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PD commento al bilancio

Riceviamo e pubblichiamo, il commento al bilancio di previsione 2017 del Partito Democratico Verbania

Verbania
PD commento al bilancio
Affrontare il tema del bilancio di previsione è sempre difficile, perché non si tratta semplicemente di esporre e commentare dei numeri, ma di delineare le scelte di azione dell’Amministrazione comunale per il breve e medio periodo. Ciò, di fatto, si
configura come il momento più significativo del confronto politico all’interno della città.

Attraverso le scelte operate nel bilancio si dà concretezza alla visione di città che si intende costruire.
Credo che qualsiasi considerazione sui numeri non possa prescindere dal prendere atto di quanto sia cambiata Verbania negli ultimi anni, caratterizzati da una perdurante crisi economica
L’aggiornamento del DUP - Documento Unico di Programmazione- come ogni anno, riporta il quadro sintetico della situazione demografica e sociale della nostra città.

All’agosto del 2016, i residenti Verbanesi risultano essere poco meno di 31.000, un dato in ulteriore leggera decrescita rispetto al 2015.
Anche quest’anno le persone decedute sono ben più numerose dei bambini che sono nati (406 contro 183) e il numero di 183 nuovi nati è il più basso degli ultimi 5 anni.

Ma il dato che, come l’anno scorso, ci colpisce enormemente è il numero di famiglie composte da una sola persona: nel 2016 sono 5.590, in ulteriore crescita rispetto agli ultimi anni, che conferma come nella nostra città ci siano tante persone anziane
che vivono sole.

E questo dovrà portare ad un ripensamento sulle politiche di assistenza e di cura.
Gli stranieri extra-comunitari sono 2234, più donne che uomini, e rappresentano circa il 6,5% della popolazione.

L’insieme di questi dati consente di intuire quanto sia più difficile amministrare oggi, in una situazione di perdurante crisi del settore industriale che per tanti anni si è caratterizzato come la fonte principale di reddito del territorio.
Accanto al quadro socio-economico della città, occorre tenere presente che l’anno scorso si è completato il processo di armonizzazione dei sistemi contabili.
Il cosiddetto bilancio armonizzato è stato un cambiamento rilevante nelle regole contabili per gli enti locali.

Le poste che certamente vanno
ricordate sono:
1) il FONDO PLURIENNALE VINCOLATO: è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate in esercizi precedenti, cioè risorse destinate a finanziare gli impegni del
Comune. Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quelli di
assunzione, rendendo evidente la distanza di tempo che intercorre tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’impiego delle risorse.
Riguarda prevalentemente le spese in conto capitale, ma può essere destinato a garantire anche la copertura delle spese correnti.
Nel nostro bilancio di previsione gli stanziamenti in spesa corrente sono pari complessivamente, per i tre esercizi 2017-2020, a 270.000 Euro, mentre quelli in conto capitale riguardano le spese in opere pubbliche e per l’esercizio 2017, sulla base del crono programma approvato nel 2016, sono pari ad un importo di 1.295.000 Euro (600.000 Euro con entrate accertate nel 2015 e 695.000 Euro
imputati per esigibilità nel 2017, ma con entrate accertate nell’esercizio 2016).

2) Altro elemento di grande rilevanza introdotto nei principi contabili è il FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’, che non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nell’avanzo di amministrazione vincolato.
Quindi con un calcolo che parte dalle categorie di entrate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione, applicando il criterio della media semplice, il fondo stanziato per il bilancio 2017 è pari a 590.000 Euro.
3) Altro elemento, già introdotto l’anno scorso con la Legge di stabilità 2016, è il PRINCIPIO del PAREGGIO di BILANCIO: il Comune dovrà conseguire un saldo non negativo, cioè positivo o pari a zero, in termini di competenza tra le entrate finali (i primi 5 titoli del bilancio) e le spese finali (i primi tre titoli del bilancio).
Richiamate le condizioni generali all’interno delle quali inquadrare la discussione sul tema, ricordiamo che il bilancio di previsione del Comune di Verbania pareggia a 56,3 milioni di euro, con un saldo positivo di circa 2 milioni di euro, sbilancio positivo
dato dalla differenza tra le entrate e le uscite .
Dal lato delle ENTRATE, se si osserva la composizione dei vari titoli non si può non notare come il titolo secondo, cioè il capitolo dei TRASFERIMENTI, rappresenti ormai una parte minima delle entrate.
Negli ultimi anni, infatti, si è registrata una drastica riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato: 324.00 Euro di tagli sul bilancio 2015 e 2016; per il 2017 una riduzione di circa 54.000 Euro sul fondo di solidarietà comunale e il mancato finanziamento del fondo IMU TASI per 253.000 Euro.
In merito ai TRIBUTI non ci sono cambiamenti rispetto all’anno 2016, anche perché la legge di bilancio 2017 ha confermato l’inefficacia di delibere che prevedano l’aumento dei tributi rispetto al livello delle aliquote del 2015.
In merito agli ONERI di URBANIZZAZIONE, invece, viene confermata per l’anno 2017 la possibilità di utilizzare i proventi da concessioni edilizie per una quota fino al 100% per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade, del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione di opere pubbliche.
Per il 2017 parliamo di 960.000 Euro; di questi 525.00 Euro sono destinati a parte corrente e 435.00 per investimenti.
Altra voce fondamentale nel nostro bilancio è il RISTORNO FISCALE DEI
FRONTALIERI, che contribuiscono con i loro redditi a sostenere l’economia del territorio.
Per il 2017 il totale di tale voce è pari a 1.171.000 Euro, destinati per il 74% al piano degli investimenti e per la restante parte a parte corrente.
Il Comune di Verbania, inoltre, negli ultimi anni ha ridotto in modo significativo il finanziamento degli investimenti con l’indebitamento per cercare di diminuire gli oneri finanziari e questa politica ha portato il limite di indebitamento al 4,91%, segnale positivo, di un’attenta gestione delle risorse, soprattutto se si pensa che il
limite consentito dalla legge è pari al 10%. Il PIANO DEGLI INVESTIMENTI previsto nel 2017 contempla 9 milioni di Euro di interventi. Tanti di questi interventi sono in continuità con le scelte dei due anni scorsi: continua l’opera di sistemazione delle scuole (150.000 Euro); dei parchi gioco
(50.000e uro) la ristrutturazione dei locali dell’edificio Carolina Alvazzi per la nuova sede della farmacia comunale (700.000 Euro); l’illuminazione esterna del CEM
(150.000 Euro); la manutenzione straordinaria delle strade (450.000 Euro); il consolidamento del lungolago di Pallanza (450.000 Euro).
E poi, naturalmente, l’intervento sul Movicentro, primo lotto (1,9 milioni di Euro) e secondo lotto relativo al parcheggio, legato al finanziamento del bando delle periferie.

Per concludere: il gruppo del PD ritiene che sul bilancio di previsione 2017 non si possa che esprimere un giudizio positivo per lo sforzo fatto dall’Amministrazione nel perseguire i propri obiettivi compatibilmente con tutte le incognite e le difficoltà evidenziate che, ormai, in modo quasi strutturale, condizionano l’azione
amministrativa.
Proprio per questo motivo, ci sembra importante evidenziare la rilevanza strategica degli obiettivi generali dei prossimi due anni: 20 milioni di opere pubbliche, accanto ad azioni di sostegno alle diverse iniziative di sviluppo per la città.
Opere che non generanno spesa futura, come accaduto in un recente passato con il CEM, struttura voluta fortemente dall’amministrazione precedente e che poi altri si sono ritrovati da gestire e mettere in funzione, ma spese in conto capitale che intervengono su strutture già esistenti e che riqualificano la città.
E’ nei prossimi due anni che si deve concretizzare il lavoro compiuto fin qui.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di renato brignone Patetici
renato brignone
23 Febbraio 2017 - 14:10
 
In questa LORO frase (corretta) c'è tutto: ..."Ciò, di fatto, si
configura come il momento più significativo del confronto politico all’interno della città."...
Il loro concetto di "significativo confronto politico" è stato rappresentato dalla totale assenza della destra in Consiglio (e da sinistra dico che questo è grave) e dall'aver respinto tutti e 20 gli emendamenti delle opposizioni, anche quelli che li hanno visti concordi e che avevano le radici in un programma elettorale condiviso, come gli orti civici o agenda digitale... questo a significare la pochezza e la debolezza politica di una maggioranza pavida ed evidentemente debole. Per la politica che ho in mente io, le buone idee si valorizzano , da qualunque parte vengano, loro no, loro respingono ancor prima di discutere. La cosa più penosa è stato leggere sulla stampa locale che avrebbero respinto tutte le mozioni prima ancora che venissero presentate e argomentate in Consiglio... non stupisce quindi che le Commissioni non vengano mai convocate per il loro scopo "propositivo". Tutto ciò ha un nome solo, e quel nome è "PAURA DEL CONFRONTO".



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