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La lapide del battello "Genova"

Riceviamo e pubblichiamo una nota riguardante l’annosa questione della posa di una lapide o cippo a ricordo dei 34 civili morti sul battello “Genova” il 25 settembre 1944, a firma di Adriano Rebecchi Martinelli, Responsabile Provinciale della Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI.

Baveno
La lapide del battello "Genova"
Una delle caratteristiche delle cittadine che si affacciano sul Lago Maggiore, specie quelle della sponda piemontese, è che vi sono molti monumenti, cippi, targhe, che ricordano le tragiche vicende della Guerra civile, vicende alle quali sono intitolate anche molte strade e piazze.

Ovviamente il ricordo è esclusivamente per i morti e caduti per mano dei cosiddetti “nazifascisti”, mentre restano esclusi quelli che sono morti o caduti perché combattevano dalla cosiddetta “parte sbagliata” e, anche se noi non condividiamo questa discriminazione, la possiamo capire visto che sono i vincitori ad avere sempre ragione.
Ma i civili perché discriminarli?

Si dà infatti il caso che sul Lago Maggiore, come del resto in molte parti d’Italia, vi siano stati anche numerosi morti civili che non c’entravano niente con la parte “giusta” o “sbagliata”, morti che non meritano di essere confinati nell’oblio solo perché non sono caduti per mano dei “nazifascisti”.

Nello specifico ci riferiamo a coloro che sono morti il 25 settembre 1944 sul battello “Genova”, carico SOLO DI CIVILI, mitragliato, incendiato e affondato da aerei angloamericani davanti al pontile di Baveno (provincia del Verbano-Cusio-Ossola).

In quell’attacco, che non aveva nessuna valenza militare e strategica, morirono 31 civili più 3 dipendenti della Navigazione Laghi.

Quando si parla di morti non è mai bello rifarsi alla legge dei numeri, ma i partigiani ed ebrei uccisi a Baveno e ricordati da monumenti, cippi, lapidi, sono complessivamente inferiori come numero ai 34 civili morti nell’attacco ingiustificato al battello “Genova”.

Da anni l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI, unica nell’omertà generale ad essersi interessata della tragica vicenda, sta chiedendo con insistenza la posa di una lapide, targa o cippo, a ricordo dei morti del battello “Genova”.

Nel 2009 fu inviata una richiesta di interessamento persino all’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la cui Segreteria Generale rispose che la richiesta di un “segno” a ricordo di quei morti “dimenticati” era LEGITTIMA ma che la competenza era dei due Enti locali interessati : Comune di Baveno e Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Questi ultimi, senza spiegazioni o comunicazioni ufficiali, hanno espresso PARERE NEGATIVO e da allora malgrado la nostra richiesta venga ripresentata annualmente continuano ad ignorarla, non degnandosi nemmeno di rispondere alle rituali lettere raccomandate.

Evidentemente tutte le belle parole come pacificazione, memoria condivisa, rispetto dei morti, enfaticamente ripetute nelle tante commemorazioni ufficiali indette dal Comune di Baveno e dalla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola per il ricordo dei morti di quel tragico periodo della Guerra Civile, sono solo dichiarazioni di facciata dietro alle quali si celano la faziosità politica, la volontà discriminatoria e il disinteresse istituzionale.

Questo è quanto accade tuttora sulla sponda piemontese del Lago Maggiore.

Adriano Rebecchi Martinelli
Responsabile Provinciale della
Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI



33 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Giovanni Non conosco
Giovanni
6 Novembre 2016 - 11:19
 
Purtroppo non conosco bene la storia del battello Genova , e non so di certo chi imbarcasse ,se veramente erano civili inermi è stato un massacro ingiusto, ma in guerra i confini sono labilissimi.
In ogni caso sono convinto che i nazifascisti fossero il male , e fortunatamente sono stati sconfitti e se qualcuno vuol modificare questo è un folle e va rinchiuso in un manicomio . E sono talmente buono che non li metto ne nelle camere a gas e nemmeno nei forni crematori.
Vedi il profilo di Maurilio ...la storia la fanno i vincitori...
Maurilio
6 Novembre 2016 - 12:23
 
...la storia la fanno i vincitori, questo vale per tutte le guerra!

Che ancora oggi ci sia qualcuno, spero senza secondi fini, che si metta a fare la conta dei morti da una parte e dall'altra mi sembra ridicolo, triste e fuori tempo, sempre che non ci siano secondi fini (lo ribadisco, non si sa mai!)!

Detto questo, il concetto di parte sbagliata, che piaccia o no, nasce dal fatto che il legittimo governo italiano, pur tra molti errori, cinismo e viltà, prese una decisione, giusta o sbagliata che fosse. Pochi, decisero di non seguire questa strada, trascinando un paese nella guerra civile.

Voler far ricadere la responsabilità dei morti del battello Genova sugli alleati, è un'altro atto di viltà! La responsabilità è di chi si schierò contro il governo legittimo!

E' giusto ricordare i morti, ma questo non deve essere un paravento per non riconoscere le vere responsabilità!

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di robi Impossibile....
robi
6 Novembre 2016 - 16:05
 
In Italia non è possibile riappacificare niente....i buoni sono gli antifascisti, i cattivi i fascisti. Poco importa che alleati e partigiani abbiano compiuto stragi e massacri di civili, loro erano il bene. Non ci fossero giornalisti e storici coraggiosi e di sinistra come Giampaolo Pansa tutto sarebbe insabbiato e sotterrato, o affondato come il battello Genova con a bordo non sterminatori di ebrei (come i comunisti stalinisti in Russia....) ma cittadini inermi. Anche le foibe non esistono, pura fantasia di fascisti nostalgici e buguardi, e se anche qualche donna o bambino fose stato infoibato beh....era necessario per la liberazione! Poco si sa di fascisti che il giorno dopo erano diventati comunisti, poco si dice del tanto osannato Dario Fo, ex repubblichino e poi sepolto cantando bella ciao, o dei vari Scalfari, Ingrao, Bocca e moltissimi altri intellettuali di "sinistra" passati dal nero al rosso manco fossero milanisti.....Poco si dice nei TG politicamente boldriniani che i violenti nelle piazze che chiamano "antagonisti" sono comunisti estremisti, accecati da decenni di odio verso qualsiasi cosa che possa dirsi democratico.
Per rispetto dei morti per mano dei "buoni" ora mi zittisco, ma molti dovrebbero farsi non un esame, ma un intera laurea di coscienza, se ne hanno ancora.
saluti
Vedi il profilo di Kiryienka Re: ...la storia la fanno i vincitori...
Kiryienka
6 Novembre 2016 - 19:20
 
Ciao Maurilio,da quello che ho sentito dire da nonni,vecchi,anziani,genitori,e poi,da quei documentari che npassano ,direi,quotidianamente sulle tv e su internet(i canali ''storici e le rubriche,ormai si sprecano),non direi prorpio che ''un manipolo'' fosse col ''male''.Mi sembra che le piazze fossero stracolme e che ad ogni ''dichiarazione'' un boato seguisse......poi,se vogliamo dire che c'era opposizione,questo e' normale....e diciamo anche che ,alla fine della guerra,erano tutti ''rossi'',ed anche questo e' normale,direi...............non sono proprio d'accordo sul fatto che la storia la scrivano i vincitori ,molte volte il ricordo dei ''vinti'' ha sovvertito poteri che pensavano di essere solidissimi,solo questione di tempo.........che e' sempre galantuomo.......salut
Vedi il profilo di marco zacchera 2realtà storiche
marco zacchera
7 Novembre 2016 - 08:39
 
Il battello "Genova" fu mitragliato ed affondato da un aereo alleato, non vi erano a bordo militari e in quei giorni l'Italia era devastata dai bombardamenti inglesi ed americani che spesso non avevano nessuno scopo bellico ma solo di terrorizzare i civili. Qualcuno ricorda il bombardamento delle scuole elementari di Gorla, a Milano, con oltre 300 bambini uccisi. Lo stesso avevano fatto i tedeschi terrorizzando l'Inghilterra nella prima parte della guerra e gli americani - sganciando le bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki (se dovevano "dimostrare" avrebbero potuto farlo anche su una zona non abitata...) - uccisero in pochi istanti centinaia di migliaia di persone. Qui non si tratta di giudicare ma di ricordare e il ricordo è (o dovrebbe essere) di tutti i paesi civili. Un doveroso ricordo per le vittime del "Genova" sarebbe quindi assolutamente corretto, ma il problema è che aprirebbe un ipotetico riesame di alcune vicende storiche che una "vulgata" ufficiale preferisce non affrontare mai e purtroppo le nuove generazioni di italiani non sono interessati alla propria storia anche perché spesso non è stata loro spiegata dai diversi punti di vista. Se qualcuno è interessato - per esempio - mi richieda via mail un mio saggio sulla nascita della Repubblica dell'Ossola: l'ho illustrato in mezza Italia, ma dalle nostre parti l'ANPI e la Casa della Resistenza non hanno mai voluto farlo eppure non si offende nessuno ma si propongono tesi e documenti sui quali - dal punto di vista storico, come è per il battello Genova - sarebbe giusto dibattere almeno tra chi è interessato a queste vicende.
Vedi il profilo di Kiryienka Re: realtà storiche
Kiryienka
7 Novembre 2016 - 12:24
 
Ciao marco zacchera,ottimo post,non ne avevo dubbi.....ma come sai ,non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire......conosco molti retroscena della ''Rep dell'ossola'',per motivi che ti diro',Onorevole.La repubblica nn era cosi' tanto repubblica.........lo so.....salut
Vedi il profilo di Maurilio 1Re: realtà storiche
Maurilio
7 Novembre 2016 - 12:30
 
Caro Marco Zacchera

continui a fare esempi assolutamente corretti, ma che non partono dal presupposto giusto!

Chiaramente, la storia non si fa con “se” e con i “ma”, così come la guerra non è mai ne bella e ne nobile. Chissà quanti civili sono morti nelle recenti partecipazioni italiane il Libia, Afghanistan, Iraq,…senza che se ne parli, o semplicemente, se ne sappia qualche cosa. Ma questa è la guerra, se decidi di mandare aerei, navi e uomini armati, in un territorio ostile, qualcuno muore!

Per questo, non dobbiamo limitarci a discutere dei singoli eventi, troveremo sempre angolature diverse, che potrebbero o meno, giustificare i fatti. Ma proviamo a rispondere, in modo assolutamente “onesto” e libero da qualsiasi preconcetto, alla domanda chiave:
“anche se non approviamo come si sono sviluppati gli eventi (15 luglio, 8 settembre, fuga del re,…) era legittima la scelta di firmare la resa incondizionata?”
Ribadisco, resa incondizionata e non armistizio come si tende a farlo passare ancora oggi sui libri di scuola, perché, per la guerra, voluta da chi poi ha voluto continuare l’avventura nella RSI, per l’Italia non avrebbe potuto avere altri sbocchi, noi eravamo il “ventre molle” dell’asse; non a caso, i primi sbarchi alleati avvennero in Italia (10 luglio 1943 in Sicilia, 9 settembre 1943 a Salerno, 22 gennaio 1944 ad Anzio mentre solo il 6 giugno 1944 sbarcarono in Normandia e il 15 agosto 1944 in Costa Azzurra!).

Se si ritiene che questa scelta fosse legittima, e non vedo su quali basi si possa pensare che non lo fosse, visto che, banalmente, era il re e non il capo del governo a firmare leggi, dichiarazioni di guerra,… la Repubblica Sociale non avrebbe avuto modo di esistere!

Tutto quello che è successo dopo il 23 settembre 1943 (data ufficiale di nascita della RSI) è diretta responsabilità di chi ha voluto questa “avventura”. In questo, c’è un’oggettività evidente di parte “giusta” e parte “sbagliata” (le virgolette sono d’obbligo).

Qualcuno potrà obiettare che la RSI è nata per volontà dei tedeschi! Verissimo, ma quanto aiuto ha avuto da parte degli italiani?
Quanti italiani, come Mussolini, Borghese, Graziani solo per citare i primi che mi vengono in mente, non hanno “obbedito” al loro legittimo governo e con le loro decisioni hanno fatto si che iniziasse una vera e propria guerra civile?

È chiaro che se continuiamo ad inquadrare quegli anni secondo uno schema partigiani “buoni”, nazisti “cattivi” e fascisti “cattivi, ma…” non se ne esce. Se poi cerchiamo di “leggere” e “giustificare” gli eventi in funzione dell’appartenenza attuale (MSI prima, AN poi e ora boh, ma anche PCI prima e boh dopo) si farà ancor più fatica ad uscirne!

Ovvio, che in tutto questo, le colpe non sono di quei poveracci che si sono trovati da una parte o dall’altra dello schieramento, senza capire bene il perché o che si sono trovati in mezzo a fatti di guerra, ma di chi li ha portati a questi eventi!

In questo contesto, è corretto pensare di ricordare i morti del battello Genova, ma anche del battello Milano affondato in analoghe circostanze a Pallanza e di tutte le altre vittime di questa guerra assurda; ma non come morti per “mano di… in contrapposizione a…”, come si sta cercando di fare, ma perché queste persone, sono vittime di una guerra assurda che si poteva evitare o quantomeno limitare!

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di Kiryienka Re: Re: realtà storiche
Kiryienka
7 Novembre 2016 - 13:41
 
Ciao Maurilio,............bella analisi....mi piace......
Vedi il profilo di marco zacchera dibattito
marco zacchera
7 Novembre 2016 - 13:52
 
Caro Maurilio, trovo molte delle cose che scrivi assolutamente esatte (come la validità giuridica della resa l'8 settembre, le responsabilità di una guerra assurda, l'impreparazione dell'Italia, gli sbagli del regime, la sostanziale ignoranza sul potere enorme degli USA) ma il DIBATTITO - civile ed eventualmente contrapposto - nello studio della Storia è essenziale ed è per questo che occorrono tempo, più voci, spirito di indagine e volontà di ricerca, approfondimenti. Non si tratta di dare "colpe" ma di cercare di capire e interpretare il perchè dei fatti e questo vale dall'archeologia alla storia contemporanea. Mi spiace dover notare che spesso - soprattutto localmente - su fatti recenti non si voglia discutere o lo si faccia a senso unico. A 70 anni dalla guerra civile nessuno deve offendersi (o ricordare dei caduti comunque innocenti come i passeggeri del "Genova") Ciò detto se non l'hai letta e ti interessa mandami (vale anche per eventuali altri lettori) un cenno a marco.zacchera@libero.it e ti mando la mia ricerca sulla nascita della Repubblica dell'Ossola.
Vedi il profilo di Andrè non mi interessa
Andrè
7 Novembre 2016 - 15:34
 
la discussione da bar .. ma dal punto di vista storico non ci fu nessuna guerra civile , ma una guerra di liberazione dall'invasore nazista ai quali si aggiunsero fiancheggiatori italiani successivamente . Per Kiry.. lei dovrebbe distinguere gli anni del "consenso " da cosa avviene dopo il 10 Giugno del 40 .... se poi o lei o l'onorevole Zacchera ci spiega come è nata la Repubblica dell'Ossola ... no perchè già ho letto da qualche parte una sua fantasiosa ricostruzione sulla battaglia di Megolo dove addirittura sostiene che il comandante Moscatelli non intervenne apposta ...
Vedi il profilo di robi discussione storica...
robi
7 Novembre 2016 - 17:35
 
Per molti i morti non 'buoni' sono discussioni da bar. Per altri più obiettivi la storia si guarda con un occhio più sveglio e non distorto da visioni univoche e parziali. Ma a sinistra l'obiettivita' non è pensabile. Altrimenti non si spiegherebbe come il Sig. Dario Fo da repubblichino alleato dei nazisti sia stato sepolto cantando bella ciao.a questo è solo un esempio. ... Parliamo dei partigiani rossi che volevano sostituire la dittatura fascista con quella comunista? Discorsi da bar? No grazie. ..quelli li lascio ai kompagni. ..
Vedi il profilo di Andrè Re: discussione storica...
Andrè
7 Novembre 2016 - 21:19
 
Ciao robi

Se lei robi sostiene ciò che ha scritto .. cioè che le formazioni garibaldine volessero sostituire la dittatura fascista con quella comunista allora davvero sono chiacchiere da bar... primo lei dovrebbe conoscere la svolta di Salerno e l intervento che fece Togliatti ritornato dall esilio .. secondo si dovrebbe ricordare che nel governo Bonomi erano presenti esponenti comunisti , terzo dovrebbe ricordarsi che Togliatti ministro della giustizia sotto il governo De Gasperi firmo l amnistia nei confrnoti dei fascisti... quarto che i potenti della terra si erano già spartiti le zone di influenza con l accordo di Yalta .. quarto che i partigiani greci comunisti vennero massacrati dall esercito anglo americano e che nessuno avrebbe potuto andare contro Quell accordo.... parliamo di storia se vogliamo
Vedi il profilo di marco zacchera storia maestra di vita
marco zacchera
8 Novembre 2016 - 00:03
 
ma perché ogni volta che si affrontano questi temi si deve arrivare alla polemica?
Così non si approfondisce mai! E' quello che vedo in questi giorni per il referendum: tutti urlano, è un "derby" o una lotta pro o contro Renzi e pochi o nessuno affrontano la questione vera, ovvero i contenuti. La storia insegna come silente maestra di vita, ma chi urla o ha preconcetti non la capisce e non l'ascolta....
Vedi il profilo di robi nessuna polemica
robi
8 Novembre 2016 - 05:42
 
Ha ragione Zacchera. Nessuna polemica. Ma anche nessuna lezioncina di storia da chi la distorce a proprio piacimento. E la triste e un po' irritante disamina del signore sopra lo dimostra. L'approfondimento si costruisce con persone intellettualmente oneste. Non con gente offuscata da orribili ideologie che spacciano per libertà e democrazia. Con questi la polemica è necessaria. Pansa ha osato polemizzare, dicendo da sinistra quello che nessuno aveva il coraggio di dire, cioè la verità storica. Tutto qui.
Vedi il profilo di Andrè Re: nessuna polemica
Andrè
8 Novembre 2016 - 10:51
 
Ciao robi

distorto??? .. le ripeto .. si rilegga l'intervento di Togliatti dopo il suo ritorno in Italia nell'aprile del 44 ... o è di mia invenzione?? i giudizi storici sono una cosa, ma gli accadimenti sono altro
Vedi il profilo di Max Lavecchia 1lapidi
Max Lavecchia
8 Novembre 2016 - 15:44
 
Non vedo perchè non si dovrebbe mettere una lapide a ricordo di quelle vittime della storia.
Si mettono lapidi per chi tira estintori contro i carabinieri e si negano lapidi per chi mori' perchè si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato
Vedi il profilo di robi Togliatti?
robi
8 Novembre 2016 - 18:38
 
La ringrazio Sig. André. ...ma Togliatti detto il migliore (amico di Stalin) non rientra tra le mie letture. Stiamo sulle nostre posizioni e stop. Saluti
Vedi il profilo di Maurilio Re: non mi interessa
Maurilio
8 Novembre 2016 - 23:13
 
Ciao Andrè

Non so cosa intendi per guerra di liberazione, di sicuro è stata una guerra di invasione con le forze alleate che sono risalite, a fatica, dal sud a nord.

Di solito, con il termine di guerra di liberazione si intende la lotta partigiana, che sicuramente ha avuto un'importante valenza politica, in qualche modo ha alzato lo "status" da co-belligeranti a "quasi alleati", ma sotto il piano militare ha influito poco.

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di Maurilio Re: discussione storica...
Maurilio
8 Novembre 2016 - 23:37
 
Ciao robi

se l'unica cosa che sai dire è "...poco si dice del tanto osannato Dario Fo, ex repubblichino e poi sepolto cantando bella ciao.." hai proprio capito poco, e rendi questa discussione poco interessante!

Chissa quanti ragazzi di 17/20 anni sono hanno combattuto, o comunque prestato servizio militare nella RSI, pe rpoi cambiare radicalmente idea!
Se proviamo a metterci nei panni di ragazzi nati sotto il regime fascista, che avevano studiato nelle scuole fasciste, non doveva essere sicuramente facile farsi idee diverse da quella di regime. E poi, ci voleva un gran coraggio a scappare e/o ribellarsi in uno stato militarizzato!

Per questo motivo, a chi scelse la lotta partigiana, deve andare tutto il nostro rispetto, non deve essere stata una scelta facile!

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di robi punti di vista
robi
9 Novembre 2016 - 06:19
 
Di solito evito di esprimere la mia opinione su questo sito proprio perché spesso gli interlocutori sono poco rispettosi delle altrui opinioni. E purtroppo credo che anche in questo caso sia così. Non per nulla la radice dei movimenti di cui si discute è la stessa...il socialismo movimentista e rivoluzionario. La cultura liberale da cui provengo mi permette di essere libero da qualsivoglia deviazione ideologica. E di questo ne sono fiero. La nostra Costituzione, che considero la più brutta del mondo, dice comunque che esiste la libertà di pensiero (!). Anche se poco interessante. Maurilio lo seguo spesso. Intelligente ma come molti succube di pretesa superiorità culturale che somiglia tanto alla puzza sotto il naso dei radical chic. Un vero clintontano doc.... Detto questo spero di diventare più interessante!
Vedi il profilo di lady oscar ohhhhh
lady oscar
9 Novembre 2016 - 07:50
 
Finalmente una discussione pacata nei modi e interessante che si segue con piacere. Resto in linea
Vedi il profilo di Andrè Re: lapidi
Andrè
9 Novembre 2016 - 10:34
 
Ciao Max Lavecchia

alla persona che aveva in mano un estintore gli hanno sparato in faccia .. perchè in quei giorni in cui venne sospesa la Costituzione e la democrazia si cercò a tutti i costi il morto .. io c'ero e so cosa è successo .. non come molti che commentano qui erano a casa a tifare per chi manganellava e prendeva a calci con gli anfibi , ragazzi, ragazze vecchi e donne inermi e con mani alzate durante le cariche
Vedi il profilo di Andrè Re: Togliatti?
Andrè
9 Novembre 2016 - 10:38
 
Ciao robi

questa è la differenza tra Lei e me :io leggo anche storici di destra come De Felice o altri scritti che si avvicinano ideologicamente al fascismo , lei non legge cose dall'altra parte.. quindi chi è i
ideologicamente prevenuto?
Vedi il profilo di Andrè Re: Re: non mi interessa
Andrè
9 Novembre 2016 - 10:45
 
Ciao Maurilio

non credo che sotto il piano militare abbia influito poco , furono molte le forze Nazifasciste impegnate nelle retrovie per combattere i partigiani e quindi non impegnati al fronte . Ti ricordo comunque che quando il generale Alexander con il suo proclama nell'inverno del 44 annunciava la sospensione delle operazioni militari sul fronte italiano e chiedeva ai partigiani chiese di sospendere qualunque attacco ai nazifasciste e di attestarsi su posizioni difensive ,gli fu risposto picche dal CLNAI e furono inflitte gravi perdite ai Nazifascisti
Vedi il profilo di Simona T. Caccia alle streghe
Simona T.
9 Novembre 2016 - 11:20
 
Robi non fa alcuna analisi storica ma pone in essere le sue solite ossessioni contro i cattivoni comunisti.
E' solo un'ossesione.
Vedi il profilo di Maurilio Re: punti di vista
Maurilio
9 Novembre 2016 - 11:58
 
Ciao robi

se e vero che mi segui spesso, dovresti aver capito che io ho tutto tranne che "succube di pretesa superiorità culturale", anzi!

Dico sempre che la mia unica certezza è il dubbio! Solo chi ha molti dubbi è in grado di capire oltre a chi ha solo certezze!

Infatti non prendo posizione predefinite negli eventi accaduti dopo il 25 luglio/8 settembre del 43. Cerco solo di trovare, e capire, il punto d'innesto, da cui si può capire meglio, e soprattutto senza preconcetti, quei fatti.

Per contro, se mi citi come fatto rilevante alla discussione, la partecipazione di Dario Fo, cioè di un ragazzo di 17 anni, a quei fatti sorrido e faccio spallucce, scusa!

Clintoniano non so, l'America è lontana, e non mi butto...ma sotto sotto, penso che Trump possa anche essere una buona cosa, ma questo è un altro discorso.

Peraltro, sono assolutamente d'accordo sulla posa della lapide, mi lasciano, ma mi sto ripetendo, perplesso le motivazioni, e ho dei dubbi sul motivo per cui sia proposta ora e da una ben determinata area politica, non mi piace confondere il presente con il passato

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di Maurilio Re: Re: Re: non mi interessa
Maurilio
9 Novembre 2016 - 15:11
 
Ciao Andrè

la lotta partigiana ebbe più influenza sul piani politico e sociale che militare.

Questo non significa che ci furono azioni militari di rilievo, la guerriglia se fatta dal padrone di casa è sempre devastante, ma non influi sulla storia militare.

Al nostro concittadino gen. Cadorna, comandante in capo del CVL, va riconosciuta abilità e coraggio.

Ma, comunque, ebbero un ruolo militare marginale, basta fare un confronto con le forze, l'organizzazione e la tecnologia messa in campo dagli alleati anche nella campagna d'Italia.

Saluti

Maurilio
Vedi il profilo di robi risposta non interessante
robi
9 Novembre 2016 - 15:44
 
Data la mia pochezza, posso solo dire al Sig. André che le manifestazioni cui si vanta di aver partecipato hanno matrice violenta. Difficile negarlo. Giuliani? Per me un delinquente. Per la signora che mi accusa di vedere ombre rosse dappertutto credo che il discorso si debba capovolgere. Gli intolleranti e antidemocratici oggi stanno a sinistra. Chi non è dalla loro parte è un fascista degenerato. Ma oggi per me è una bella giornata. Non ritengo di andare oltre. Se si parlano lingue diverse o si impara la lingua del l'interlocutore o si tace. Ora preferisco tacere. Saluti
Vedi il profilo di paolino proprio vero..
paolino
9 Novembre 2016 - 16:37
 
..un bel tacer non fu mai scritto.
Vedi il profilo di Hans Axel Von Fersen Re: Re: Togliatti?
Hans Axel Von Fersen
9 Novembre 2016 - 19:55
 
Ciao Andrè,

da quando gli iscritti al PCI sono da considerare storici di destra?
Vedi il profilo di Hans Axel Von Fersen Re: Re: lapidi
Hans Axel Von Fersen
9 Novembre 2016 - 19:59
 
Ciao Andrè

Alt! Non gli hanno sparato in faccia! Gli han sparato sopra la testa poi l'arma impropria che teneva sopra la testa, ha deviato il proiettile in faccia.
Così dicono le perizie e le sentenze.
Vedi il profilo di Hans Axel Von Fersen Re: Re: discussione storica...
Hans Axel Von Fersen
9 Novembre 2016 - 20:08
 
Ciao Maurilio

Un conto è cambiare idea, ci sta, un conto è negare o addirittura raccontare la panzana che ci si era arruolati tra le file dei repubblichini per fare la spia ai partigiani e poi portare le persone che ricostruivano correttamente la realtà in tribunale e venire da questo sbugiardato.
Vedi il profilo di Max Lavecchia targa
Max Lavecchia
10 Novembre 2016 - 08:27
 
Probabilmente ormai è anche troppo tardi per apporre quella targa, anche se si sarebbe dovuta mettere perchè ripeto quelle persone morte si trovavano al posto sbagliato nel momento sbagliato. Parlando di revisionismo storico fa ribrezzo che un delinquente come giuliani sia stato elevato a sorta di martire da una certa parte, nei giorni in cui "venne sospesa la democrazia" sicuramente da chi infilava travi di legno nei Defender e da chi incendiava vetrine ed automobili. Gli unici a cui ha giovato la morte di quel border-line sono stati i due falliti 68ni dei genitori, che ora vivacchiano improvvisando pseudo-conferenze da centro sociale sulla martirizzazione del figlio



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