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Il Maggiore: doppio appuntamento

Continua il grande successo degli spettacoli dell’ESTATE CULTURALE del CENTRO EVENTI IL MAGGIORE che, dopo quasi un anno di chiusura, è pronto a “riaprirsi alla vita” e riaccendere i riflettori sul meglio della prosa, della musica, dell’opera, della danza e una serie di appuntamenti dedicati al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.

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Il Maggiore: doppio appuntamento
VENERDÌ 23 LUGLIO (ore 21.00 - Arena) VORREI ESSERE FIGLIO DI UN UOMO FELICE di e con GIOELE DIX.

L’Odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano

Un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: sia essa ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia familiare dell’attore. In “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, Gioele Dix racconta e approfondisce alla sua maniera una vicenda letteraria e umana fitta di simboli, recitando, raccontando, improvvisando e commentando. Con la sua affilata ironia e pescando dalla sua storia personale e dagli autori che più ama, Dix mette in scena un recital vivace e documentato per affermare il comune destino dei figli: la lotta individuale per meritare l’amore e l’eredità dei padri.




SABATO 24 LUGLIO (ore 21.00 - Arena) la prima assoluta di LA NEVE DELLE RONDINI, il nuovo spettacolo di MARCO ALBINO FERRARI.

Quando si dice Alpi, subito vengono in mente le località alla moda: Courmayeur, Cervinia, Cortina...

In realtà questi luoghi dell’industria del turismo non sono che spazi circoscritti nel ben più vasto “arcipelago alpino”. Oltre alle montagne da cartolina si apre un mondo in gran parte sconosciuto e semi-abbandonato dopo lo spopolamento degli anni Sessanta e Settanta, il mondo raccontato in LA NEVE DELLE RONDINI. MARCO ALBINO FERRARI, giornalista, scrittore e sceneggiatore, racconta storie sorprendenti di questi luoghi e accompagna il pubblico fra i ricordi dell’antica società montanara, narra l’epica della scoperta delle alte quote, i processi di rinaturalizzazione di intere vallate, fino alla contemporanea comparsa dei “nuovi montanari”.

Nel monologo sono protagonisti tre luoghi simbolo delle “Alpi che rinascono”, esempi virtuosi di una “nuova cultura del limite”: il Parco Nazionale della Val Grande con la sua “piccola capitale” Cicogna; Ostana e il Parco del Monviso; il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Offrendo una riflessione sulle Alpi, spazio geografico e mentale che può indicare la via verso nuovi e virtuosi modelli di vita, Ferrari propone con il suo stile inconfondibile un monologo coinvolgente. Ad accompagnare i testi dell'autore ci saranno le musiche originali e gli effetti sonori di Francesco Zago, il montaggio video e gli effetti speciali di Mara Colombo.



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