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Verbania Futura su P.zza F.lli Bandiera

Riceviamo e pubblichiamo, copia dell’intervento tenuto dal gruppo civico Verbania futura nel consiglio comunale del 08.08.23, in merito alla petizione promossa per chiedere la revisione sostanziale del progetto di riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera.

Verbania
Verbania Futura su P.zza F.lli Bandiera
Grazie Presidente,

chiedo innanzitutto che il mio intervento a nome del gruppo civico VERBANIA FUTURA sia integralmente trascritto nel testo della delibera che verrà pubblicata all’albo pretorio e per facilitare il compito della segreteria ne consegneremo copia.

Qualcuno forse pensava che dopo le decisioni assunte dalla maggioranza nello scorso consiglio comunale con l’approvazione della variazione di bilancio e l’assunzione di un ulteriore mutuo per finanziare il progetto la risposta alla petizione fosse già stata data e tutto il resto è noia. Per noi non è così e continueremo a batterci per rivedere questo progetto e per evitare la chiusura del pozzo 1.

Partiamo richiamando gli interventi del capogruppo PD (“in pochi della Sassonia hanno firmato”) e del Sindaco (“anche il mio vicino di casa di Cossogno ha firmato e ci sono firme senza indirizzo”) ascoltati nello scorso consiglio comunale parlando di variazione di bilancio ed equilibri di bilancio a cui non abbiamo appositamente risposto per poterlo fare questa sera entrando nel merito dei contenuti della petizione firmata da 779 cittadini. Un tentativo goffo di screditare la petizione e di banalizzare uno strumento di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa che noi consideriamo una forma di democrazia come lo sono i consigli di quartiere, sia quando sostengono le scelte dell’amministrazione, sia quando le criticano e dissentono come nel caso del progetto di riqualificazione di piazza F.lli Bandiera, comunque entrambi strumenti previsti dal regolamento per consultare i cittadini e di cui il consiglio comunale deve tenere conto in forma consultiva.

Forse per voi il dissenso, la critica o il consenso si misura in quantità e per arginare il profondo dissenso presente in città rispetto al vostro progetto riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera non vi resta che accusare l’opposizione di fare campagna elettorale. Forse avete la memoria corta e allora è bene ricordarvi che la nostra posizione sul progetto di P.zza F.li Bandiera era scritta nero su bianco nel nostro programma elettorale del maggio 2019 che testualmente recitava “Il progetto per la riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera andrà completamente ripensato, sia sul piano economico che dei contenuti , inserendolo in un piano di sviluppo urbano che colleghi la piazza al lago e si innesti nei percorsi che portano al Cavallotti e al Maggiore e consideri anche la funzione mercatale dell’area con possibilità di destinare una porzione della stessa a “mercato coperto”.

Ma il fatto è che, se mantenete gli impegni presi con gli elettori, per voi è coerenza, se li manteniamo noi è campagna elettorale. Complimenti, come sempre solo voi pensate di avere la verità in tasca, ma attenzione al rischio di cadere nel “delirio di onnipotenza” che spesso coincide con l’inizio della fine.

Dal giugno 2019 continuiamo a insistere per fermare questa che noi definiamo una follia: forse vi dimenticate le interrogazioni presentate, i nostri continui inviti a fermarvi in ogni occasione che si è discusso di bilancio, stanziamenti e variazioni, la mozione da noi presentata il 29.08.22. La nostra è solo coerenza che sosterremo con tutte le nostre forze anche diventando magari impopolari alla maggioranza dei residenti in Sassonia che, come voi dite, non hanno firmato la petizione. Se così fosse la nostra opposizione a questo progetto, non alla riqualificazione della piazza F.lli Bandiera sarebbe per noi un boomerang, altro che campagna elettorale. Ma siamo convinti che questa, permetteteci di definirla ”battaglia civica”, va fatta per il bene della nostra Città. E la continueremo a fare fino in fondo ed in ogni sede.

Nel rispetto di coloro che hanno sottoscritto la petizione e per chiarezza nei confronti di chi ci ascolta abbiamo analizzato ad una ad una le firme apposte e raccolte in oltre 10 gazebi organizzati nelle piazze e nelle vie di Verbania da dicembre 2022 ad aprile 23, e dei complessivi 779 sottoscrittori risultano 710 firmatari residenti a Verbania pari al 91,14%, 33 titolari di banchi del mercato magari anche non tutti residenti a Verbania, ma direttamente e legittimamente interessati, 4 a Ghiffa, 6 a Cossogno, 4 ad Arizzano, 8 a Cambiasca, 1 a Baveno, 2 a Gravellona, 1 a Vignone, 1 ad Omegna, 2 a San Bernardino, 1 a Trontano, 1 a Mergozzo, 2 a Premeno, 2 a Casale Corte Cerro e 2 a Torino i quali, incontrati al gazebo, ci hanno detto che quando si parla di chiudere un pozzo di captazione di acqua loro firmano in qualsiasi paese o città d’Italia succeda.

Sempre per totale trasparenza ci sono 12 sottoscrittori che al posto dell’indirizzo di residenza hanno scritto l’indirizzo mail e uno che ha scritto in stampatello nome e cognome senza firmare.

Questo, a chi finge di non capire il tipo di opposizione che noi facciamo, è il nostro modo di fare opposizione che sappiamo vi infastidisce e mal sopportate. Lo facciamo stando tra la gente, fuori dal palazzo, per dialogare, ascoltare e raccogliere il pensiero dei verbanesi ed esserne interpreti nello svolgimento del nostro ruolo istituzionale.

Ogni forma di critica e di dissenso vi infastidisce, ma questo è il sale della democrazia e così continuerà a lavorare il nostro gruppo civico. Fatevene una ragione!

Ora veniamo all’illustrazione delle ragioni per cui il gruppo civico VERBANIA FUTURA e i firmatari della petizione chiedono la revisione sostanziale del progetto:
a) chiusura del pozzo di captazione di acqua di falda, in un periodo in cui l’acqua, da sempre bene prezioso da preservare e tutelare, è diventata ancor più preziosa e - guardando al futuro - lo sarà ancor di più.
In sede di Consiglio di Quartiere Intra abbiamo ascoltato le parole del capogruppo del PD, avv. Gentina, che ha definito la chiusura del pozzo un “falso problema”.
E quindi opportuno ricordare testualmente quanto il direttore di Acqua NO e VCO scriveva nel giugno 2019 nell’esprimere il parere sul progetto definitivo in sede di conferenza dei servizi “Con riferimento alla ripresa del procedimento …… la fonte di approvvigionamento del pozzo n. 1, che si trova proprio al di sotto della Piazza da riqualificare, viene ritenuta fondamentale ed indispensabile a cura del gestore del ciclo idrico integrato”. Il pozzo 1 è stato autorizzato con determina di concessione definitiva all’emungimento da parte della provincia del VCO n. 4127 del 17.12.2012, con provvisoria 2002, e la sua fascia di rispetto è evidenziata nel PRG elab. PR2 del 2003, aggiornato nel giugno 2005 e approvato con DGR n. 13.2018 del 28.01.2006. Il pozzo 1 è quindi antecedente rispetto alla redazione dell’ultimo PRG. In base all’accordo sottoscritto, Acqua Novara VCO si impegna ad accelerare ed implementare studi e ricerche e, soprattutto ad adottare in tempi brevi una scelta alternativa, laddove esistente, al fine di consentire il potenziamento dell’acquedotto e la dismissione del pozzo 1, mentre il Comune di Verbania si impegna a non appaltare le opere dei lavori per la riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera fintanto che Acqua Novara VCO non avrà definito una soluzione alternativa all’utilizzo del pozzo 1. Si ribadisce che eventuali spese connesse allo spostamento dei sottoservizi in gestione a questa società saranno a Vs. carico.”

Sempre Acqua Novara VCO con lettera del 17.04.2020 avente per oggetto “chiusura ed eliminazione pozzo F.lli Bandiera” scriveva al Comune di Verbania: “La dismissione del pozzo 1 ubicato in P.zza F.lli Bandiera è subordinata alla disponibilità di un nuovo punto di approvvigionamento idrico”…..e concludeva “ considerando il complesso iter autorizzativo di questo tipo di opera, non è possibile al momento ipotizzare una tempistica di dismissione del pozzo 1”.

Due settimane fa il Presidente di Acqua Novara VCO ai microfoni di Azzurra TV ha detto “entro l’inizio 2024 sarà espletata la gara d’appalto per la realizzazione dell’approvvigionamento a lago davanti a Villa Taranto e ci vorranno 2 anni per realizzarlo”. Quindi per la chiusura del pozzo 1, che noi speriamo mai avvenga, si parla della fine 2026 inizio 2027.

E il Sindaco nel giugno 2020 sulle pagine locali di un quotidiano nazionale ci aveva accusati di “catastrofismo burocratico”. Siamo nel 2023, tre anni sono passati e i fatti ci danno ragione. Il tempo è sempre garante e buon testimone.

E allora per ovviare al dilatarsi dei tempi e per accelerare la chiusura del pozzo 1 parrebbero circolare voci di un ipotetico avvio dell’iter amministrativo per la riapertura del pozzo 7, ubicato in sponda destra del torrente San Bernardino in adiacenza all’impianto di depurazione delle acque reflue urbane dismesso dall’uso potabile, limitato al solo uso civile (scorte antincendio) nel novembre 2011 all’atto dell’immissione in rete delle acque del pozzo 2.

Confidiamo che siano voci infondate e di non leggere mai alcun provvedimento di chiusura del pozzo 1 e neppure di riapertura del pozzo 7.

Ma se si arrivasse a tal punto, lo diciamo oggi con grande serenità e franchezza e senza alcun tono minaccioso - ma nell’interesse della qualità della vita e del benessere dei nostri cittadini - porremo la questione a tutte le autorità competenti.

Ma cosa comporta la presenza del pozzo di captazione attivo? Pone sull’area un vincolo legale che impedisce non solo l’inizio dei lavori, ma come richiamava Acqua Novara VCO nel giugno 2019, il mantenimento dell’impegno del Comune di Verbania a non appaltare le opere dei lavori per la riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera fintanto che Acqua Novara VCO non avrà definito una soluzione alternativa all’utilizzo del pozzo 1, così come ribadito nella nota dell’aprile 2020 in cui si legge che “la dismissione del pozzo 1 ubicato in P.zza F.lli Bandiera è subordinata alla disponibilità di un nuovo punto di approvvigionamento idrico”.

Nella documentazione per l’eventuale espletamento della gara d’appalto, che noi auspichiamo non avvenga, competenza in capo alla struttura amministrativa del Comune e certamente non del Sindaco, dell’Assessore o della Giunta a cui competono funzioni di indirizzo e non di attuazione di un provvedimento amministrativo, dovrà essere specificato la presenza del pozzo di captazione attivo senza poterne definire la data di chiusura e conseguentemente chi parteciperà alla gara non avendo certezza della data di avvio del cantiere potrà presentare le riserve di legge da far valere in caso di ritardo o mancato avvio del cantiere, che potrebbe tradursi in applicazione di penali. E ci chiediamo: chi si assumerà eventualmente questa responsabilità?
E nel caso in cui l’amministrazione in carica dovesse arrivare a tanto, ipotesi che noi chiediamo fermamente di evitare, tutto ciò sarà lasciato in eredità alla prossima
Amministrazione.

b) Nessun posto auto in più rispetto ai posti auto esistenti (250) e una generica destinazione degli spazi in superficie senza alcuna valorizzazione della vocazione commerciale e mercatale della piazza e di quelle ad essa contigue;
c) mancanza di un disegno strategico che consideri, oltre a Piazza F.lli Bandiera, anche la valorizzazione delle piazze Mercato e Don Minzoni, con il risultato di offrire un intervento parziale, incompleto e privo di una visione complessiva di cucitura urbanistica dei quartieri della Sassonia e di S. Anna in continuità con il centro storico di Intra (la contrada).
d) 800 giorni di cantiere, con un impatto – quasi 3 anni, se non vi saranno intoppi – molto rilevante sul tessuto economico (attività di Intra colpite dall’assenza dei relativi parcheggi, necessità di spostamento del mercato) e sui residenti, impossibilitati a fruire di una fondamentale area di parcheggio.
f) 9,6 milioni di euro: un costo eccessivo per la realizzazione di un intervento che riqualifica solo parzialmente l’intera zona, non aggiunge un solo posto auto in più e lascia una “spianata di asfalto” nelle piazze Mercato e Don Minzoni che graveranno sui bilanci dei prossimi 20 anni per circa 400/450 mila euro all’anno e non gravano solo su chi abita in Sassonia, ma anche per chi abita a Pallanza, Suna, Zoverallo, Cavandone, Unchio, Biganzolo, Trobaso, Intra (a proposito della residenza di chi ha firmato la petizione).
E questo per voi non è indebitamento!
Da ultimo, a seguito di nostro specifico quesito Acqua Novara VCO ci ha comunicato con lettere del 23.05.23 e del 14.06.23 che per realizzare i lavori è necessario lo spostamento di un importante collettore fognario sito in Via Roma, che è il tratto terminale di un’ampia area del Comune di Verbania (intera propaggine urbana a nord del torrente S. Bernardino verso la frazione Unchio) con adduzione al sistema di sollevamento di S. Bernardino mediante la realizzazione di un nuovo collettore fognario (trattasi di circa 100 mt.) in parallelismo all’attuale in direzione nord verso P.zza mercato(costo stimato circa 500 mila euro)
E inoltre opportuno ricordare che il Consiglio di Quartiere Intra nella seduta del 29.07.23 con 3 voti favorevoli e 1 astenuto, quindi nessun contrario, ha espresso un parere favorevole e di condivisione in merito ai contenuti e alle richieste della petizione, chiedendo la sospensione dell’iter amministrativo di approvazione del progetto e la revisione dello stesso. Chiediamo che il documento approvato dal CdQ Intra e consegnato nello scorso Consiglio comunale a tutti i consiglieri comunali sia allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione del consiglio comunale, così come sarà allegata la petizione da noi promossa protocollata in data 22.06.23 al nr. 35040 che chiede:
1. La revisione sostanziale del progetto per la Riqualificazione di P.zza F.lli Bandiera approvata dall’amministrazione comunale estendendolo alle contigue piazze Mercato e Don Minzoni con l’obiettivo di valorizzare, in continuità con il centro storico di Intra, la loro fortissima e consolidata vocazione mercatale e commerciale e di realizzare un intervento strategico di “cucitura urbanistica” dei quartieri della Sassonia e di S. Anna.

2. Una proposta progettuale che, oltre alla creazione di un nuovo spazio di relazione e di aggregazione, promuova anche il commercio prevedendo la realizzazione di ambienti nuovi, coperti, attrezzati e qualitativamente pregiati per valorizzare la vocazione mercatale e commerciale dell’area e segmenti merceologici particolari, lavorazioni artigianali a elevato valore aggiunto, riprendendo così la suggestione del grande centro commerciale aperto. 

3. Una semplice, razionale ed economica sopraelevazione del posteggio (attuale area di sosta dell’ex palatenda) con il doppio obiettivo di aumentare gli stalli e di azzerare il dislivello tra la piazza e la strada d’argine al posto del progettato costosissimo interramento dei posti-auto esistenti (a parità di stalli) e la contestuale creazione di una piastra di copertura.

Rispetto al punto 3) c’è la nostra totale disponibilità a valutare anche la proposta avanzata dal gruppo Ambiente Territorio guidato da due ex Assessori della giunta Marchionini.
Vi invitiamo a rispondeteci controdeducendo punto per punto alle questioni di merito da noi sollevate, a partire dalla chiusura del pozzo di captazione (per noi un’assoluta follia che contrasteremo in ogni sede); noi, certamente, non ci accontenteremo di sentirvi dire “è campagna elettorale” o “alla minoranza piace una spianata di auto”.
Alla luce di quanto ampiamente argomentato ci sembra che ci siano parecchie motivate ragioni per chiedere la sospensione dell’iter amministrativo e una revisione del progetto in corso di validazione.

Gruppo Civico Verbania Futura
Il capogruppo consigliare
Giandomenico Albertella



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