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Influenza l'epidemia rallenta

La 2° settimana del 2018 (8-14 gennaio) registra un ulteriore rallentamento degli accessi ai DEA (Verbania e Domodossola) e del PPI (Omegna). A Verbania per un problema informatico avvenuto il 9 gennaio non sono stati conteggiati circa 40 accessi ma pur considerandoli il valore totale della 2° settimana del 2018 risulta sempre inferiore rispetto a quella precedente di circa 100 accessi.

Verbania
Influenza l'epidemia rallenta
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Il numero totale degli accessi nell’ultima settimana (02° del 2018) è pari a 1.113 (considerando i 40 non registrati) che rappresenta una contrazione dell’8,2% (-99 accessi) rispetto alla settimana precedente (1° del 2018). E’ un ulteriore rallentamento dopo quello avvenuto la settimana scorsa. Rispetto al picco registrato tra Natale e Capodanno la riduzione degli accessi settimanali è del 13,7% (-176 accessi).
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Tutti i codici sono diminuiti in valore assoluto salvo i rossi (i più gravi) che hanno registrato il valore più elevato (8 accessi) di tutto il periodo osservato.

In tutte le sedi si è registrata una contrazione più o meno elevata passando dal -13,8% (-70 accessi) di Domodossola al -5,2% (-6 acccessi) di Omegna al -3,9% di Verbania (-23 accessi).
La contrazione in tutte le sedi rafforza l’idea di un reale rallentamento dell’epidemia influenzale.
L’epidemia non è comunque superata; nelle ultime settimane del gennaio del 2017 si è verificato un ulteriore picco (inferiore a quello tra Natale e Capodanno) e quindi l’attenzione va ancora mantenuta.
Se la diffusione dell’influenza ha colpito nello stesso modo la popolazione del resto del Piemonte possiamo stimare che le persone colpite tra i residenti nell’Asl Vco dall’inizio dell’epidemia sono circa 15.000; nell’ultima settimana la stima dei colpiti è di circa 2.800 persone.
I più colpiti sono sempre i bambini ma la tendenza è quella di un progressivo aumento nelle fasce adulte e anziani e, quindi, colpire persone con patologie croniche che potrebbero complicare l’andamento della malattia.
Le informazioni che ci arrivano dalla registrazione degli accessi ci indicano una tendenza ad una maggiore gravità rispetto all’epidemia influenzale dell’anno scorso.
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Se la percentuale dei ricoverati del 2017 è stata del 9,4% su tutti gli accessi mentre nelle prime due settimane del 2018 i ricoverati rappresentano l’11,4% valore superiore rispetto al 10,5 dello stesso periodo del 2017: questo confronto conferma l’osservazione dei medici che l’attuale epidemia influenzale abbia caratteristiche di maggiore gravità rispetto a quella dell’anno scorso.
La valutazione complessiva sarà possibile solo nel mese di febbraio quando potremo verificare e comparare i risultati complessivi dell’epidemia e della campagna vaccinale antinfluenzale.
Si ricorda che l’influenza di per sè non è una malattia grave, lo sono le complicanze che colpiscono le persone che soffrono per una malattia cronica, gli anziani e anche i bambini che non hanno ancora sufficienti difese.
Si consiglia di seguire le indicazioni del proprio medico curante, evitando di assumere antibiotici se non prescritti e di interpellarlo prima di recarsi al Dea o al Ppi.
Se non sono presenti particolari condizioni connesse a presenza di altre patologie o alterazioni dei parametri vitali, in generale la Sindrome influenzale è una patologia non urgente e, quindi in tal caso, viene valutata al triage con codice di priorità verde 60 che comporta tempi di attesa più o meno prolungati per la contemporanea presenza di pazienti con codice di gravità più elevata.
Nelle prime due settimane del 2018 i tempi di attesa del codice verde 60 (il meno grave dopo bianco) sono stati di 84,3 minuti a Verbania mentre a Domodossola è stata di 68 minuti (la normativa regionale prevede 90 min max).
Per chi avesse la necessità di recarsi al Dea di Verbania o di Domodossola può verificare sul sito aziendale (www.aslvco.it e cliccare su “situazione pazienti in DEA”) quanti pazienti sono in trattamento e quanti sono in attesa: può, quindi, scegliere di recarsi nella sede meno affollata.



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