In questo periodo, al termine della primavera, ed in attesa del sole estivo, nonostante settimane di pioggia quotidiana, il cielo ci offre ancora scene ricche di tinte e fluttuazioni, come quelle che durante il termine della prima decade di maggio 2024 , ci hanno offerto spettacoli naturali molto rari alla nostra latitudine.
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Nel mese di settembre 2021 avevamo visto quanto la nostra stella Sole possa offrire al nostro sguardo non allucinato dalla sua immensa luce, ma tramite filtri appositi, studiati e realizzati recentemente per poterlo osservare e registrare fotograficamente o con camere di ripresa, per poi passare alla elaborazione dei filmati e delle immagini risultanti.
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Quasi per scongiurare la pandemia Covid-19, da molti mesi lo sguardo protetto da occhiali da sole ci invita ad osservare con cautela il Sole, l’astro che ogni giorno sereno ci viene offerto, apparentemente ogni giorno sempre identico.
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Questo è giugno, il mese del solstizio di estate, con i prodromi della calura del solleone di luglio ed agosto, che ci porterà a trascorrere ore al lago, al mare, o in riva ad un fiume, per poterci rinfrescare e ristabilire un equilibrio fisico che ci permetta anche di osservare e registrare i fenomeni celesti anche durante il giorno, come quelli relativi al nostro amico Sole.
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La pandemia Covid-19, che ormai da quasi un anno imperversa in tutto il mondo, ci obbliga a restare chiusi nelle nostre dimore per evitare il relativo contagio. Ma anche solo dal proprio balcone o giardino, chi può osservare il cielo, ed in orari più comodi di quelli serali, con un apposito filtro, ha l’opportunità di vedere il sole che ha ripreso la sua attività, dopo un ritardo di alcuni anni rispetto al previsto.
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Sono mesi di Covid-19, epidemia virale denominata anche Coronavirus, e la sua diffusione rapida, silente, inizialmente asintomatica, ma molto pericolosa e spesso mortale, ci costringono a stare chiusi in casa, e ad evitare contatti con le altre persone, e sta rappresentando il motivo di ripensamenti, di analisi del valore dell'esistenza, e del ritorno ad antiche abitudini.
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Lo scorso anno mi venne proposto da diverse fonti di portare l’astronomia nelle scuole elementari e medie di alcuni comuni dell’alto Verbano, e ritenendo utile insegnare agli adolescenti la conoscenza del cielo, accettai con entusiasmo.
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Come accennato in un precedente articolo nella rubrica Astronews, da quando esiste, l’uomo ha sempre considerato il Sole come una suprema divinità, per il suo calore e la sua luce, fonti di vita animale e vegetale sulla terra.
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Da alcuni mesi gli abitanti di Bracchio, possono periodicamente osservare le bellezze del cielo stellato con la guida di un astrofilo di Verbania, Valter Schemmari.
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Da sempre l’umanità ha rivolto la sua attenzione alla luce del sole, interpretando per lungo tempo la luce ed il calore dei suoi raggi come segni di una suprema divinità.
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