AstroNews: La cometa C/2025 A6 Lemmon

Come ogni anno, per chi osserva e contempla il cielo, è quasi atteso e misterico il ritorno alla ricerca di comete, quei corpi che solcano il cielo, attratte dal sole, attorno al quale ruotano, rischiando, ad ogni avvicinamento solare, di sciogliersi fondendo per l’enorme calore della nostra stella.

Verbania
AstroNews: La cometa C/2025 A6 Lemmon
Molte volte, come in questo periodo, le comete, dopo aver terminato la rotazione attorno ad essa, ripartono verso le parti più lontane del sistema solare, offrendo alla nostra vista, lo spettacolo del loro lunghissimo viaggio, con la visione del loro nucleo riconoscibile per il colore blu/verde smeraldo, e dalla coda di polveri e ghiaccio sciolto, che le accompagna e che sono provocate dal vento solare che soffia sul loro nucleo, provocando quella scia luminosa.

A proposito di attese ricorrenze, lo scorso anno ebbi il piacere di rintracciare e fotografare per diverse sere la cometa Tsuchinshan, in serate nuvolose, ritrovando l’entusiasmo che provoca l’arrivo di un simile corpo celeste.

Quest’anno si è rinnovato l’interesse contemplativo e fotografico per un analogo transito celeste, quello della cometa C/2025 A6 Lemmon, che, dopo aver raggiunto la minima distanza di 90 milioni di Km dalla nostra terra, l’otto ( 8 ) novembre avrà l’incontro ravvicinato con il Sole a 79 milioni di Km. da esso. Ovviamente, nonostante fosse nuvoloso e piovoso da alcuni giorni, avevo preparato l’attrezzatura fotografica e contemplativa per rintracciare la cometa in oggetto, e la sera del 22 ottobre, alle 19,39, partivo per recarmi sulle alture del verbano, al villaggio Montelago sopra il comune di Bee. Era tramontato da poco il sole, e si cominciava a vedere qualche stella in mezzo ad un enorme banco di nubi.

Approntata la sedia da giardino assieme al treppiede fotografico, cominciai a cercare con il mio fido binocolo 10 x 50 tra le nuvole le stelle di riferimento presso le quali avrei potuto trovare la Lemmon, e dopo una faticosa ricerca, spazzolando visivamente la zona di cielo interessata, vidi vicino ad alcune stelle, nel cielo di sudovest, il batuffolo verdastro della cometa, che continuava a coprirsi di nuvole. Posizionata la sedia presso il belvedere di quell’altura, montai sul treppiede la mia fida reflex digitale con un primo obiettivo, un grandangolare 29/2,8. e scattai una serie di foto per riuscire a centrare l’immagine della cometa la centro dell’inquadratura, utilizzando il solito sistema empirico per la centratura.
Immagine 128--10-2025 - Sito Belvedere di San Salvatore di Premeno - Canon Eos 650D - 19h43' - Obiettivo 200mm - 3200 ISO - t = 3,2 sec

Successivamente sostituivo il primo obiettivo con un 50mm scattando altre foto, per poi passare ad un 85mm, e poi ad un 135mm, per terminare la sequenza con u teleobiettivo da 200mm, realizzando trentuno riprese fotografiche, nonostante la intensa nuvolosità.
Le seguenti serate del 24 e 26 ottobre, con cielo finalmente sereno, mi recai nuovamente nello stesso sito, ed effettuai diverse altre decine di riprese fotografiche , però con cinque differenti obiettivi, aggiungendo il teleobiettivo da 200 mm, e aggiungendo altre decine di fotogrammi a quelle della prima sera.

A casa, visto l’ottimo risultato delle riprese fotografiche delle serate precedenti, osservandole sul televisore collegato alla fotocamera reflex, la sera del 28 ottobre conclusi il ciclo fotografico dedicato alla cometa Lemmon, recandomi però in maggior altura, al belvedere San Salvatore di Premeno, utilizzando gli stessi cinque obiettivi delle sere precedenti, con la luce della luna crescente che illuminava la cima delle montagne circostanti, come quella del Monte Cimolo, con un effetto quasi magico, ed osservando la velocità che assumeva la cometa, spostandosi tra una foto e la successiva, nel cielo prospetticamente rispetto alle costellazioni che la circondavano.

La scena che vedevo, era fiabesca, con la cometa che si presentava in una fascia di cielo sulle cime di montagne illuminate dalla luna, e con una scia cometaria ancora molto lunga. Terminata la serie di serate dedicate alla Lemmon, scesi a valle, tornando a casa molto soddisfatto anche della fatica e del tempo profusi per quell’avventura durata diverse sere di ottobre, sperando ancora di tornare in altura a cercare ed a fotografare altre comete, e concedendo a me ed alla mia attrezzatura, un meritato riposo.



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