acqua Dolce” c’è il lavoro di NBC – NaturaBenessereCultura, progetto editoriale e culturale nato per raccontare l’Alto Piemonte attraverso libri, calendari, documentari, progetti di comunicazione e format esperienziali. Negli ultimi anni NBC ha affiancato Comuni, enti turistici, associazioni e realtà locali con iniziative che combinano storytelling, contenuti editoriali e attività sul campo. Dalla Val Bognanco, premiata con lo Swiss Tourism Award per l’innovazione nella comunicazione turistica, al Lago Maggiore, il filo conduttore è sempre lo stesso: trasformare luoghi e mestieri in storie, e le storie in esperienze accessibili. Nel caso di “Acqua Dolce”, la serata di beneficenza ha rappresentato un esempio concreto di questo approccio: non un semplice “evento a tema”, ma un percorso guidato in cui ogni momento (navigazione, visita, proiezione, cena) ha avuto una funzione narrativa precisa. Il risultato è un modello di turismo esperienziale che, oltre a generare flussi, restituisce al territorio visibilità, contenuti e risorse economiche legate a cause sociali.
“Il lavoro di NBC è fondamentale perché aiuta a far scoprire le identità di un territorio, immedesimandosi in esperienze turistiche come quella di questa sera, sostenibili e uniche. Andrea Cerutti, Gal e Confartigianato
Al di là delle atmosfere natalizie, “Acqua Dolce” ha mostrato come un singolo evento possa generare effetti che vanno oltre la serata stessa. Il primo dato è semplice ma significativo: in pieno inverno, un’isola abitata da poche decine di residenti si è riempita di persone arrivate dal territorio, dal resto del Piemonte e da fuori provincia, trasformando l’Isola dei Pescatori in un punto di incontro tra comunità locali, visitatori, istituzioni e operatori turistici.
La cena di beneficenza ha raccolto oltre settanta partecipanti: intorno allo stesso tavolo si sono seduti amministratori, rappresentanti del mondo educativo, ristoratori, guide, giovani creator e turisti. La serata è diventata così un’occasione concreta per discutere del futuro del lago e della necessità di costruire proposte turistiche capaci di generare valore anche fuori stagione. Un lavoro di comunicazione che ha contribuito a riportare l’attenzione su un’area spesso raccontata solo in chiave estiva. Tra campagne affissionali lungo il Lago Maggiore e in Ossola, contenuti digitali e collaborazioni con creator locali, l’evento ha coinvolto online quasi mezzo milione di persone prima ancora della sua realizzazione, ampliando la platea potenziale di chi oggi conosce l’Isola dei Pescatori. In questo senso “Acqua Dolce” si propone come un caso esemplare di marketing territoriale che mette al centro il territorio stesso: le luci di Isole di Luce, il mestiere di Stefano, la voce delle istituzioni, il coinvolgimento dei cittadini e il sostegno alle iniziative sociali convergono in un unico racconto, in cui la promozione turistica non è un fine in sé, ma uno strumento per tenere accesi luoghi, memorie e relazioni.
“Una bellissima serata, il lavoro che sta facendo NBC è apprezzabile soprattutto quando una realtà come la sua non racconta solo un territorio, ma lo racconta meglio.” Vanessa Maria Mineo, Vicepresidente Distretto dei laghi
La Via Alta: il prossimo docu-evento in primavera. Durante la serata, tra una scena di lago all’alba e un brindisi in sala, è arrivato anche uno “spoiler” sul prossimo capitolo del lavoro di NBC. Dopo “Acqua dolce”, in primavera verrà presentato il nuovo docufilm “La Via Alta”, questa volta dedicato alla montagna e alla Val Bognanco: un racconto che prende le mosse da un’impresa compiuta trent’anni fa, quando due amici decisero di percorrere in cresta, in un solo giorno, tutte le cime della valle. Su quella traccia originaria oggi si costruisce un progetto più ampio: un viaggio di più giorni che alterna il presente al passato, intrecciando la sfida fisica del trekking con le memorie di chi in quei luoghi è cresciuto, ha lavorato e continua a viverli come “casa”. Anche per “La Via Alta” il documentario sarà solo una delle componenti: il format è pensato come esperienza di conoscenza del territorio, capace di accompagnare lo spettatore, e il futuro visitatore, a guardare alla montagna non come semplice sfondo, ma come ecosistema fatto di storie, comunità e fragilità.
Dal lago alle creste alpine, il filo conduttore resta lo stesso: utilizzare gli strumenti del racconto per dare continuità a un patrimonio che rischia di essere dimenticato se non viene inserito in una narrazione condivisa. Per operatori turistici, amministrazioni e realtà culturali, l’annuncio di “La Via Alta” suggerisce già oggi la direzione dei prossimi eventi firmati NBC: format integrati, ad alta vocazione territoriale, in cui comunicazione, esperienza e sviluppo locale procedono di pari passo.
