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Zacchera: Dignità e Primarie

Dal sito personale del sindaco Marco Zacchera, riportiamo una lunga riflessione sulle primarie del Pd, che siano d'esempio in quelle prossime del Pdl.

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Zacchera: Dignità e Primarie
Dal sito marcozacchera.it:

Ho cominciato a far politica nella mia scuola e ogni giorno rischiavo le aggressioni del "Movimento Studentesco", ho proseguito in un consiglio comunale dove i due consiglieri missini (su 40) erano considerati peggio dei lebbrosi.

Nella mia vita ho cercato di rappresentare idee, anticonformismo, libertà, correttezza ed ho sempre creduto con volontà in questi principi dando voce spesso a una minoranzeapoco apprezzata.
Sono diventato consigliere regionale e deputato due volte senza l' aiuto di Silvio Berlusconi, sono stato invece eletto altre tre volte in Parlamento grazie ai voti di tutto il centro destra e quando Fini si è staccato dal PDL non l'ho seguito - anche se era un mio amico – soprattutto per mantenere fede alla parola data a chi (Berlusconi) capeggiava nel 2008 le nostre liste.

Ho contribuito a fondare Alleanza Nazionale come doverosa e convinta evoluzione della destra italiana e, pur con qualche riserva, ho aderito al PDL perchè era o doveva essere la continuità storica di quella strategia.
Ma il PDL si è politicamente fermato per la presenza pesante e sempre più ingombrante proprio di Silvio Berlusconi, con i suoi problemi personali e la sua corte, con i suoi pregi ma anche i suoi difetti, il principale dei quali è un “ego” esasperato.

Oggi sono sindaco di una città dove forse andrà perfino in crisi la mia maggioranza per le scelte politiche di vertice, perchè immagino che alcuni staranno con lui ed altri no, ma personalmente non ci starò alla scelta berlusconiana (se confermata) di farsi l'ennesimo partito auto-referenziato che con i soliti slogan, tanti soldi, un paio di giornali e le sue obbeddienti reti tv, soprattutto se insieme a qualche faccia nuova – come sempre da lui “scoperta” non si sa come e con quale criterio - cercherà di spacciarsi ancora come leader dei “moderati”. Anche perchè le vere “faccie nuove” sarebbero semmai da trovare tra migliaia di maministratori locali del PDL che da soli e senza alcun aiuto del partito ogni giorno lavorano comn impegno e serietà, eletti e non “nominati”.

Berlusconi non più la credibilità per guidare un movimento politico, ha perso in carisma personale ma anche il buonsenso dovrebbe sorreggerlo e non le adulazioni di un gruppo di cortigiani (e cortigiane) che più volte in passato l'hanno mal consigliato.
Credevo e credo sinceramente nel PDL come scelta di fondo per realizzare un centro destra serio, aggregante e moderno, ma non credo più nel Berlusconi di oggi, scolorita fotocopia di quello del '94.

Ma possibile che non dobbiamo mai imparare dai nostri avversari? Un PD rissoso e diviso ha fatto primarie “vere” che gli hanno fatto ritrovare almeno una base smarrita: forse il risultato finale vedrà allontanarsi le sue diverse anime che sono addirittura politicamente contrapposte, ma intanto si discute, si cresce, si cerca consenso.
Oggi sono passato a salutare in un paio dei loro seggi e votavano persone normali, di cui resteranno ai dirigenti PD nomi, indirizzi e recapiti, ovvero la base per ogni futura attività politica, senza sottovalutare la disponibilità di decine di migliaia di volontari coinvolti nei seggi, futura base organizzativa.

E NOI SIAMO COSI' SCIOCCHI DA TENTENNARE SULLA OPPORTUNITA' DI FARE LE PRIMARIE, DOPO AVER PERSO MESI SU MESI ANZICHE' ORGANIZZARLE IN MODO SERIO E CONVINCENTE ??!!
Ma se Berlusconi si sente un Padreterno partecipi come gli altri, si faccia “contare” e vedremo se e quanto grande sarà la sua credibilità.
Se l'avrà tra iscritti e simpatizzanti si sarà conquistato sul campo il diritto – dovere di essere il leader, ma questi diritti non nascono più “a tavolino” né per meriti passati, nulla tacendo di quanto Berluscini sia stato importante ed indispensabile per creare un centro-destra in Italia.

Scrivo queste note volutamente poco prima della chiusura delle “primarie” del PD che credo saranno nettamente vinte da Bersani. Mi dispiace per Renzi perchè – al di là che forse rappresentava una bella immagine, ma con pochi contenuti – resta il fatto che per molti era il “nuovo” che, se fosse stato lui il candiato a opremier del centro-sinistra, avrebbe attratto anche voti dal fronte opposto.
Bersani è l' “usato garantito” ma sa di muffa e credo sarà un buon alibi per Belusconi per tornare in campo.

Se ciò fosse evitiamo di cominciare a dire “ Votate per noi perchè altrimenti arrivano i komunisti ”: è una sciocchezza perchè non è più comunque così, ma anche perchè noi non dobbiamo più giocare di rimessa dopo un anno di governo Monti sempre più lontano dai problemi della gente.
Ma per vincere dovremmo essere capaci anche noi di proporre personalità giovani, fresche, nuove E SAPER POI ATTUARE cose diverse, programmi alternativi, iniziative politiche coraggiose (ad esempio: è meglio taglieggiare decine di milioni di persone con l'IMU o imporre una modesta “patrimoniale” su igrandi capitali? Questi sono i temi da discutere...).

Ma di queste cose nel PDL non si parla, anche perchè ai vertici tutti sperano che non cambi il sistema elettorale e quindi bisogna tergiversare per poter scalare questa o quella posizione di lista per salvarsi la poltroncina.
In tanti mi chiedono “Che cosa succederà?” Rispondo “Non lo so” - come non lo sa nessuno – ma è assurdo che si siano persi dei mesi per decidere se fare o meno le primarie e poi stare pendolanti e tentennanti a seconda degli atteggiamenti del Cavaliere.

Faccia quello che vuole, io credo che ci serva un leader più giovane e legittimato da un voto delle primarie e se anche resteremo in pochi a pensarla così pazienza, prima di tutto serve la dignità politica e per me il Cavaliere la sua l'ha purtroppo persa da un pezzo.
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