Questa Amministrazione, come tante altre, fa all-in sul futuro di queste donne e questa è una partita che si gioca insieme, che vinciamo o perdiamo insieme. E perdere non è contemplato. Ospiteremo Gino Cecchettin, padre di Giulia, diventata un simbolo suo malgrado di come il male esploda facendo un rumore impossibile da silenziare. Perché l’omicidio di Giulia non resti solo un inutile violenza, perché da questa perdita drammatica e incolmabile si possono scrivere pagine migliori del domani. I Consigli di quartiere sono la casa per eccellenza dei cittadini, è da lì, dalla nostra quotidianità che occorre iniziare il dialogo. Ci sarà poi uno spettacolo dedicato ai fiori più delicati e a come possano essere spezzati con facilità, con superficialità, con arroganza. I simboli sono importanti, per questo pianteremo una pianta dalle radici forti, come le donne collante della nostra società, dedicando una targa a tutte le vittime di violenza.
Sabato 22 NOVEMBRE
ore 15.00 - Villa Giulia
I QUARTIERI PONTE E LEGAME TRA CITTADINI, COMUNITÀ E ISTITUZIONI
Trasformare il silenzio in solidarietà e ricordare che la voce può fare la differenza
Martedì 25 NOVEMBRE
ore 11.00 - Piazzale Dante Alighieri
Area verde antistante il Teatro Il Maggiore
MESSA A DIMORA DI UNA PIANTA E POSA TARGA COMMEMORATIVA
Venerdì 28 NOVEMBRE
ore 21.00 - Spazio Sant'Anna
SPETTACOLO "COME UN FIORE RARO"
Racconti, canzoni e video incentrati sulla figura di Mia Martini
Lunedì 15 DICEMBRE
ore 20.30 - Teatro Il Maggiore
INCONTRO CON GINO CECCHETTIN
Presidente della Fondazione Giulia Cecchettin
Modera la giornalista Laura Fabbri, VCO Azzurra TV
Tutti gli incontri sono a ingresso libero
Katiuscia Zucco, assessore alle Politiche sociali: “Abbiamo scelto di piantare un albero perché per noi ha un grande significato, lasciare un messaggio visibile e vivo per il futuro, chi passerà di lì anche tra molti anni potrà fermarsi, riflettere e ricordare le vittime di violenza. È un modo per dire che non le dimenticheremo e che il loro ricordo continuerà a fiorire”.
Giandomenico Albertella, sindaco di Verbania: “La parità si costruisce combattendo la misoginia, prestando attenzione ai gesti minuti, al rispetto delle piccole cose. Da uomo, rifiuto l’idea che la nostra unica funzione rispetto al contrasto della violenza di genere sia quella di non nuocere. Possiamo fare la differenza, faremo la differenza crescendo bene i nostri ragazzi, dando loro il loro il buon esempio, ascoltando storie come quella di Giulia, danno un peso agli accenti. Ricordare le vittime di violenza non è un esercizio sterile: la memoria lascia sempre una traccia e permette di costruire un futuro migliore. Queste quattro iniziative sono le fondamenta di un palazzo solido. Non lasciamo nessuna sola, mai”.
