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Ricorso all'Unione Europea contro Interconnector

Riceviamo e pubblichiamo, il testo del ricorso ufficiale contro la procedura di VIA del progetto INTERCONNECTOR Italia-Svizzera 380 kV di Terna SpA per infrazione dei regolamenti comunitari, presentato il 13 gennaio alla Commissione UE da un gruppo di cittadini del Piemonte e della Lombardia, tra i quali firmatari figurano anche i referenti di SALVIAMO il PAESAGGIO Valdossola.

Ossola
Ricorso all'Unione Europea contro Interconnector
SALVIAMO IL PAESAGGIO VALDOSSOLA
Ricorso all' Europa per fermare Interconnector.
Le passate festività non hanno visto inoperosi coloro che si oppongono alla realizzazione del progetto “Interconnector Italia-Svizzera 380 kV – All’Acqua-Pallanzeno-Baggio”. Questo progetto, come ricordiamo, prevede la realizzazione di una nuova linea elettrica ad altissima tensione in territorio ossolano, alto e basso novarese, milanese, che parte dall'Alta Valle Formazza e arriva in zona Expo 2015.

Verranno attraversate su una lunghezza di 170 km ca. aree incontaminate di alto pregio ambientale e paesaggistico (Parchi, aree protette, Siti di Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale) e verranno costruite due mega centrali di conversione nei comuni di Pallanzeno (VB) e di Settimo Milanese (MI). La compromissione di suolo libero per cementificazione sarà pari a 25 ettari, aree agricole coltivate nei pressi dei due centri abitati.

Il danno al paesaggio alpino, lacustre e collinare, dove si concentra ogni anno una larga fetta del turismo piemontese e lombardo, sarà evidente da ogni punto di vista lo si voglia guardare. Le bellezze paesaggistiche delle nostre località di villeggiatura montane, così come quelle dei maggiori centri turistici del Lago Maggiore Baveno, Stresa, Belgirate, Arona, che pure saranno interessati dal passaggio della linea elettrica, costituiscono ancora oggi la maggiore risorsa “sfruttata” per produrre economia su scala locale e nazionale.

Le trasformazioni dell'ambiente saranno irreversibili per almeno 50 anni e forse più. Il 16 luglio scorso Terna Rete Italia Spa ha pubblicato su quotidiani nazionali l'avvio del procedimento per la Valutazione di Impatto Ambientale per la costruzione ed esercizio della sopra descritta linea elettrica nonché l’edificazione delle due centrali di trasformazione.

Terna Spa si appella all'art. 32 della legge n. 99 del 23 luglio 2009, che introduce una serie di misure volte a dare “impulso alla realizzazione del mercato unico dell'energia elettrica attraverso lo sviluppo di interconnector" e prevede l’interconnessione elettrica tra Italia e Svizzera con linea di capacità autorizzata di 700 Megawatt/ora.

A seguito della notizia ed ufficiale pubblicazione del procedimento le amministrazioni locali interessate, gruppi di cittadini e comitati hanno proposto e trasmesso al Ministero competente oltre 70 documenti di opposizione al progetto e al momento solamente la Regione Piemonte ha chiesto a Terna Spa una serie di integrazioni progettuali, segnando di fatto una prima battuta d'arresto all'iter procedurale.

Un gruppo di cittadini Lombardi e Piemontesi ha trasmesso all’Unione Europea un ricorso documentato e ben circostanziato di 27 pagine “Procedura di Infrazione Comunitaria”, al fine di contrastare il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) avviato da Terna SpA per la realizzazione del progetto delle linee elettriche e delle centrali; procedimento che evidenzia numerose carenze rispetto alle previsioni normative di recenti regolamenti europei a danno della più ampia partecipazione e coinvolgimento dei cittadini i procedimenti di autorizzazione di linee elettriche transfrontaliere e che per questo potrebbe essere addirittura annullato dalla Commissione Comunitaria UE.

L'analisi legislativa e il testo sono stati predisposti da Nicola Faifer di Cornaredo, consulente energetico, il quale aveva già anticipato la presentazione del documento durante la serata informativa "Elettro...che?" svoltasi a Domodossola lo scorso 21 novembre 2014. Faifer ha trovato l’appoggio concreto di esponenti politici, esperti del settore, avvocati e cittadini comuni.

Sono ventidue i firmatari del testo, cittadini di Settimo Milanese, di Cornaredo, di Bareggio e Ossolani, aderenti questi ultimi al locale comitato "Salviamo il Paesaggio Valdossola".

Il ricorso è stato depositato il 13 gennaio 2015 presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea a Milano, e trasmesso alle amministrazioni regionali di Piemonte e Lombardia, nonché alle amministrazioni comunali milanesi e ossolane nei territori interessati dal progetto Interconnector Italia-Svizzera 380 kV – All'Acqua-Pallanzeno- aggio.

La richiesta dei firmatari è che in futuro il documento venga sottoscritto anche da Parlamentari italiani ed europei, consiglieri regionali, sindaci e assessori dei comuni coinvolti, i quali vogliano condividere questa importante iniziativa.



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