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Comitato Bassa Ossola su biodigestore

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Bassa Ossola, che si dice soddisfatto dell'ormai imminente abbandono del progetto biodigestore.

Premosello
Comitato Bassa Ossola su biodigestore
Con soddisfazione, abbiamo appreso che il progetto per l'impianto di trattamento della FORSU che sarebbe dovuto sorgere tra le frazioni di Cuzzago in Comune di Premosello Chiovenda e Nibbio nel Comune di Mergozzo, contro il quale ci stiamo battendo assiduamente da oltre un anno, presto sarà definitivamente abbandonato!

Siamo soddisfatti del risultato fin qui ottenuto, il grande lavoro fatto e la possibilità di parlare con la popolazione e con alcuni esponenti Sindaci, ha avuto come conseguenza diretta la consapevolezza che questo impianto non è necessario.

I vertici del COUB hanno dichiarato che i motivi della rinuncia risiedono nel costo eccessivamente elevato e nell’impossibilità di eseguire le opere nei tempi previsti dal PNRR. Vogliamo sottolineare che un aumento del 75% (oltre gli interessi) non si può giustificare con il solo aumento dei prezzi. Il
progetto fin dalla prima bozza, si è rivelato carente e mancante ancora oggi di innumerevoli voci che altro non possono che aumentare ulteriormente i costi.

Per quanto riguarda i tempi, un progetto iniziato nel 2019 (questo lo abbiamo appreso strada facendo, hanno tenuto all’oscuro la popolazione fino all’ultimo per non avere intralci nel percorso?) se non ha visto la luce in 5 anni, la colpa è forse da ricercare all’interno dell’azienda.

A dirla tutta le problematiche che danno forza al NO verso la costruzione dell’impianto partono per prima cosa da una valutazione a nostro avviso errata del sito, non rispettoso delle norme sulle distanze dalle abitazioni e dai luoghi d’interesse, adiacente ad un fronte montuoso instabile, in
un’area delicata dal punto di vista idrogeologico tanto che ad un privato cittadino non sarebbe permesso nemmeno fare un orto, ma trattandosi di interventi “di pubblica utilità” allora tutti i potenziali pericoli passano in secondo piano.

I vertici del COUB dovrebbero anche ammettere che un impianto del genere, oltre ad essere antieconomico e sovradimensionato per le esigenze della sola Provincia del VCO, è in primo luogo un’industria potenzialmente insalubre.

Le ripercussioni economiche per l'intera Provincia sarebbero a dir poco catastrofiche!

Ricordiamoci che nel VCO il comparto turistico è di estrema importanza e quel tipo di impianto non è di certo una bella cartolina di benvenuto per il turista. Nella relazione allegata al progetto sottoposto a valutazione di assoggettamento a VIA presentato in Provincia il progettista ha dichiarato che il contenimento degli inquinanti sarà possibile con la corretta gestione e manutenzione dell’impianto e dei sistemi di trattamento.

Ci chiediamo quindi come i vertici di COUB avrebbero avuto intenzione di gestire correttamente la conduzione di tale industria, visto che negli ultimi anni sempre più amministrazioni, che fanno capo al Consorzio, lamentano carenze anche solo nella raccolta differenziata porta a porta e nella
pulizia delle città.

Il progetto del biodigestore di Premosello è costato ben 211 mila euro, soldi che il COUB dice di poter pagare con i fondi del PNRR. Ma siamo sicuri che non realizzando le opere anche questi costi non ce li ritroveremo nelle prossime bollette? Ci auguriamo che almeno in questo caso applichino
la regola della trasparenza e ammettano, anche se troppo tardi, gli errori di valutazione.

Invitiamo il COUB a migliorare quanto possibile, e addirittura a spendere meglio i nostri soldi, promuovendo il compostaggio domestico, in funzione di una reale riduzione della materia da trattare e quindi un reale risparmio per le tasche dei cittadini.

Rimane quindi un’ulteriore questione da considerare ovvero l’acquisto dei terreni del Comune di Premosello ove un tempo sorgeva il poligono militare. E’ accertato da indagini da parte dei Carabinieri Forestali con l’ausilio delle verifiche da parte di ARPA (indagine richiesta a suo tempo dal CBO) che i terreni ad oggi ancora di proprietà del Comune di Premosello Chiovenda, sono inquinati dalla presenza di eternit e da materiale militare che richiedono quindi costose operazioni di bonifica.

Esortiamo tutti i Sindaci, che si dovranno presto riunire per definire le ultime fasi del contestato percorso del progetto del biodigestore, a prendere coscienza anche di tale problema e quindi di chiedere la revoca delle deliberazioni con cui a suo tempo avevano dapprima approvato l’acquisto di tali aree e successivamente il protocollo d’intesa per la stipula dell’atto di cessione delle aree comunali per l’insediamento dell’attività produttiva.

Dal momento che l’area non verrà più utilizzata per la realizzazione dell’opera non vediamo il motivo per cui proseguire con l’acquisto e conseguentemente provvedere alla costosa bonifica dei terreni, spalmando il costo sui contribuenti dell’intera Provincia del VCO. Rammentiamo che la
dismissione dell’inceneritore di Mergozzo porta con se un’ingente investimento per il ripristino dell’area e che tali costi saranno appannaggio dei soli comuni della bassa Ossola. Il dissesto finanziario del Comune di Premosello non deve essere una scusa per distrarre fondi che non ci sono e che quindi verranno prelevati dalle tasche dei contribuenti sotto forma di tributi.

Infine ci rivolgiamo al Sindaco di Premosello Chiovenda Elio Fovanna ed alla sua amministrazione chiedendo, una volta archiviato definitivamente il progetto del biodigestore a Cuzzago, di vincolare tale area per opere di sola utilità sociale o ricreativa per la popolazione, in modo da evitare altri
possibili utilizzi impropri in futuro.

Ci auguriamo che questa volta coinvolga i cittadini nelle decisioni che li riguardano, il Comitato a tal proposito si dichiara fin da ora disponibile per qualsivoglia valutazione.



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