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Resoconto Consiglio Comunale 2° parte

Resoconto del secondo Consiglio Comunale di Verbania avvenuto ieri giovedi 18 ottobre, al fine di smaltire i moltissimi punti arretrati.

Verbania
Resoconto Consiglio Comunale 2° parte
Percepire il gettone di presenza, rinunciarvi o devolverlo è una scelta personale. È questa la conclusione alla quale è giunto il Consiglio comunale di Verbania nell’affrontare l’ordine del giorno con cui il Pid proponeva il finanziamento, mediante i “costi della politica”, dei servizi sociali.

Sì invece allo spostamento della 24x1 Ora a Sant’Anna ma solo se lo chiederà il Csi. Con una maggioranza trasversale tra i partiti è passato l’ordine del giorno del consigliere
Tambolla giacente dalla scorsa primavera.

Nulla da fare, al contrario, per la proposta del consigliere Immovilli di istituire al “Cavalieri” un liceo sportivo.

Sono stati 6 gli ordini del giorno (le interpellanze sono state esaurite) affrontati giovedì sera dall’assemblea municipale, che ha solo intaccato la mole di documenti giacenti, il cui smaltimento era l’obiettivo delle due serate di Consiglio convocate per la settimana.

2) Interrogazione Antonio Tambolla sulla pista da skate di Sant’Anna.
Tambolla ritira l’interrogazione.

3) Interrogazione Antonio Tambolla sul centro sportivo in località Sant’Anna.
Tambolla chiede informazioni sulla gestione del centro sportivo di Sant’Anna, che
comprende pista da atletica e campo da rugby. In particolare chiede se è affidata in
gestione tramite convenzione, a quale ente, a chi compete la manutenzione della pista, se
sono previsti interventi di miglioria e ristrutturazione della pista d’atletica.
L’assessore allo Sport, Adriana Balzarini, spiega che la manutenzione delle strutture
sportive ereditata dall’attuale Amministrazione era carente e s’è lavorato non poco per
porre rimedio a questa situazione. Spiega che la gestione è stata affidata, tramite gara
d’appalto, all’Amatori Verbania Rugby e scade nel 2013. Il Comune eroga 15.000 euro di
contributi per l’attività giovanile e 14.900 come spese di manutenzione. La gestione
avviene in collaborazione con le società di atletica leggera. Interventi manutentivi sono
necessari: si cercheranno le risorse. Ricorda che nelle vicinanze è stata anche completata
la nuova pista di skate che sarà inaugurata in settimana.
Tambolla si dichiara soddisfatto.

4) Interpellanza Antonio Tambolla sull’illuminazione in via Muller.
Tambolla ricorda che in via Muller l’illuminazione pubblica è carente e spesso assente.
Informa che alle lamentele dei residenti è stato risposto dagli uffici che non ci sono risorse per la sistemazione. Chiede perché non si voglia intervenire.
L’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Pella, risponde che i pali sono stati rimossi perché pericolosi. È in fase di predisposizione un nuovo progetto e si pensa anche a riscattare l’intera linea, che è in carico a Enel Sole.
Tambolla è soddisfatto ma chiede che si faccia un intervento provvisorio.

6) Interrogazione Antonio Tambolla sulla casa di riposo Maurizio Muller.
Tambolla ritira l’interrogazione: ha già ricevuto risposta dall’assessore.

7) Interpellanza Antonio Tambolla su Villa Simonetta.
L’assessore al Patrimonio, Massimo Manzini, risponde che la scelta di vendere Villa
Simonetta deriva dalla precedente Amministrazione e quella attuale l’ha confermata.
L’asta è andata deserta per la condizione sfavorevole del mercato immobiliare.
Ristrutturarla costerebbe molti soldi, che il Comune non possiede. Spiega che nei giorni
scorsi è stata presentata al governo la domanda per partecipare al bando del Piano Città.
Si prevede di recuperare Villa Simonetta utilizzandola come sede del Consorzio dei servizi
sociali.
Tambolla si dichiara soddisfatto.

9) Interpellanza Popolari per l’Italia di domani sul bando per la gestione del canile
comunale.
Lucio Scarpinato chiede come mai non si sia discusso, in Commissione e in Consiglio, del
bando per la gestione del canile, perché non sia stata consultala la Commissione tutela
animali prevista dal regolamento.
L’assessore alle Società partecipate, Massimo Manzini, ripercorre le ultime vicende del
canile, affidato in gestione all’associazione degli Amici degli animali. L’accordo, già
scaduto, è stato prorogato nel tempo in attesa che si chiarisse il quadro normativo e si
potesse valutare l’affidamento diretto a una società pubblica di servizi, garantendo la
presenza del personale in servizio. Non arrivando un chiarimento s’è proceduto con un
bando pubblico, al quale hanno partecipato due soggetti ma che non è stato assegnato. A
questo punto il Comune ha prorogato al 30 marzo 2013 la gestione attuale chiedendo a
Vco Servizi, nell’ambito del cambio del quadro normativo, la disponibilità a rilevarla
direttamente, come ora previsto dalla legge. Si attende risposta dalla società. È intenzione dell’Amministrazione procedere in questa direzione: la giunta ha deliberato il 24 settembre.
Sul bando andato deserto precisa che si tratta di una procedura dirigenziale, non
sottoposta a scelte politiche, se non nell’indirizzo del bando di gara.
Scarpinato s’è dichiarato soddisfatto.

17) Interpellanza Comunisti italiani-Rifondazione comunista sullo stadio comunale
“Pedroli”.
Vladimiro Di Gregorio afferma di aver appreso dagli organi di informazione di lavori
effettuati allo Stadio Pedroli in estate per i quali il Comune ha dato autorizzazione
postuma. Chiede se allo stadio sono iniziati lavori non autorizzati, se è intervenuto l’ufficio della vigilanza edilizia, se sono state comminate sanzioni, se il manto erboso né conforme, quando il campo sarà collaudato. Chiede che cosa farà l’Amministrazione nel caso non fosse concessa l’omologazione definitiva.
L’assessore all’Edilizia privata, Marco Parachini, risponde per i primi punti, quelli relativi alla parte edilizia. Non è vero che i lavori sono stati svolti senza autorizzazione. Sono partiti dopo la presentazione di una dichiarazione di inizio attività, nel frattempo rigettata dall’ufficio perché la comunicazione conteneva altri interventi, non realizzati, ricadenti anche in altre strutture. È stata emessa una sanzione amministrativa di piccola entità perché le opere nel frattempo realizzate erano di manutenzione ordinaria, quindi legittime da svolgere in proprio dal Verbania calcio, società che gestisce l’impianto. La delibera citata da Di Gregorio ha stabilito esattamente i lavori da effettuare. L’assessore allo Sport, Adriana Balzarini, risponde per la parte restante, precisando che la pratica è stata in gran parte gestita dal sindaco. Risponde che la convenzione è coperta da fideiussione, non sa da dove provenga il manto erboso ma al Comune interessa che sia posato bene, nel caso vi siano danni a carico del campo il Comune ne chiederà il ristoro, c’è l’omologa del campo perché s’è già giocato.
Di Gregorio non è del tutto soddisfatto perché mancano risposte dall’interpellanza. Si deve essere più attenti alla gestione della struttura, così come per tutte le altre strutture.

Il segretario generale effettua l’appello. Risultano assenti Bonzanini e De Benedetti del Pd; Bombace dell’Idv; Colombo (che entra a seduta in corso), Sergio (che entra a seduta in
corso), Farah, Franzi (che entra a seduta in corso) del Pdl; Giordani della Lega Nord; Iracà dei CittadiniConVoi; Marinoni (che entra a seduta in corso); il sindaco Zacchera (che entra a seduta in corso). Sono presenti in 30.

20) Ordine del giorno Lega Nord sull’intitolazione dell’emeroteca di Verbania a
Aristide Ronzoni.
Giorgio Restelli ricorda la figura del giornalista Aristide Ronzoni, scomparso l’anno scorso e chiede che gli venga intitolata l’emeroteca della biblioteca di Verbania o che venga posta, al suo interno, una targa ricordo. Carlo Bava (CittadiniConVoi) ritiene che, come promesso dal sindaco in altre occasioni, debba essere istituita una commissione che si occupi di intitolazioni. Giorgio Tigano (Pdl) reputa giusto procedere con l’intitolazione: nella conferenza dei capigruppo il problema non è stato sollevato.
Vladimiro Di Gregorio (Pdci-Prc) premette di aver conosciuto Ronzoni come militante del
Partito comunista italiano. Non ha preclusioni sull’intitolazione ma ritiene che sia una
questione di metodo: se ne deve discutere. Marcella Zorzit (CittadiniConVoi) ribadisce la necessità di istituire una Commissione toponomastica.
Danilo Quaranta (Lega Nord) specifica che la richiesta della Lega non è per l’intitolazione ma per la posa di una targa a ricordo di Ronzoni internamente all’emeroteca.
Fabio Volpe Sciumé (Pid) informa che se si istituirà una Commissione, e lui è favorevole,
ritirerà l’ordine del giorno con cui si chiede l’intitolazione di una via alle vittime del rogo di Primavalle.
Alberto Actis (Pdl) sottolinea che le intitolazioni le fa la giunta, al limite su proposta del Consiglio comunale. Il compito di un’eventuale Commissione sarebbe quello di decidere quali vie o luoghi intitolare.
Stefania Montarone (Pd) premette che il problema andava sollevato prima nella
conferenza dei capigruppo. Ora bisogna scegliere se ritirare la proposta o procedere con
la votazione. Suggerisce che la conferenza dei capigruppo assuma questo ruolo di
indirizzo e discussione.
Bava (CittadiniConVoi) ribadisce che la sua richiesta è una questione di metodo, non di
merito sulla figura di Ronzoni.
Claudio Zanotti ritiene che un’intitolazione pubblica sia un atto importante, da scegliere
dopo un arco di tempo significativo, pari almeno a un decennio. Ritiene si tratti di una
scelta improvvida e intempestiva.
Zorzit (CittadiniConVoi) ritiene sconveniente rischiare di dividere il Consiglio comunale.
Chiede al Consiglio di soprassedere in attesa di darsi una regola. Apprezza lo spirito con
cui Volpe Sciumé ha accolto l’idea del suo gruppo.
Donata Idi propone che la Lega Nord trasformi l’ordine del giorno di una raccomandazione
alla giunta, che facilmente non avrà problemi ad accoglierne.
Il presidente del Consiglio comunale, Roberto Boldi, ricorda che un precedente c’è stato:
la posa di una targa a Ithzak Rabin sul lungolago di Pallanza votata dal Consiglio
comunale.
Restelli (Lega Nord) ricorda che l’ordine del giorno è già un invito alla giunta. Chiede che si voti proponendo espressamente la posa di una targa nell’emeroteca.
Angelo Rolla (Pd) ritiene sconveniente parlare delle persone in Consiglio comunale. Se
costretti a esprimere un’opinione sulla persona in questo modo fa una proposta non
corretta, una forzatura.

Fabrizio Caretti (Pd) si chiede se ridurre il ricordo alla posa di una targa non svilisca la figura di Ronzoni.
Lucio Scarpinato (Pid) concorda con le osservazioni della minoranza: è più opportuno
discuterne con serietà e calma in una Commissione.
Sergio Cozzi (Civica per Verbania) invita a non votare perché, viste le posizioni espresse, sarebbe brutto votare, contribuendo a creare due schiarimenti.
Il vicesindaco, Sergio Pella, invita il gruppo della Lega a ritirare la proposta. Nel merito la giunta è favorevole.
Di Gregorio (Pdci-Prc) chiede che si ritiri la proposta.
Antonio Tambolla invita il Consiglio a trovare unanimità.
Restelli (Lega Nord) è disponibile al rinvio purché si arrivi a una conclusione definitiva e condivisa: la proposta giace da undici mesi.
Bava (CittadiniConVoi) è favorevole a trovare soluzioni condivide.
Montarone (Pd) propone che si rimandi subito alla Conferenza dei capigruppo la proposta,
senza che poi si torni in Consiglio comunale.
Per fatto personale Antonio Tambolla risponde a chi l’ha criticato per aver presentato
troppi ordini del giorno: si tratta di argomenti che interessano i cittadini e sono più
importanti delle discussioni sul governo Monti.

21) Ordine del giorno Popolari per l’Italia di domani sui gettoni di presenza.
Fabio Volpe Sciumé chiede un forte segnale del Consiglio comunale alla popolazione: la
riduzione, la sospensione o la devoluzione dei gettoni di presenza a attività benefiche o ai servizi sociali.
Fabrizio Caretti (Pd) legge un ordine del giorno sulla riduzione delle indennità da lui
discusso già nel precedente mandato amministrativo. L’argomento è vecchio e lui, allora,
rispose a quell’appello riducendosi al 10% il gettone di presenza mentre mancò il numero
legale in aula.
Maria Canale (Pdl) sottolinea come il suo impegno sia volontaristico e fatto per passione e non per soldi, che sono cifre molto basse. Non ritiene corretto impostare il dibattito
sull’aspetto finanziario. Voterà contro.
Stefania Montarone (Pd) invita a distinguere i livelli della politica: non accetta che anche i consiglieri comunali, che non ricavano un reddito dalla loro attività, siano equiparati ai politici che, a più alti livelli, incassano somme molto più grandi. Chiede che se anche i consiglieri comunali ricevono il gettone devono riceverlo coloro che, nominati dal Comune, lavorano per esso nelle commissioni tecniche.
Andrea Canali (Pdl) invita il Pid a ritirare l’ordine del giorno: la beneficenza ognuno la fa come crede e senza darne pubblicità.
Donata Idi condivide la posizione di Canali e invita il Pid a ritirare la proposta.
Actis (Pdl) ricorda il dibattito citato da Caretti: allora non vi partecipò e non intende
parteciparvi ancora. È d’accordo che il Pid ritiri l’ordine del giorno.
Giorgio Restelli (Lega Nord) legge alcune considerazioni che il suo partito aveva già
proposto in passato, prima della proposta, sulla riduzione dei costi della politica.
Fabio Volpe Sciumé (Pid) non intende ritirare l’ordine del giorno. La proposta nasce dalla
soppressione dei gettoni di presenza alla Commissione del Paesaggio a suo tempo
discussa dal Consiglio comunale. In quella sede il consigliere Montarone era d’accordo a
abolire il gettone di presenza per i consiglieri.
Michael Immovilli condivide i motivi che hanno spinto il Pid a presentare l’ordine del giorno e propone un emendamento che rimanda ai singoli consiglieri la decisione di rinunciare al gettone di presenza, da comunicare alla segreteria.
Corrado De Ambrogi (Pd) ricorda che in sede di approvazione del bilancio fu respinto
l’emendamento che aboliva l’erogazione dei gettoni di presenza ripristinando il fondo per
lo smaltimento dell’amianto. Ricorda che percepisce 400 euro lordi l’anno, circa 200 netti.
Chiede che il dato di tutti i consiglieri comunali sia reso pubblico sul sito del Comune.
Marcella Zorzit (CittadiniConVoi) spiega che il gettone di presenza è anche utilizzato, per chi non ha un partito alle spalle, nell’attività del gruppo. Si chiede che senso abbia
discutere del gettone di presenza comunale, che vale poco, quando ci sono casi eclatanti
di spreco in tante realtà.
Gian Maria Giani (Pd) si dice in difficoltà. È pronto a rinunciare a questi pochi soldi se
serve. Se Volpe accettasse di redigere un ordine del giorno condiviso, lo accetterebbe.
Il segretario generale, Corrado Zanetta, precisa che l’ordine del giorno è un atto di
indirizzo, se approvato non blocca l’erogazione del gettone di presenza, al quale qualcuno
ha già rinunciato.
Carlo Bava (CittadiniConVoi) ritiene che la scelta di rinunciare o meno al gettone sia
personale: è contrario alla proposta.
Daniele Capra (Pdl) non ha problema a votare contro all’ordine del giorno, che è
strumentale: perché i consiglieri del Pid, quando l’hanno presentato, non si sono subito
autosospesi il gettone di presenza?
Vladimiro Di Gregorio (Pdci-Prc) ringrazia il Pid e concorda con la proposta del consigliere Immovilli di non avere una scelta obbligata.
Francomaria Franzi (Pdl) segnala come il dibattito odierno rimarchi la situazione difficile della politica. Si cede all’antipolitica anche all’interno dei luoghi dell’amministrazione locale. Personalmente, non percependo il gettone di presenza, non può votare per l’abolizione del gettone altrui. Invita il Consiglio a respingere l’ordine del giorno, che ha un valore morale limitato ed è demagogico.
Danilo Quaranta (Lega Nord) concorda con le considerazioni di Franzi: è molto facile
cavalcare il malcontento con simili iniziative.
Angelo Rolla (Pd) rileva come si vada verso la bocciatura dell’ordine del giorno. Se si
discutesse in generale sui costi della politica, dalle partecipate ai vari organismi interni al Comune, sarebbe d’accordo. Non ritiene sia giusto partire da un aspetto così piccolo.
Volpe Sciumé (Pid) accetta l’emendamento proposto da Immovilli.
Caretti (Pd) sottolinea come la proposta, per come è stata formulata, afferma un concetto
scontato, che già esiste: la volontarietà.
Il sindaco Marco Zacchera invita a ritirare l’ordine del giorno, che non dice nulla. Invita piuttosto qualche consigliere a rinunciare al giorno di permesso lavorativo quando si passa di pochi minuti la mezzanotte in Consiglio comunale.
Immovilli ribadisce che la sua proposta sottolinea l’attenzione per il momento di difficoltà economica.
Giani (Pd) ritiene la discussione paradossale.
Stefania Montarone (Pd) invita a non ridicolizzare il Consiglio comunale. Chiede che si
ponga in votazione l’ordine del giorno e si smetta di discutere sterilmente.
Immovilli ribadisce i motivi che l’hanno portato a chiedere l’emendamento.
Posto in votazione con l’emendamento proposto, l’ordine del giorno è respinto con 8
contrari (Pdl), 7 voti favorevoli (Pid, Tambolla, Immovilli, Pdci-Prc, CittadiniConVoi) e 8 astenuti (minoranza, Civica per Verbania, Boldi del Pdl). Non partecipano al voto Caretti, Giani del Pd; Idi; Marinoni; Franzi, Tigano e Actis del Pdl; Lega Nord, sindaco.
Per mozione d’ordine Donata Idi, riscontrando che non s’è riusciti a smaltire che due ordini del giorno arretrati sugli oltre 30 giacenti, e che alcuni ordini del giorno e mozioni non sono urgenti, invita la conferenza dei capigruppo a prendere atto della situazione e a non proporre alcuni argomenti nelle prossime sedute.
Montarone (Pd) invita a riprendere l’abitudine di porre, a inizio seduta, alcuni ordini del giorno arretrati non affrontati nelle sedute precedenti.
Rocco Sergio (Pdl) giudica ridicola la situazione in cui si trova il Consiglio comunale e
invita a mettere mano al regolamento affinché si limitino i tempi degli interventi.

22) Ordine del giorno Idv sull’aumento del costo dei biglietti ferroviari.
In assenza del proponente, il capogruppo dell’Italia dei valori Savino Bombace, l’ordine del giorno viene rinviato.

23) Ordine del giorno Pid sull’asfaltatura di via Martiri di Pogallo.
Lucio Scarpinato ricorda di aver già sollecitato la giunta a intervenire per l’asfaltatura di via Martiri di Pogallo. L’aveva fatto attraverso un’interpellanza e aveva già ottenuto risposta positiva. L’intervento era stato anche messo a bilancio. Chiede un impegno in tal senso.
Marcella Zorzit (CittadiniConVoi), da residente, non giudica positiva l’asfaltatura di via
Martiri di Pogallo: si cementifica un prato.
Michael Immovilli condivide le obiezioni del consigliere Zorzit. Auspica però che si voti
l’ordine del giorno, per il quale è favorevole. Invita la giunta a prevedere un intervento di sistemazione sull’intera area.
Vladimiro Di Gregorio (Prc-Pdci) sollecita la messa in sicurezza della strada e sollecita un incontro pubblico con il quartiere.
Fabio Volpe Sciumé (Pid) ricorda che è stata presentata una petizione popolare a favore
dell’asfaltatura.
Antonio Tambolla annuncia voto favorevole: lo chiedono i residenti.
Francomaria Franzi (Pdl) voterà a favore perché l’intervento è già stato inserito nel
bilancio.
Senza ulteriori dichiarazioni, nemmeno per dichiarazione di voto, l’ordine del giorno è
approvato con 22 voti favorevoli (maggioranza e minoranza), 2 contrari (CittadiniConVoi) e
1 astenuto (Zanotti) l’ordine del giorno è approvato.

24) Ordine del giorno Michael Immovilli sul liceo dello sport.
Immovilli legge l’ordine del giorno che aveva presentato alla Commissione Sport e che non
gli è stato permesso leggere. Ripercorre le tappe della proposta di istituzione dei licei
sportivi e chiede che il Comune si impegni a far sì che il liceo Cavalieri diventi liceo
sportivo. Chiede che si accresca la cultura sportiva in città e che si dia una speranza al
liceo, che porterà benessere economico, sociale e culturale.
Gian Maria Giani (Pd) ricorda che in Commissione non si entrò nel merito della proposta. Il liceo Cavalieri non è favorevole al liceo sportivo: non è corretto votare a favore.
A Fabio Volpe Sciumé (Pid) rimane il dubbio che la proposta di liceo sportivo non fosse di
competenza della Commissione in cui si voleva discutere e nella quale non fu discussa. È
favorevole alla proposta, almeno come sperimentazione.
Francomaria Franzi (Pdl) conferma che, come assessore provinciale, s’era interessato al
problema ma non aveva trovato il favore del preside.
Damiano Colombo (Pdl) rammenta che l’ordine del giorno in Commissione non fu trattato
perché, come confermò il segretario generale, non era pertinente alla materia della
Commissione. Non è vero che la Commissione votò e approvò l’ordine del giorno.
Andrea Canali (Pdl) ritiene che non spetti al Consiglio comunale discutere del liceo
sportivo.
Angelo Rolla (Pd) chiede una precisazione a Immovilli su ciò a cui mira l’ordine del giorno.
Se è un auspicio può andare bene: niente di più.
Vladimiro Di Gregorio (Prc-Pdci) accoglie positivamente il fatto che si parli di istruzione e cultura in un periodo in cui queste voci si tagliano. Ritiene che avanzare una candidatura non costi fatica: è favorevole.
Per replica Immovilli confuta la tesi per cui il Consiglio comunale non può esprimersi
sull’istituzione del liceo sportivo. L’ordine del giorno rafforza la proposta a suo tempo
votata dalla Provincia.
Per dichiarazione di voto, a titolo personale, Giani (Pd) annuncia voto contrario.
Idi annuncia voto contrario per le modalità con cui Immovilli ha esposto l’ordine del giorno.
Rolla (Pd) annuncia che, senza modifiche, voterà contro.
Volpe (Pid) annuncia voto favorevole.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è respinto con 13 voti contrari (maggioranza,
minoranza), 7 favorevoli (Immovilli, Tambolla, Pid, Prc-Pdci, CittadiniConVoi) e 5 astenuti (Lega, Gagliardi del Pdl, De Ambrogi e Rolla del Pd).

25) Ordine del giorno Pdl e Pid sui due marinai italiani arrestati in India.
Francomaria Franzi (Pdl), ricordando che pur essendo vecchio di mesi, l’ordine del giorno
è drammaticamente attuale, chiede – visto che il problema è irrisolto – che si sollecitino le autorità a chiedere la liberazione dei marò italiani detenuti in India.
Vladimiro Di Gregorio (Prc-Pdci) non è contrario all’ordine del giorno, ma chiede che si
riconoscano le responsabilità dell’armatore della nave che scortavano i marinai italiani.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è approvato con 17 favorevoli e 3 astenuti (Prc-Pdci, CittadiniConVoi). Non partecipano al voto Giani, Rolla, Varini e De Ambrogi del Pd.

26) Ordine del giorno Antonio Tambolla sulla corsa 24x1 Ora.
Tambolla sottolinea la scorrettezza degli assessori e della giunta che hanno tenuto
ugualmente la manifestazione senza tenere in considerazione la sua proposta. Censura il
fatto che l’ordine del giorno non sia stato affrontato fino a ora. Legge l’ordine del giorno che chiede di togliere la manifestazione 24x1 Ora dal lungolago di Pallanza per portarla alla pista d’atletica di Sant’Anna. Elenca gli effetti negativi dello spostamento della manifestazione a Pallanza.
Daniele Capra (Pdl) chiede chiarimenti sull’intendimento di Tambolla.
Michael Immovilli giudica positivamente l’intervento di Tambolla e pone l’accento sul
potenziale danno erariale che si provoca tenendo la manifestazione sul lungolago. Si
rammarica delle critiche ricevute da Tambolla e auspica che tornino i valori originali della manifestazione, nata per ricordare i Martiri di Fondotoce.
Carlo Bava (CittadiniConVoi) ritiene che le critiche di Tambolla sono fondate. Voterà a
favore.
Vladimiro Di Gregorio (Prc-Pdci) giudica positiva la proposta: voterà a favore.
Corrado De Ambrogi (Pd) non ritiene corretto imporre al Csi di spostare la sede della
manifestazione.
Fabio Volpe Sciumé (Pid) chiede se tecnicamente è fattibile tenere l’evento a Sant’Anna.
L’assessore allo Sport, Adriana Balzarini, risponde che tecnicamente è possibile farla
ovunque. Non è una gara di atletica ma una gara promozionale. Gli organizzatori del Csi
l’hanno voluta spostare a Pallanza perché allo stadio l’evento stava morendo. Il risultato è significativo. Il Csi è contrario alla sede di Sant’Anna.
Per dichiarazione di voto Rolla (Pd) annuncia voto favorevole se si prevede di inserire
come clausola lo spostamento previo accordo con il Csi.
Marcella Zorzit (CittadiniConVoi) si chiede come sia possibile votare dopo che l’assessore
ha smentito le volontà del Csi: è ridicolo.
Tambolla ribadisce che lui ha parlato di un danno erariale subito dal Comune. Accetta
l’emendamento di Rolla.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è approvato con 13 voti favorevoli (minoranza, Pid, Immovilli, Tambolla, Prc-Pdci, CittadiniConVoi, Gagliardi del Pdl, Civica per Verbania), 9 voti contrari (Pdl) e 2 astenuti (Lega Nord e Actis del Pdl).
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