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Capitano Nicolini medaglia d'argento al valor militare

Un atto di eroismo della seconda guerra mondiale ricordato settant'anni dopo. Tra gli eroi anche lo stresiano Giuliano Nicolini, medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Fuori Provincia
Capitano Nicolini medaglia d'argento al valor militare
Si terrà martedì 24 febbraio 2015 ad Avigliana (Torino), nel giorno del 70° anniversario, la commemorazione dei “44 Eroi di Unterlüss”, tra gli eroi anche il capitano Giuliano Nicolini, di Stresa al quale fu conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria. L'evento, che vuole ricordare una delle pagine più eroiche e sconosciute del grande capitolo degli Internati Militari Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, è organizzato da Comune di Avigliana e dalla Sezione ANPI di Avigliana, insieme ai familiari di Carlo Grieco, che visse molti anni ad Avigliana.

All'interno del Teatro Eugenio Fassino di Avigliana, davanti a una platea composta soprattutto da studenti delle classi Quinte degli istituti superiori della zona, si troveranno Pensiero Acutis, ex internato e presidente provinciale dell'ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), che parlerà della propria esperienza, e Michele Montagano (Presidente Vicario ANRP, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall'Internamento) di Campobasso, testimone d'eccezione in quanto l'unico ancora vivente dei 44 eroi di Unterlüss.

L'evento di Avigliana, nato per commemorare l'aviglianese eroe Carlo Grieco, è diventato ben presto una sorta di raduno nazionale dei familiari dei 44. Saranno infatti i parenti di 11 dei 44 eroi a prendere posto nelle prime file del teatro, provenienti da sei diverse regioni italiane.

Oltre all'aviglianese Carlo Grieco e allo stresiano Giuliano Nicolini (ucciso a Unterlüss dalle percosse dei sorveglianti) vi sono altri piemontesi, tre i torinesi Tullio Cosentino, Giovanni Anelli (anche lui morto a Unterlüss) e Gaetano Garetti di Ferrere, direttore per vent'anni dell'Archivio di Stato di Torino e Paolo Desana (di Casale Monferrato), noto Senatore autore della legge sulla D.O.C. (denominazione d'origine cntrollata).

Concluderà l'incontro il Sindaco di Avigliana, Angelo Patrizio.

I 44 Eroi di Unterluss

Il 16 febbraio 1945 un gruppo di 213 ufficiali dell'Esercito Italiano, Internati Militari Italiani, già deportati a partire dal settembre 1943 presso campi di internamento tedeschi e polacchi, viene condotto dall'Oflag 83 di Wietzendorf presso l'aeroporto di Dedelsdorf, dove viene obbligato al lavoro coatto per la Wermacht tedesca.
Appellandosi con decisione alla Convenzione di Ginevra, il gruppo rifiuta gli ordini tedeschi impartiti sulla base degli “Accordi Mussolini-Hitler del 20 luglio 1944”, organizzando un ammutinamento.
Dopo oltre una settimana di Resistenza, perfettamente consapevoli delle loro azioni, la mattina del 24 febbraio 1945 i 214 ufficiali vengono radunati dalla Gestapo: per sbloccare la situazione viene imposta una decimazione dimostrativa.
Sono dunque scelti 21 ufficiali destinati alla fucilazione. A questa sfida, rispondono altri 44 ufficiali, che si sostituiscono volontariamente ed eroicamente ai compagni. La Gestapo, fortemente disorientata da questo gesto, commuta la scelta dei 44 ufficiali italiani con l’immediato trasferimento presso lo Straflager di Unterlüss, un campo KZ “di rieducazione al lavoro” destinato ai criminali e ai disertori di razza ariana: un metodo per sfruttare fino in fondo il loro lavoro e lasciarli morire lentamente.
Per sei settimane saranno testimoni e protagonisti di fatti orrendi, della fame più nera, esposti al freddo più penetrante, all’attacco dei pidocchi, alle malattie e alla violenza più inaudita: una situazione degna del più terribile girone infernale dantesco.
Tre di loro morirono durante la prigionia, altri compagni moriranno nei giorni successivi alla Liberazione (avvenuta il 9 aprile 1945) a causa delle malattie. I superstiti aspettarono ancora tra i quattro e i sei mesi per il rimpatrio.
I superstiti ricevettero un Encomio Solenne del Ministero della Difesa, i caduti, tra cui il capitano Giuliano Nicolini, la Medaglia d'Argento al Valor Militare.



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