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La vignetta della domenica - Sette nani

Settimana densa sul fronte della politica locale, i candidati sindaco hanno raggiunto quota sette, in attesa di nuove candidature.

Verbania
La vignetta della domenica - Sette nani
Sette candidati a sindaco per la città di Verbania, circa uno ogni 4300 abitanti, e in attesa di altre candidature momentaneamente solo sulla carta.

Vi proponiamo una foto che ritrae i candidati in Comune, mentre si recano a compilare i moduli per ufficializzare la candidatura...
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Vedi il profilo di Paolo Andrea Bacchi Mellini Previsione
Paolo Andrea Bacchi Mellini
16 Marzo 2014 - 09:12
 
Già sarà un problema prima trovare e poi portare a firmare tutti i candidati consiglieri. Figuriamoci che accadrà quando si dovranno raccogliere le firme dei presentatori, nella misura minima di 175 per ogni lista. Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma qualche pretendente sindaco potrebbe trovarsi a dover riporre nel cassetto i propri sogni di gloria ancor prima del 25 maggio.
Vedi il profilo di Fabrizio Caretti Autentica firme
Fabrizio Caretti
16 Marzo 2014 - 19:58
 
Ricordo che i consiglieri comunali uscenti non potranno più autenticare le firme in quanto decaduti con le dimissioni del Sindaco Zacchera. Trovare soggetti autorizzati a farlo non sarà semplice. Speriamo che tutto si svolga nel pieno rispetto delle regole.
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Paolo Andrea Bacchi Mellini
16 Marzo 2014 - 20:55
 
E' vero, i consiglieri comunali sono cessati con le dimissioni del sindaco. Tra le cariche elettive autorizzate all'autenticazione ci sono però - ad esempio - presidente, assessori e consiglieri provinciali del Vco; oltre, al di fuori dell'ambito politico, ai notai, ai giudici di pace, ai cancellieri e loro collaboratori del Tribunale, al segretario della Procura della Repubblica, al segretario comunale e provinciale. Modi e luoghi per firmare ci sono, basta avere i presentatori.
Non sono invece autorizzati all'autenticazione per Verbania i sindaci, gli assessori e i consiglieri di comuni limitrofi in quanto, secondo un parere espresso dal ministero di Giustizia, difettano di competenza territoriale.
Altrimenti potevano fare tutti una gita a Gurro: dove è ancora consigliere comunale quel Michele Giovine responsabile (anche penalmente, visti i 2 anni e 8 mesi affibiatigli) del brutto pasticciaccio delle firme false per la lista dei "Pensionari per Cota" in Regione. E' consigliere ma in valle Cannobina non lo vede mai nessuno.
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Michele Giovine
16 Marzo 2014 - 23:06
 
Se deve parlare male di qualcuno e citare (a sproposito) sentenze, abbia il buon di gusto di informarsi prima, perlomeno. Le firme della mia lista NON sono false, chiaro!? Perché se fossero state tali il tribunale avrebbe dovuto cancellarle d'ufficio, e così non ha fatto. Anzi, l'ultima sentenza del Consiglio di Stato ci riconosce proprio che le firme NON sono false. Il brutto pasticciaccio l'hanno combinato giudici amministrativi che, non rispettando una sentenza della Corte Costituzionale, si appropriapiano di poteri che la legge gli vieta espressamente. La dimostrazione è che, può verificarlo lei stesso chiedendo di prenderne visione, quegli atti sono ancora legalmente validi, nella loro interezza ed efficacia giuridica. E' stato travolto il verbale di proclamazione degli eletti, non le accettazioni di candidatura e meno che mai le firme! Sul fatto che in Val Cannobina non mi vede mai nessuno, beh, è assai curioso affermarlo, visto che mi hanno votato ed eletto ben 2 volte, la prima volta come più votato, e la seconda volta dopo che era già esploso lo scandalo di cui lei parla... Se invece lei ama disquisire di firme false, se vuole le parlo di quelle dei Pensionati Invalidi della Bresso, che però, poiché i giornali non amano parlarne, non conosce nessuno.. Pensi che la sua "capa", la signora Luigina Staunovo Polacco, è stata rinviata a giudizio il prossimo 19 giugno 2014, ma su quella lista falsa pende già una sentenza definitiva in Cassazione che la cancella totalmente!
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Paolo Andrea Bacchi Mellini
17 Marzo 2014 - 07:32
 
In uno Stato di diritto, quale è la Repubblica Italiana, esiste per consuetudine e prassi un principio in base al quale le sentenze della Magistratura - a maggior ragione quando esse sono definitive ed inappellabili - si osservano e si rispettano. Piacciano o meno.
Mi limito pertanto ad evidenziare come la condanna nei suoi confronti a 2 anni e 8 mesi di reclusione per falso elettorale sia divenuta definitiva lo scorso novembre dopo il respingimento del suo ricorso dalla Corte di Cassazione.
Quanto alle vicende regionali, sono note le sentenze del Tar del Piemonte che ha annullato le elezioni del 2010 causa la presenza di una lista irregolare e del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso di Roberto Cota. E infatti si tornerà a votare.
Se ho commesso un errore questo concerne la sua posizione a Gurro: dove la sua decadenza da consigliere comunale, in base alla legge Severino, è stata sancita nei giorni scorsi.
Infine, mi permetta di formularle i miei migliori auguri per la vicenda Rimborsopoli nella quale è stato chiesto il suo rinvio a giudizio per peculato e per una somma di rimborsi contestati pari a € 144.026,55.
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Michele Giovine
18 Marzo 2014 - 00:45
 
Come è bravo lei nel spargere fango a piene mani. Probabilmente il suo ciarlare semi-intimidotorio può funzionare con chi saprà lei, ma io sono di tempra un po' più solida.
Lei fa finta di non capire quanto le ho scritto: le ho scritto che le firme NON sono false, lei su questo non risponde nulla, ne desumo che anche lei riconosce che le firme NON sono false, ergo sono autentiche. Bene, acclarato ciò, che era quanto a me premeva di più, perché perfino il più semplice dei suoi interlocutori può capire la differenza tra una condanna per una firma falsa o estorta con l'inganno ed una firma vera ma, ad esempio, autenticata fuori sede (magari perché non è il mio mestiere quello del Notaio..). Le sentenze si osservano e si applicano, ma se profondamente ingiuste si contestano e si criticano: questo accade in uno Stato di Diritto, quello che dice lei si chiama Corea del Nord. A proposito, dopo le ultime sentenze TAR e Consiglio di Stato non credo assolutamente che siamo in uno Stato di diritto: sa, se come dice lei le sentenze si rispettano tutte, anche quelle che non ci piacciono, si rispettano anche quelle della Corte Costituzionale, non crede? e si rispettano anche se siamo giudici...lei lo sa che anche il Giudice è soggetto alla legge??
Ancora due precisazioni: SE si tornerà a votare lo vedremo, ci sono ancora almeno 3 ricorsi pendenti, ed io ho ancora (un briciolo) di fiducia nella giustizia. Per quanto riguarda i suoi auguri li rispedisco al mittente, non me ne faccio nulla: mi difenderò davanti al mio giudice naturale, non certo lei, convinto di essere innocente e di non avere fatto nulla di male e di vietato dalle leggi, anzi! Ma se proprio l'argomento le interessa, le posso inviare l'avviso di garanzia e l'avviso di chiusura indagine (o come diavolo si chiamano) che hanno inviato al suo, presumo, amico Aldo Reschigna: vedrà che la tipologia di voci contestate non sono molto difformi da quelle contestate a me ed ad altri consiglieri del VCO... Le interessa anche un po' di verità o solo la diffamazione gratuita?
Vedi il profilo di Paolo Andrea Bacchi Mellini Per Michele Giovine
Paolo Andrea Bacchi Mellini
18 Marzo 2014 - 08:30
 
Io non ciarlo. Scrivo di fatti, concreti, tangibili, documentabili, incontrovertibili. Di una vicenda passata in giudicato con una condanna definitiva a 2 anni e 8 mesi di reclusione che ha comportato la sua decadenza prima da consigliere comunale di Gurro e, ieri, pure da consigliere regionale. Fatti, non chiacchiere.
Lei è liberissimo di criticare le sentenze, ci mancherebbe altro. Viviamo in una nazione nella quale la libertà di espressione è tutelata e garantita dall'articolo 21 della Costituzione.
Così come è garantita la libertà di cronaca. E infatti le ricordo, ma penso che non lo abbia dimenticato, che lei già nel 2005, lista "Consumatori per Ghigo" alle regionali, fu coinvolto in un procedimento penale per firme farlocche, culminato con una oblazione a seguito della depenalizzazione del reato. Parimenti per le elezioni del comune di Porte, anno 2004, ci fu un procedimento penale a suo carico concluso con l'estinzione del reato a seguito di oblazione.
Come dice quel proverbio? Il lupo perde il pelo ma non il vizio! Mi spiace, ma la sua recidività specifica è ingiustificabile ed inqualificabile.
Quanto al caso Rimborsopoli, le ricordo che nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato, mentre per Aldo Reschigna i magistrati hanno chiesto il proscioglimento. C'è una bella differenza! Chi di dovere - e che conosce nel merito l'intera questione - ha già espresso le proprie valutazioni finali.
Vedi il profilo di paolino ma questo parla ancora?!
paolino
18 Marzo 2014 - 08:33
 
Giovine parla pure! beccato con le mani nel sacco,condannato,ribeccato con le mani in un altro sacco,e nemmeno lì la scamperà.e parla ancora! ma almeno sparisci in silenzio,che magari ci scordiamo di te e a nessuno magari venga in mente di chiederti conto di persona
Vedi il profilo di Michele Giovine "Conto di persona" signor Paolino? Un minaccia?
Michele Giovine
20 Marzo 2014 - 13:54
 
Cosa significa "chiedere conto di persona" signor Paolino? Un minaccia fisica? Mi sembra di sì. Al signor Paolo Andrea Bacchi Mellini rispondo che dice semplicemente delle mere falsità. FALSITA'. Punto. E la correggo, su me e Reschigna "chi di dovere" sarà il giudice per le indagini preliminari e non certo il PM e meno che mai Lei! E le ricordo che c'è anche un'opposizione presentata da qualcuno sulle archiviazioni di Reschigna e soci.. A cui, auguro, sia chiaro, di dimostrare la propria innocenza ed estraneità, poiché io, grazie a Dio, non sono e non sarò mai un "interessato" giustizialista come lei, e soprattutto, evidentemente a differenza sua, non godo delle disgrazie altrui (pure delle disgrazie di salute, da quanto ho letto altrove..). Perchè non parla dei "rinviati a giudizio del centrosinistra", signore? Vada a vedersi il capo di imputazione di Andrea Buquicchio, Italia dei Valori, o di altri suoi simili. E se vuole parlare di condanne, parliamo della condanna DEFINITIVA di Marco Di Silvestro, 1 anno e sei mesi, per firme false della lista Pensionati Invalidi PER BRESSO, 1 anno e 4 mesi al consigliere provinciale del PD Caterina Romeo, 1 anno e 3 mesi ad Erika Faienza, anche lei consigliere provinciale del PD, per non parlare del megliotardichemai rinvio a giudizio della signora Luigina Staunovo Polacco, preziosa alleata della Bresso, e che Chiamparino ricandiderà al suo fianco alle prossime regionali..udienza il prossimo 19 giugno 2014.
Vedi il profilo di paolino "Italia-Grecia,una faccia una razza"
paolino
20 Marzo 2014 - 20:11
 
ricordate Mediterraneo,il capolavoro di Salvatores? ogni tanto,all'occorrenza,qualcuno saltava fuori e diceva quella frase a sottolineare la similitudine tra i nostri popoli. bene,un paio d'anni fa i greci hanno scoperto che i loro politici si erano mangiati tutto,e avevano lasciato le casse dello stato vuote. non l'hanno presa bene...e qualcuno ricorderà le immagini,piuttosto forti,di un politico greco preso a calci per la strada. fortunatamente qui non siamo a quel punto,e spero vivamente che non ci arriveremo mai. ma a furia di prendere i cittadini per i fondelli,e fare ancora i gradassi,prima o poi qualcuno si ricorderà che italiani e greci non sono poi così diversi. a buon intenditore..



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