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Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 4 Aprile 2020 - 05:44

Comitato stop 5G VCO
Ci sono studi di centinaia di scienziati accreditati che hanno chiesto di fermare il 5G. Non sono affatto bufale, tanto è vero che ci sono posizioni preoccupate del Consiglio d'Europa, della Svizzera, della Slovenia, della Regione di Bruxelles, di centinaia di città AMERICANE e di Comuni di tutto il mondo. 5G. DAGLI USA LA RICERCA DA PAURA: “DANNI AL DNA ED EFFETTO CANCRO” di Martin Pall Nel panorama dell’informazione tutto tace. Guai a parlarne. In ballo ci sono i miliardi delle aziende di telefonia. Ma cosa ci stanno nascondendo? Sta per arrivare il 5G, il nuovo sistema permetterà connessioni dati a maggiore velocità e molte altre funzioni wireless. La velocità di partenza del 5G potrà spingersi fino a 1000 volte di più dell’attuale con 1milione di connessioni per chilometro quadro. Ma il danno sugli esseri viventi a causa delle onde elettromagnetiche potrebbe essere disastroso. In assenza di uno studio preliminare ‘ufficiale’ sul pubblico rischio sanitario, a tappare la falla ci pensa Il Prof. Martin L. Pall, emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, che ha inviato alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. LO studio fa paura, davvero! Martin Pall, tra i più noti studiosi al mondo degli effetti biologici delle radiofrequenze, non lascia equivoci: il 5G provoca 8 principali danni alla salute umana. Eccoli, in sintesi: danni cellulari al DNA – rottura al filamento singolo del DNA, rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA; diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei, abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, abbassamento della libido;danni neurologici e neuropsichiatrici; apoptosi e morte cellulare; stress ossidativo e aumento dei radicali liberi (responsabili della maggior parte delle patologie croniche); effetti ormonali; aumento del calcio intracellulare; effetto cancerogeno sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico. Insomma, c’è poco da starne sereni, l’impatto su tutta la popolazione potrebbe essere davvero devastante. Qualche tempo fa 170 scienziati indipendenti hanno chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. Con il sostegno dell’associazione AMICA, per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (suo il rilancio in Italia della ricerca di Pall) i primi firmatari dell’appello furono Rainer Nyberg, EdD, professore emerito della Åbo Akademi in Finlandia, Lennart Hardell, docente al Dipartimento di Oncologia della facoltà di medicina di Orebro in Svezia. Poi sono seguite le firme di altre decine e decine di scienziati. L’appello chiede da tempo alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. “Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici – dicono gli scienziati – Con “l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili” nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G (all’interno di abitazioni, negozi e negli ospedali) ci saranno, secondo le stime, “da 10 a 20 miliardi di connessioni” (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto Internet delle Cose. Tutto questo potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza” Angela Francia https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/An

Coronavirus: chiesta maggiore restrizione per il Piemonte - 8 Marzo 2020 - 22:32

mi chiedo
Mi chiedo quando entreranno in azione i militari con ospedali da campo e rianimazioni, visto che ne sono dotati sarebbero di grande aiuto agli ospedali in affanno.

Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 17:16

seconda parte...
ICARDI: se una persona non è preparata deve avere l’umiltà di non fare quella cosa. Arriva al Tecnoparco con una presentazioncina (per fortuna registrata dalla TV locale, sennò indisponibile ai poveri cittadini) ppt che è onestamente orrenda, umiliante per lui che la presenta e irritante per chi con più di tre neuroni deve assistere ad uno spettacolo così triste. A parte la qualità grafica del lavoro, che credo sia costata non più di 20 minuti di impaginazione, e che sarebbe stata triste in Bangladesh, la cosa peggiore è la qualità dei dati presentati, in gran parte incompleti e quando presenti limitati a valori unici, senza un minimo di valore matematico e statistico. E dire che ha a disposizione dati di vent’anni e aveva pure tre mesi di tempo… se un mio studente non dico di magistrale ma di triennale mi si presentasse con un lavoro del genere lo rispedirei al primo anno a rifarsi l’esame di statistica dove evidentemente dormiva! Il fatto è che nel panorama politico lui era quello “esperto”… pensate gli altri! Non può andare ad un incontro sulla sanità perché non ha la sicurezza di avere un videoproiettore :-) MARCHIONINI: non si può dire che non sia coerente, vuole l’ospedale unico, tra Fondotoce e Ornavasso, e tre presidi di territorio, uno per ogni centro principale, con una sorta di PS che fa riferimento al DEA centrale. Soluzione ragionevole, se l’ospedale unico fosse in grado di attirare quelle competenze e quel livello di qualità negli assunti che gli ospedali di Verbania e tanto meno di Domo riescono a garantire. La mia domanda è: perché l’ospedale unico dovrebbe attrarre medici più bravi? Che io sappia a Biella, situazione paragonabile, non è che succeda… Soprattutto a causa della competizione fortissima da parte delle strutture di pianura, Milano, Novara e Pavia in primis… Perlomeno agli incontri sul territorio ci va, e la netta maggioranza dei cittadini della provincia è schierata con lei, nuovo capopopolo… ALBERTELLA: Ha dimostrato di avere coraggio, oltre che di usare il cervello in modo indipendente dai vantaggi del momento. Sta su posizioni molto simili a Marchionini, fa notare con cattiveria le incongruenze di Montani &co (“abbiamo fatto sta scelta perché per fare l’ospedale nuovo ad Ornavasso ci volevano 15 anni…” mentre quello di Domo sorgerà dalle sabbie del Toce in una notte come se fossimo a Guangzhou…) e secondo me è furbissimo. Ora ha tutta la Lega contro, ma quando ci saranno le prossime elezioni secondo voi Salvini a chi offrirebbe la candidatura, a lui con suo seguito o quelli che ho citato sopra? CRISTINA: mitica! facciamo un centro oncologico di eccellenza! E chi ci viene? Forse non le hanno detto che a parte quelli già esistenti nel raggio di 100 km a breve ne avremo di nuovi alla Città della Salute di Novara, allo Human Technopole e per la parte articolazioni pure al nuovo Galeazzi di Rho… che dire? Romantica? Secondo me la cosa migliore sarebbe che il Verbano ed il Cusio si spostassero con l’ASL di Novara, avremo in ASL un nuovissimo centro hub, e due spoke con DEA a Borgo e a Verbania. Avremo reparti convenzionati con l’università con professori a volte di fama mondiale a fare i primari, e i migliori tirocinanti e specializzandi in reparto. Avremo pure accesso alle apparecchiature del Maggiore che verranno presto liberate… Domo resterebbe sede della sua piccola ASL di montagna, manterrebbe l’ospedalino, comunque giustificato dalla specificità, e pure la sede dell’ASL, così Pizzi potrà dire che ha fatto assumere altri 4 gatti. Però tutti noi avremo cure migliori, non peggiori come viene prospettato ora!

Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 14:48

ridiamoci un po su almeno!
Di nuovo, nessun dibattito, nessuna discussione ma comunicati stile commissari politici della più sperduta provincia sovietica. Del resto il VCO per molti politici regionali questo è, tanto che dovendo scegliere un posto dove mettere un edificio hanno trovato naturale la Siberia… ma vediamo nel dettaglio che cosa fanno e dicono, in ordine casuale: PIZZI: il sindaco di Domo a mio avviso è forse quello che più di tutti ha detto e agito in modo aperto. Voleva l’ospedale (meglio se nuovo, meglio se unico) a Domo. Lo ha ripetuto più volte “senza l’ospedale, ed il suo indotto, Domodossola muore”. Ha ragione, purtroppo. Per lui non è una questione di sanità ma di pura economia locale spiccia. Ed è interessante che prenda questa posizione che altro non è che una condanna di se stesso come amministratore. Non è riuscito a creare le condizioni per il mantenimento minimo dell’economia locale, e ha bisogno dell’assistenzialismo statale e regionale per non vedere la disoccupazione e l’emigrazione ammazzare il suo paese. Povero, fa un po come i sindaci di Taranto, che gli frega se tra dieci anni qualcuno muore della malasanità che propone, a lui interessa che tra due anni il panettiere che vende il pane all’ospedale lo rivoti. Certo direte voi, ma un minimo di lungimiranza? Se l’avesse avuto non avrebbe questo cappio al collo. E forse non farebbe il politico no? Non può andare ad un incontro sulla sanità, perché i suoi interessi sono altri e non avrebbe senso discuterne. PREIONI: lui invece fa un discorso diverso, che affoga nel senso di “vittoria mutilata”, termine che credo gli piaccia, dell’istituzione della provincia giusto un ventennio fa. La sua idea è quella che è fondamentale dare qualcosa a Domo, a Verbania poi se la caveranno, faranno qualcosa, questo di fatto non è affar suo. Inoltre abbattere sulla carta il costo della sanità locale gli fa far strada nel partito, cosa che per altri versi sarebbe molto più complicata e richiederebbe forse un altro livello culturale. Forse. Non può andare ad un incontro sulla sanità, perché non saprebbe che dire, se non che ha ragione la regione, che è la sola a decidere (cosa che il suo collega Lincio dice che è falsa, e invece dice essere condivisa coi comuni). MONTANI. Poveretto, anche dopo quest’ultimo messaggio a me per lui quasi spiace. Scrive che vuol salvare il Castelli, rendendolo privato come in Liguria (non gli hanno detto che la riorganizzazione ligure prevede a parità di territorio 2 ospedali pubblici). Poi dice che ci sono 35 milioni pronti subito per il Castelli. Per far cosa? Non si sa visto che vuol chiudere e spostare 2 reparti di urgenza su 3, magari lo tinteggiamo e gli facciamo una mensa di Cracco? Ai privati piacerebbe… Si dimentica di dire che senza reparti il DEA non sta in piedi, e si dimentica di considerare il fatto che un’urgenza da Verbania non andrà mai a Domo, ma sicuramente a Borgo, che sarebbe a quel punto il DEA naturale di Verbano e Cusio, ben posizionato verso l’hub di Novara, che è l’ospedale di riferimento (leggersi le linee di guida su come organizzare le reti sanitarie, ce n’è uno fatto anche per chi ha la quinta elementare dalla Regione Emilia Romagna) dove la rete neurale pone al centro l’hub, poi gli spoke con DEA e quindi gli ospedali con PS, la geografia non è un’opinione. Non può andare ad un incontro sulla sanità perché poi, come al palazzetto, si accorge platealmente di aver torto e gli mancano le parole. segue...

Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 10:18

Affabulazione
Che tra voi amiconi leghisti dell'Ossola non ci sia alcun attrito non c'è alcun dubbio, con quelli del Cusio e del Verbano la tavoletta non regge mica tanto. Riguardo agli ospedali costruirne uno nuovo per Domo nell'amena zona Siberia e declassare quello di Verbania svendendolo ai privati (per di più pare a quelli della Lombardia dove Lega e Forza Italia ci hanno mangiato a quattro palmenti). Il risultato finale sarà che Verbano e Cusio si rivolgeranno ai più vicini Borgomanero e Novara e quello di Domo andrà in vacca perché con in bacino insufficiente.

Presentazione Elicottero di Soccorso - 23 Novembre 2019 - 11:32

...per assurdo...
...per assurdo, ma non troppo, sarei più favorevole all'idea di chiudere di tutti gli ospedali del VCO, comperare un paio di elicotteri (che possono volare con ogni tempo) e per le cure serie, o urgenti, trasporto diretto a Novara o Torino! A Verbania, Domo e Omegna restano aperti gli ambulatori per tutti le situazioni di routine" Un paio di esempi dalla vicina Svizzera: https://www.rega.ch/it/attualita/attualita-dal-mondo-rega/dettaglio/pietra-miliare-rega-acquista-tre-elicotteri-di-soccorso-non-meteodipendenti-del-tipo-aw169-fips?fbclid=IwAR0iKu9bZJixBjEIY7MaEm0tNWop3do-Rc6j_H1_i3HzJ9w1-rrI0DvjAG8 https://www.rega.ch/it/attualita/attualita-dal-mondo-rega/dettaglio/la-rega-trasporta-la-prima-paziente-oltre-gottardo-seguendo-un-corridoio-di-volo-strumentale?fbclid=IwAR3QpoSO5Fj2rZViksCGMvnEmtX2-i5LxxkvKvQFQuwAPst1sJvpm8v19fE

Montani torna su sanità VCO - 22 Novembre 2019 - 14:38

Giuro, non capisco!
Davvero non si capisce la posizione di questi signori! <<[..]che in sostanza chiede di chiudere il Castelli per andare a realizzare un nuovo ospedale, non si sa dove. Tenendo conto che un appalto pubblico in Italia ha una durata media di 14 anni e mezzo, vuol dire che l’eventuale ospedale nuovo noi lo potremmo vedere attorno al 2034, o giù di lì. Inaccettabile.>> Quindi il nuovo ospedale di Domodossola non si fa più? O si fa ma lo vedremo nel 2034? La mozione comunale io l'ho letta: chissà se l'ha fatto anche il senatore: http://albopretorio.comune.verbania.it/sipal_ap/servlet/GetFile?id=00182910034\160496\VERCON.PDF mi permetto di suggerire con attenzione la lettura del punto 1 e del punto 3. Stando a quanto richiesto dalla maggior parte delle comunità del Verbano e del Cusio, a cui si aggiunge qualche Comune della bassa Ossola, la gente vorrebbe: un ospedale con DEA di I livello baricentrico alla provincia, due "ospedali", altresì detti "casa della salute" aperti H24 7/7 uno ciascuno per i verbanesi e gli ossolani. Ora, dire che questa non sia la soluzione ottimale per tutti, è pura follia, Come follia sarebbe quella di sostenere economicamente questo piano: io mi accontenterei di un ospedale "vero" ed unico al centro della provincia. Il resto verrà di conseguenza. Ma come dice bene il senatore, si stanno gettando le basi per non fare assolutamente nulla. La colpa sarà della Marchionini, ai loro occhi, ma è un loro malcelato obiettivo. Stare fermi e far muovere gli altri. La politica perfetta. Tristezza&Fastidio Saluti AleB

Cristina: “Il Castelli dovrebbe diventare eccellenza nella radioterapia e nell'oncologia” - 22 Novembre 2019 - 11:56

Eccellenza Castelli
Ma l'On. Cristina si rende conto di cosa vuol dire diventare "eccellenze" in questi settori? Enorme esperienza di staff super qualificati, tecnologie sofisticate, molti fondi il mantenimento della struttura e la ricerca, ecc.... e fatificano ospedali come ad esempio il San Raffaele. Stiamo con i piedi per terra!!!

Zacchera su sanità VCO - 13 Novembre 2019 - 10:57

vincolo idrogeologico e altro
Gli argini servono per contenere esondazioni che possono avvenire allorché le acque del fiume superano il livello di contenimento del naturale greto. Questi argini, però, non possono impedire che le acque, per risalita, allaghino proprio i prati in questione. Ciò significa che non si può "scavare". Ovvero. Non si possono creare spazi tecnologici negli interrati con conseguente aumento dell'occupazione di suolo esterno. C'è poi da considerare l'aspetto acustico. L'area proposta in Ornavasso sarebbe realizzata in uno spazio al cui contorno si trovano: la Ferrovia Novara - Domodossola, dove circolano i treni HUPAC anche in piena notte; l'Autostrada/superstrada dell'Ossola. Forse non tutti sono al corrente che gli ospedali rientrano in quelle strutture in cui DEVE essere garantito (per legge dello Stato) un confort acustico elevato. In quel sito lo si potrebbe certamente ottenere ma con un notevole aggravio dei già elevati costi di realizzazione, per interventi di bonifica certamente a carico del progetto stesso sia sulla ferrovia che sull'asse stradale. Cerchiamo di essere realisti. Non è necessario realizzare niente di nuovo ma avere l'onestà intellettuale per fare una scelta guidata unicamente dalla convenienza. Dove per convenienza intendo dire un severo e professionale (non politico ne ideologico) computo dei vantaggi e svantaggi dei due siti. Fatta la scelta su di una posizione l'altra potrebbe rientrare in parte come sede di lungo degenza e offrire comunque servizi come l'imprescindibile PRONTO SOCCORSO. Ricordiamoci tutti che i soldi non sono del PD, della Lega e nemmeno dei M5S. Non sono di Pizzi, della Marchionini e nemmeno di Cirio……...SONO NOSTRI e dobbiamo pretendere che vengano spesi con criterio. Criterio che deve avere come primo obiettivo la CONVENINZA (pur trattandosi di sanità) e non lotte campanilistiche di partito.

Comitato Salute VCO: ospedale unico un bluff - 11 Novembre 2019 - 16:36

Diciamoci la verità
Diciamoci la verità: siamo e saremo sempre una provincia divia in tre poli e cercare di unirli forzatamente non ha senso. Tre ospedali ci sono e tre ospedali devono essere integrati e migliorati: fruendo dei soldi stanziati per un'ipotetico e fantastico ospedale unico il resto è solo cancan.

Sanità e Ospedale: al via la raccolta firme - 7 Novembre 2019 - 11:45

Raccolta Firme
Secondo me anche in questo caso i nostri "Governanti" sbagliano approccio in quanto è chiaro che, come sopra, nessun Verbanese firmerà per fare l'ospedale a Domo e viceversa. Sarebbe forse più intelligente fare un sondaggio tra il personale dei vari ospedali ed anche a chi li sta utilizzando chiedendo cosa fare per migliorare l'esistente e quindi utilizzare DA SUBITO i fondi a disposizione (ammesso che poi ci siano) in quanto l'ospedale nuovo sarà visto operativo dai nostri pronipoti....

Sanità: Preioni attacca Marchionini - 3 Novembre 2019 - 20:33

per Rocco
E' vero, semplicemente penso che non si possa stabilire un baricentro unicamente "geografico", molti altri sarebero i fattori da tenersi in cosiderazione; per quanto mi riguarda, personalmente penso che i tre ospedali debbano continuare ad esistere, ognuno con le sue peculiarità perchè non si può ragionare sulla provincia del VCO come fosse una provincia di "pianura" servita da ottime strade, ferrovie, metropolitane ed altre vie di accesso. Qualcuno dice che ciò contrasta con leggi nazionale perchè troppo costosi; ma quanto spendiamo per accogliere ospiti non invitati dei quali dobbiamo e dovremo farci carico (proprio anche dal punto di vista sanitario/ ospedaliero) per i prossimi decenni e forse per tutta la loro vita a scapito degli italiani? Cominciamo a rispariarmiere da lì a favore degli italiani. Certo che se ragioniamo con gente che spara di aver stoppato l'aumento dell'IVA mascherando l'aumento di numerosi balzelli, come se gli italiani fossero un popolo di fessi che non capiscono dove sta il trucchetto, c'è poco da ragionare. Non si stupiscano poi certi signori di certi risultati elettorali tipo Umbria: il cittadino medio non vota tanto Salvini per Salvini ( o Meloni) quale persona, ma per i messaggi e le proposte che fanno. Chiunque proponesse le stesse idee di Salvini/Meloni otterrebbe i medesimi successi. Anche per questo dico che la scelta dei vertici politici piemontesi è e sarà un boomerang per la Lega del VCO, almeno per la parte VC visto che l' Ossola è il territorio privilegiato.Bisogna però ammettere che gli ossolani, pur essendo divisi in persone di dx e/o di sn come avviene ovunque, quando si tratta di difendere il loro territorio sono prima di tutto "ossolani" ( e lo dico con ammirazione perchè è naturale che ognuno cerchi di tirare l'acqua al proprio mulino)al dilà di ogni idea politica: così purtroppo non è nel resto della provincia e le conseguenze si vedono come in questo caso.

Nuovo ospedale a Domodossola - 28 Ottobre 2019 - 15:04

Re: Re: ...dovremmo far decidere all'Ikea
Ciao Hans Axel Von Fersen ("Caro “marca di sigaretta”...??????) Comunque, Intra è stato chiuso ad inizio anni 80, l'anno esatto non lo so ma ho ricordi personali per ricordare che fino al 1979 esistevano ancora i due ospedali. Comunque, Ikea non avrebbe mai aperto tre punti vendita, ma solo uno baricentrico...ha sempre fatto così, ci sarà un motivo!!!

Nuovo ospedale a Domodossola - 27 Ottobre 2019 - 14:58

Sanità e territorio
Io penso che il VCO abbia una mofologia particolare ed un sistema viario (pietoso) tale per cui la presenza di tre ospedali sia indispensabile; certo i costi sono e sarebbero alti anche in futuro. Ma quando si vuole i soldi sitrovano sempre anche per continuare a tenere in vita aziende affette da mali incurabili: Alitalia docet. Questione di scelte politiche. Mi spiace dirlo, ma con la scelta dell'amministrazione regionale di dx, viene fatto un grosso favore alla sn. che su questo ci camperà per anni.

Sanità VCO: incontro e polemiche - 18 Luglio 2019 - 09:10

ospedali nel VCO
Finalmente l'assessore Icardi ha capito che due ore di macchina scarrozzando il paziente in attesa di cure è troppo anche per noi cittadini del VCO. Andiamo avanti così ed avremo più che l'ospedale, l'obitorio unico...ovvero nessun ospedale. I pazienti non chiedono l'ospedale di grande classe, inteso come luogo dove la sanità interviene su problemi operatori importanti ai massimi livelli. Lo sappiamo bene che per gravi problemi medico-chirurgici andremo comunque nei grandi centri dedicati: MIlano, Torino e perchè no Parigi, Huston ecc. A noi servono le massime capacità d'intervento tempisticamente vicino al luogo dove lavoriamo e viviamo: l'importante è intervenire tempestivamente sul grave problema, stabilizzarlo per essere curato anche altrove. Non credo che nel VCO ospedali uno due o tre, unico o separato che sia, possa avere eccellenze nazionali della chirurgia, dell'oncologia o di altre importanti specialità. Siamo consapevoli di trasferirci per le cure di grande importanza. Non è tollerabile però l'intervento tardivo sulle acuzie tipo l'infarto o il grave trauma, piuttosto che per un'emorragia: è imperativo attrezzarci vicino alle nostre case al nostro posto di lavoro con autentiche eccellenze salvavita alle quali non possiamo, non vogliamo rinunciare, ne qui sul lago ne in Ossola. La sanità militare su quest'argomento è davvero avanti. E visto che noi contribuenti paghiamo tasse e siamo esasperati dalla malgestione dei fondi, avremo ben qualche voce in capitolo o per farci sentire dobbiamo occupare strade ferrovie e autostrade? Esasperando l'esercito dei pazienti questo scenario potrebbe accadere e non solo nei film.

Insieme per Verbania: si mantengano due ospedali - 14 Luglio 2019 - 07:05

Ospedale unico ?
Il problema è , che se si sentono le ragioni di chi vorrebbe l'ospedale unico e poi di chi invece vuole potenziare i due esistenti, in fondo hanno ragione tutte e due ! Il fatto è che sarebbe meraviglioso poterli mantenere tutte e due , ma allora ci vogliono molti soldi , bisogna avere politici coraggiosi , e competenti . Due ospedali significa autonomi in tutto , senza avere bisogno di mandare i pazienti da Intra a Domodossola , e viceversa ! Aspetta e aspetta tutte e due sono trascurati , quando invece avrebbero bisogno di essere ammodernati, essere accoglienti funzionanti e con personale motivato è sufficiente ! Creare invece l'ospedale unico in uno dei due ospedali esistenti creerebbe disagio e troppa distanza ! Quello a Domodossola poi dal lato logistico lo trovò troppo caotico da raggiungere , quello a Verbania un po meglio , ma sempre troppo lontano per gli abitanti dell'Ossola ! Un bel rebus che solo volontà politica intelligente e un grosso investimento può risolvere . Una cosa è certa qualcosa bisogna fare e farlo bene !

Comitato Salute VCO: "E adesso?" - 19 Giugno 2019 - 17:17

Mi pare logico
Mi pare logico che Pizzi sponsorizzi l'ospedale della sua città, così come è logico se Marchionini sponsorizza Verbania: nessuno dei due vuole correre il rischio di essere linciato dai propri concittadini! Nessuno dei due vuole giustamente correre il rischi a fronte di un fantomatico ospedale unico che, anche se la favoletta fosse vera, entrerebbe in funzione non prima di dieci anni, per come vanno queste cose in Italia! Ergo, tra l'uovo oggi e la gallina domani, meglio l'uovo, tanto nulla cambierebbe: chi volesse emigrare in ospedali di altre regioni lo faraà sempre e comunque,ospedale unico si o ospedale unico no: e ci mancherebbe che ci vietassero anche questo!

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 16 Aprile 2019 - 17:43

Re: Re: Re: dimenticanza
Ciao paolino Ci mancherebbe. Vero che noi non lo vedremo. Pensando alle nuove generazioni certamente non ci saranno più ospedali come i nostri. Mi chiedo se sia giusto per le nuove generazioni questo immobilismo. Non capisco perché se lo hanno già fatto non si possa fare qui. Gli ospedali saranno sempre più umani e tecnologici e fuori dai centri abitati. È inevitabile. Credo che tutti vorremmo ospedali del genere. Non credo che nel vco sia impossibile fare una cosa del genere. Per il futuro e per chi verrà dopo di noi. Vorrei approfondire questo argomento descritto nell'articolo e credo che tu possa fare altrettanto. Poi si tirano le somme e ciascuno si fa una propria opinione.

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 15 Aprile 2019 - 22:28

Re: dimenticanza
Ciao paolino Ahhhhhhhhhhhhhhhhh. ..beh. almeno leggi tutto l'articolo. So che è piuttosto duro e sputtanante per certe convinzioni. Allora tutti gli ospedali fatti così sono favolette bucoliche? Vabbè. Amici come prima....

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 15 Aprile 2019 - 18:42

Da leggere tutto..
https://www.google.com/amp/s/www.lastampa.it/2017/09/07/scienza/ospedali-del-futuro-nuove-costruzioni-per-avere-cure-migliori-e-risparmiare-kZTnEf4Pby53053zsFIgnJ/amphtml/pagina.amp.html
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