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Trasporto pubblico in Piemonte a rischio

Incontro lunedì tra il presidente dell’Unione Province Piemontesi Massimo Nobili e il presidente dell’ANCI Piemonte Piero Fassino. Il 3 aprile 2013 Assemblea per discutere la grave situazione.

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Trasporto pubblico in Piemonte a rischio
“Abbiamo fatto il punto sul problema stringente dei finanziamenti al Trasporto Pubblico Locale, che con la riduzione del fondo statale e l’attuale indisponibilità della Regione di integrarlo con proprie risorse mette a serio rischio servizi di primaria importanza per i cittadini, e in particolare quelli residenti in zone montane e periferiche.

Abbiamo così inoltrato al Presidente Cota la richiesta di un incontro da calendalizzare con la massima urgenza, perché le Province – esponendosi in prima persona – hanno rinnovato i contratti fino alla fine del mese ma più di così non possono fare, anche a fronte del debito pregresso – parliamo complessivamente di 50 milioni di euro – nei confronti delle società di trasporti” spiega il Presidente Nobili che fa sapere inoltre come per il prossimo mercoledì 3 aprile UPP, ANCI, Organizzazioni Sindacali e Associazioni di categoria si riuniranno in assemblea presso il Palazzo della Provincia di Torino.

“La situazione è grave ed è risultanza di tre concause: l’insolvenza nei confronti delle società di trasporto pubblico che svolgono in questo ambito funzioni delegate dalla Regione; la carenza di risorse con un fondo statale che su scala regionale scende da 600 a 470 milioni e che impone ulteriori tagli al servizio già pesantemente ridotto in quest’ultimo anno; la mancata firma, ad oggi, da parte dell’Assessore Bonino degli accordi di programma necessari per poter rinnovare i contratti alle aziende” ricorda Nobili indicando come con l’Assemblea del prossimo 3 aprile si voglia altresì richiamare tutti alla propria responsabilità di fronte a uno scenario che rischia di concretizzarsi in un disservizio insostenibile per migliaia di cittadini, per lo più lavoratori, studenti e abitanti di paesi che devono spostarsi quotidianamente nei centri urbani di riferimento.
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