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Il fondo 'sbloccacrediti' si estende alle Amministrazioni Provinciali

Dopo l’accordo sottoscritto con ANCI lo scorso settembre, firmato il protocollo con UPP per restituire liquidità alle imprese delle Province piemontesi

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Il fondo 'sbloccacrediti' si estende alle Amministrazioni Provinciali
Il nuovo Fondo rotativo Sbloccacrediti_Piemonte di 10 milioni delle Camere di Commercio del Piemonte, operativo dallo scorso settembre per consentire la liquidazione senza oneri dei crediti vantati dalle imprese delle Amministrazioni Comunali, si estende alle otto Province piemontesi con l’accordo sottoscritto oggi, venerdì 8 marzo, dal presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e dal presidente dell’UPP Massimo Nobili.

L’estensione del progetto – finanziato dalle Camere di commercio di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, con il coordinamento di Unioncamere Piemonte e in collaborazione con UniCredit – dà accesso allo smobilizzo a tasso zero di crediti scaduti e certificati da parte delle amministrazioni provinciali fino a un importo massimo di 50mila euro per impresa.

“Le Camere di commercio sono da tempo impegnate sui temi del credito e della mancata liquidità delle imprese causata dai ritardi di pagamento anche da parte della PA – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte –. Le imprese lamentano da più parti il peggioramento dei tempi di incasso dei crediti nell’ultimo anno: un segno evidente della crescente difficoltà in cui versano le nostre aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, che a causa dell’allungamento dei tempi di pagamento si ritrovano senza liquidità. Grazie a questa nuova collaborazione con le Province piemontesi, speriamo di sostenere il sistema produttivo, ponendo concreta attenzione ai fabbisogni finanziari delle nostre Pmi”.

“Lo interpretiamo come uno strumento in grado di arginare le pesanti conseguenze che sul sistema economico dei territori sta creando il blocco dei pagamenti alle fatture dei fornitori e appaltatori delle Province. La mancanza di liquidità di cassa delle Province, che per molte piccole imprese risulta insostenibile, è determinato – fa sapere il Presidente dell’Unione Province Piemontesi Massimo Nobili – dai ritardi nei trasferimenti statali e regionali e dai limiti del Patto di Stabilità. A livello comunitario si assumono provvedimenti per circoscrivere in 30 giorni i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e poi, per parte italiana, non le si mette minimamente nelle condizioni per farlo.

Il nuovo Governo dovrà prendersi carico di questi problemi, se davvero si vuole rianimare l’economia reale del Paese dal soffocamento. Come Amministratori presenti sul territorio abbiamo un’idea viva e concreta di cosa tutto questo comporti, perché sono decine i piccoli imprenditori che ogni giorno si rivolgono a noi per capire come venire a capo di una situazione, che non abbiamo provocato ma che – come Province – stiamo subendo”.

“L’accordo con Unioncamere Piemonte è un segnale di grande importanza per l’economia della nostra regione e sono convinto che il modello Piemonte si possa replicare su scala nazionale, su tutti i territori” aggiunge il presidente dell’Unione Province italiane Antonio Saitta.

“L’iniziativa Sbloccacrediti nasce per contrastare la crisi economica delle imprese del nostro territorio. UniCredit, da sempre vicina al tessuto imprenditoriale locale, ha aderito fin dall'inizio a questo progetto perché è importante che le Pmi piemontesi possano riscuotere il più velocemente possibile e senza costi aggiuntivi i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, compresi da oggi gli enti provinciali” ha commentato Vladimiro Rambaldi, Deputy Region Nord Ovest UniCredit.

Sbloccacrediti_Piemonte:
Chi
Possono usufruire del Fondo Sbloccacrediti_Piemonte le micro, piccole e medie imprese

(individuate secondo la definizione contenuta nella Raccomandazione 2003/361/CE del 6

maggio 2003) che:

• abbiano sede legale o operativa in Piemonte
• non siano in liquidazione o altra procedura concorsuale
• siano in regola con il pagamento del diritto camerale
• vantino un credito già scaduto, certo, ed esigibile che deve essere certificato da

un’amministrazione provinciale

• abbiano un merito del credito pari o superiore a solvibilità sufficiente.

Come
Il Fondo rotativo delle Camere di commercio piemontesi consente lo smobilizzo a tasso zero di

crediti scaduti e certificati da parte delle amministrazioni provinciali fino ad un ammontare

massimo di 50mila euro per impresa. La Pmi deve ottenere la certificazione del proprio credito

direttamente dall’amministrazione provinciale (secondo la modulistica disponibile sul sito

www.pie.camcom.it/sbloccacrediti_piemonte) per poi consegnarla in una qualsiasi filiale

UniCredit in Piemonte, al fine del trasferimento dei fondi.



Fino a 50mila euro, le operazioni per l’impresa non hanno costi né per interessi né per

l’istruttoria. Per cifre superiori a 50mila euro e inferiori a 100mila euro, UniCredit ha

concordato con il sistema camerale piemontese condizioni di favore pari a:

• tasso: Euribor 12 mesi + spread pari al 3,50% (fisso per tutte le classi di rating)
• commissioni/spese: 0
• scadenza rimborso: 12 mesi (rimborso unica soluzione)

In caso di crediti eccedenti la soglia dei 100mila euro, l’eventuale ulteriore somma potrà essere

smobilizzata a condizioni liberamente negoziabili tra UniCredit e impresa.

Tempi
Il Fondo rotativo Sbloccacrediti è operativo fino al 31 dicembre 2013.

Per maggiori informazioni sul Fondo: Numero di telefono 848 800 229 (lun-ven 9.00-17.00)

Email sbloccacrediti_piemonte@pie.camcom.it, www.pie.camcom.it/sbloccacrediti_piemonte
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