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Accordo sul frontalierato

Firmato un accordo di collaborazione sul lavoro frontaliero tra il comune di Verbania e i sindacati CGIL, CIS e UIL. Tavolo permanente di confronto, sportelli informativi, welfare di frontiera, uso delle risorse, favorire il dialogo tra Svizzera e Italia gli obiettivi dell'accordo.

Verbania
Accordo sul frontalierato
È stato firmato oggi nella sede del Comune di Verbania, un accordo di collaborazione sul lavoro frontaliero tra il comune di Verbania e i sindacati confederali, alla presenza del sindaco Silvia Marchionini e di Fasulo Attilio per la CGIL, Baccaglio Romina per la CILS e Roberto Vittorio per la UIL in rappresentanza dei rispettivi dirigenti nazionali Giuseppe Augurusa, Contessa Marco e Pancrazio Raimondo.

L’accordo deriva dal fatto che la Città di Verbania è un’importante realtà dei lavoratori frontalieri verso la Svizzera, tra le prime in Italia come per tutta la Provincia, con le inevitabili implicazione legate ai servizi offerti ai cittadini, sulla mobilità e viabilità, sull’economia transfrontaliera.

La recente approvazione della nuova Legge sull’imposizione fiscale dei nuovi rapporti di lavoro frontalieri determinerà ulteriori effetti sulla libera circolazione attraverso la frontiera con la Svizzera, nonché attiverà strumenti e risorse che potranno essere utilizzati per positive ricadute sul territorio, ed è per questo che si è deciso di firmare un accordo di collaborazione per la costituzione di un tavolo di confronto permanente sulle problematiche afferenti il lavoro frontaliero. Il tavolo sarà composto da un rappresentante per ciascuna parte firmataria, al quale potranno essere invitati a partecipare, al fine di aumentare il livello di efficacia delle attività da svolgere, altri soggetti interessati dalle problematiche transfrontaliere.

Nel merito del presente accordo gli impegni principali riguardano quelli di:

- costituire di sportelli informativi, per lavoratori ed imprese, in merito alle norme fiscali, di sicurezza sociale, del mercato del lavoro presso le sedi comunali integrate con le realtà già esistenti implementate dalle parti sociali sul territorio;
- implementare azioni di welfare di frontiera attraverso interventi sui servizi offerti ai cittadini (sociali, trasporto pubblico, istruzione), volti a facilitare la conciliazione tra i tempi di lavoro ed i tempi di vita, con particolare attenzione al lavoro frontaliero;
- individuare linee guida su cui focalizzare l’uso delle risorse, a partire dal 2025, per la ricaduta dei progetti socioeconomici sul territorio di cui all’accordo fiscale del giugno 2023 costituendo un tavolo permanente tra OO.SS. territoriali e regionali, organizzazioni datoriali;
- favorire il dialogo delle aree metropolitane italo-svizzere lungo l’area insubrica tra le grandi città di confine ai due lati della frontiera, anche in previsione della programmazione in ordine ai temi strategici di: governance transfrontaliera, mobilità sostenibile, navigabilità dei grandi laghi, coesione e competitività territoriale.

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